Arrampicata solare in Val Rendena, due vie lunghe nel Parco Naturale Adamello Brenta
Benvenuti all’Eremo di San Martino, alle porte della Val di Genova, nel Parco Naturale Adamello Brenta! Panorama sorprendente, estetica, esposizione favorevole, piacevole avvicinamento e roccia DOC (tonalite): gli ingredienti per una scalata di soddisfazione ci sono tutti.
Si arrampica in una "Location" veramente caratteristica, al cospetto dell’Eremo, lassù sullo sfondo c’è il gruppo dell’Adamello mentre nella direzione opposta sbucano le ardite vette delle Dolomiti di Brenta a chiudere la cornice di questo quadretto bucolico che abbraccia le borgate dell’Alta Val Rendena e consente di fruire appieno di uno degli scorci più caratteristici dei paesi di Carisolo, Pinzolo, Giustino, Massimeno e Bocenago.
Mi piace sempre notare come da qui sia possibile ammirare contemporaneamente ambedue i Crozzon di noi rendeneri: quello di Brenta, colossale pilastro dolomitico e banco di prova dell’arrampicata su roccia, e quello di Lares, teatro della Guerra Bianca e vetta tipica dell’alpinismo classico in alta montagna!
Le vie di seguito relazionate corrono lungo bastioni panoramici che i "vecchi" del paese chiamano rispettivamente "al Zucal tunt" (la roccia rotonda) ed "al Croz di San Martin". Dominando tutta la conca dell’Alta Rendena fanno da guardiani alla porta d’entrata di quella magnifica valle alpina quale è la Val Genova ( ‘la Versailles d’Italia’, come amava definirla D.W. Freshfield, pioniere dell’alpinismo dell’800 e primo salitore della cima Presanella, massima elevazione interamente compresa in territorio Trentino).
Sono entrambe vie logiche e panoramiche, solari e con avvicinamento a km0, brevi se vogliamo ma ‘pepate’ ed intense! Vie ideali anche per i mesi invernali, una rarità nella fredda Val Rendena, evitando chiaramente le giornate con cielo velato.
Questo piccolo regno tonalitico si presta a diventare una valida oasi arrampicatoria, infatti su una placca a metà strada tra le due pareti relazionate si trovano anche tre vie "plaisir", due delle quali sono state chiodate ex novo mentre la terza si sovrappone nel suo tiro più estetico ad una via storica con qualche chiodo a pressione, mantenendo in quel tratto la chiodatura originale.
Psycho Eremita
(Marco Maganzini solo auto-assicurato, 30/31/10/020. Prima Libera 28/03/2021, Marco Maganzini con Claudio Lanzafame)
Dopo aver ripetuto un po’ di vie in solitaria auto-assicurato qua e là nel corso degli anni ed averne aperte un po’ di nuove con amici, colleghi e clienti, cominciavo a sentire la voglia, la curiosità e la tentazione di provare ad aprirne una solo-soletto. Il nome è tutto un programma: Psycho Eremita richiama infatti quelle intense ore solitarie appeso lassù cercando di salire questo balcone roccioso, affrontando e superando le mie paure, è capitato infatti che mi sorprendevo a parlare con me stesso, battezzando le porzioni di roccia o singolarmente ogni tiro di corda. Dopo aver aperto la via, sono tornato con gli amici per cercare di liberarla, il secondo tiro ("l’Arco del Tronfio") ha richiesto qualche tentativo, ma finalmente sono riuscito a comporre il tassello mancante. Aperta in solitaria e liberata con e grazie agli amici ... what else?
SCHEDA: Psycho Eremita, Val Rendena
La Cuspide Scarlatta
Marco Maganzini, Alessandro Brandi 04,10/02/2022. Prima libera: Marco Maganzini, Daria Dudziak 23/03/2022
Il nome richiama la caratteristica forma di questo precipizio roccioso ed il curioso colore che la tonalite assume ai lati della strapiombante fessura dell’ultimo tiro. Era un po’ di tempo che avevamo adocchiato questa parete dal fondovalle, studiata nel dettaglio con il binocolo ed immaginato la linea con il pensiero… ma il dubbio che si potesse passare solo con l’uso di mezzi tradizionali collegando la parte bassa con la parte alta era insistente. Inoltre ci incuriosiva questo pensiero: quella che sembra possa essere una fessura che solca la parete sotto l’aggettante becco sommitale ci sarà davvero o sarà solo il frutto della nostra fervida ed ottimistica immaginazione?! Come sempre c’è solo un modo per fugare i dubbi e dare una risposta concreta alle nostre domande … ecco che quindi una mattina di inizio febbraio ci incamminiamo con i nostri sacconi sul bellissimo sentiero Sat N.228 carichi di materiale e di entusiasmo e bramosi di esplorazione… Ne è uscita una via estetica dalla logica alpinistica, impegnativa, con passaggi aerei e di soddisfazione.
SCHEDA: La Cuspide Scarlatta, Val Rendena
Per chiudere, l’Eremo di San Martino è una caratteristica chiesetta appollaiata sulle pendici meridionali delle cime Lancia e Dalgon, a quota 1226m all’imbocco di quella magnifica valle alpina quale è la Val di Genova. La Chiesetta risale al 1312 dC ed esistono diverse leggende popolari riguardanti l’eremo: esse raccontano di tesori, di mostri, di un orso protettore dell'eremita, in particolare, si narra che uno degli ultimi eremiti viveva del pane portatogli da un orso mansueto e che alla sua morte gli avornielli (maggiociondoli alpini) fiorirono per miracolo a gennaio. Il trekking per raggiungere San Martino lungo il sentiero SAT 228 è un itinerario dal grande fascino soprattutto nei mesi primaverili ed autunnali quando il bosco indossa colori forti e vivaci.
Un ringraziamento a quanti hanno voluto condividere assieme a me piacevoli ed intensi momenti su queste vie ed a chi mi ha dato più che una mano: Daria Dudziak, Alessandro Brandi, Massimo Imperadori, Alessandro Beber, Simone Banal, Matteo Faletti, Claudio Lanzafame, Davide Cozzini, Alberto Ferrazza, Alberto Maganzini, Manuel Righi. Special thanks to Eurosport Pinzolo.
di Marco Maganzini
Info: www.alpinemotion.it