Marco Majori e Federico Secchi rientrati al Campo Base!
AGGIORNAMENTO 31/07/2024 ore 20:16
AGGIORNAMENTO 31/07/2024 ore 10:27
Il CAI ha appena comunicato che Marco Majori e Federico Secchi sono scesi al Campo 2, dopo una notte al Campo 3 e una operazione di soccorso, alla quale ha partecipato anche l'alpinista francese Benjamin Védrines. Ci sarà tempo per dettagli in futuro, adesso l'importante è il rientro sano e salvo a campo base di tutti gli alpinisti. Ecco il comunicato:
"Ieri Marco Majori, mentre scendeva da campo 4, arrivato a circa 30 metri da campo 3 è scivolato procurandosi un problema traumatico alla spalla. Majori e Secchi hanno raggiunto il campo 2; stanno bene e stanno scendendo rapidamente.
Ieri Marco Majori, mentre scendeva da campo 4, arrivato a circa 30 metri da campo 3 è scivolato procurandosi un problema traumatico alla spalla. Federico Secchi lo ha aiutato a raggiungere campo 3. Il peggioramento del meteo e l’arrivo del buio ha fatto decidere ai due alpinisti di rimanere a campo 3, al riparo in una tenda, dove si sono rifocillati.
Vista la situazione è stata predisposta una iniziativa di soccorso. Benjamin Védrines era a campo 2 e da lì è salito a campo 3 per aiutare a far scendere Majori. L’iniziativa di soccorso, oltre ai componenti della spedizione K2-70, si è allargata all’altra spedizione italiana al K2 (quella del Cai Biella) e a quella francese, a cui Védrines appartiene. Marco Majori e Federico Secchi hanno raggiunto il campo 2; stanno bene, stanno scendendo rapidamente e sono attesi per il primo pomeriggio alla base della parete."
AGGIORNAMENTO ore 16:53
Il CAI ha pubblicato il seguente aggiornamento riguardante la discesa, tutt'altro che facile, di Marco Majori e Federico Secchi. "Ore di apprensione per la discesa di Marco Majori e Federico Secchi dal campo 4 al 3: la mancanza di comunicazioni, e il peggiorare del meteo che non consentiva nemmeno interventi coi droni, hanno aumentato la tensione. In breve, tutti i campi e gli alpinisti sul K2 sono stati allertati per portare aiuto. Ci si è fatti mandare la loro posizione esatta, dalle foto dei droni e dalle testimonianze di chi era disceso ieri; si è riusciti così a trasmettere brevissime istruzioni che hanno consentito a Majori e Secchi di raggiungere campo 3. Dal campo 3 al campo base ci sono ininterrottamente corde fisse. Al campo 2 c’è Benjamin Védrines, che si è reso disponibile per ogni intervento, e al campo 1 il nostro Ali Durani. L’operazione di rientro è ancora in corso, fino all’arrivo al campo base."
PUBBLICATO IL 30/07/2024 ore 11:50
Continuano, lentamente, ad arrivare notizie dal K2. Dopo la splendida cima di Tommaso Lamantia, si apprende che anche Federico Secchi è salito senza ossigeno supplementare in cima al Chogori. La Guida Alpina Valtellinese, maestro di sci e Tecnico del Soccorso Alpino, è salito insieme a Marco Majori, anche lui Guida Alpina e membro della Sezione Militare di Alta Montagna. Secchi ha raggiunto la cima ieri pomeriggio mentre Majori, salito più lentamente, ha saggiamente rinunciato a 200 metri dalla cima a causa dell’ora tarda.
I due si erano recati in Karakorum a metà giugno con l'ambizioso progetto, nel 70esimo anniversario della prima salita del K2, di salire e sciare sia il Broad Peak (8051m) sia il K2 (8611m). Come tutti hanno subito dovuto fare i conti con condizioni particolarmente avverse quest'anno. Sul Broad Peak erano riusciti a salire fino a 6800m dove sono stati costretti a desistere per troppo vento e neve, poi dopo una "impegnativa" e "gratificante" discesa con gli sci hanno destinato la loro attenzione al K2. Sono partiti il 26 luglio insieme a Silvia Loreggian e Federica Mingolla e, dopo qualche ora di silenzio stampa, è ora arrivata la conferma della salita. Al momento il meteo è discreto, con ampie schiarite e i due hanno comunicato stamattina di aver iniziato la discesa verso il campo 3.
Sul sito del Club Alpino Italiano che ha patrocinato la spedizione il Presidente generale Antonio Montani ha commentato "Ieri è stata una giornata molto complicata sul K2, complicata ulteriormente dalle difficoltà di comunicazione, in cui all’imbrunire abbiamo vissuto anche momenti di preoccupazione. I dettagli li avremo solo nei prossimi giorni, ma il fatto che in questi giorni solo pochi alpinisti, si contano sulla punta delle dita di una mano, siano riusciti a raggiungere la vetta senza fare uso di ossigeno e che tra essi ci siano anche Tommaso Lamantia, Accademico del Cai componente della spedizione del Cai Biella, e Federico Secchi del progetto “Ski in the Sky” spedizioni patrocinate dal Sodalizio per la ricorrenza dei 70 anni dalla prima salita, evidenzia la preparazione e la competenza dei nostri alpinisti. Anche quella di coloro che alla vetta hanno deciso di rinunciare."