Al via in Dolomiti il nuovo corso aspiranti guida alpina 2013 – 2014 del Polo Interregionale

Il report di Carlo Gabasio, Direttore dei corsi per Aspiranti Guida Alpina e Guida Alpina del Polo Interregionale e le impressioni di Riccardo Quaranta, Aspirante Guida Alpina, del primo corso del ciclo 2013 – 2014 tenutosi a metà marzo a Campitello di Fassa in Dolomiti.
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In Dolomiti durante il primo corso aspiranti guida alpina 2013 - 2014 del Polo Interregionale.
Carlo Gabasio
Tutti i “volti”, provenienti dalle differenti selezioni e ammessi al corso, si sono ritrovati quindi il 18 marzo a Campitello di Fassa; c’è chi si vede qui per la prima volta e chi invece si è già legato insieme in cordata per qualche salita. Dopo l’appello, dal quale traspare chiara la molteplice e variegata provenienza, seguito dalla presentazione dell’intero iter formativo, tutti immediatamente si sentono uniti nella lunga avventura che sta per iniziare.

Termino la presentazione dei moduli, delle materie, dei test e degli esami che si susseguiranno in questi 2 anni di corso, e cerco di cogliere negli sguardi della mia platea di 24 speranzose future guide, cosa più li preoccupi o li abbia colpiti in quel che ho appena finito di dire loro, ho 1000 e nessuna risposta, ma avrò 100 giorni di corso per imparare a conoscerli nei minimi particolari tecnici e non. La sensazione che prevale dopo i primi 10 giorni di corso è che sicuramente non è la motivazione e la determinazione a mancar loro, chi ben inizia è a metà dell’opera!

Carlo Gabasio, Direttore corsi per Aspiranti Guida Alpina e Guida Alpina del Polo Interregionale


Il punto di vista di Riccardo Quaranta, Aspirante Guida Alpina

Il 18 Marzo ha avuto inizio il corso interregionale per Aspiranti Guide Alpine ciclo 2013-2014, la naturale prosecuzione alle selezioni di accesso organizzate nel mese di febbraio dai collegi del Piemonte, Veneto e Friuli Venezia Giulia. E’ iniziata quindi l’avventura per 24 ragazzi che hanno deciso di fare del mestiere della guida alpina la propria professione, lungo un percorso formativo che è lungo e complesso, ma altrettanto motivante. Il “campo base” per il primo modulo, sci formazione, è stato Campitello di Fassa, nel cuore delle Dolomiti. Siamo stati accolti da una copiosa nevicata, con diversi passi chiusi, che ha fatto slittare le tabelle di marcia un po’ di tutti, ma che ha messo i giusti presupposti per le successive giornate. Ecco che per la prima volta, nella hall di un accogliente albergo di valle, abbiamo avuto la possibilità di tradurre un elenco di destinatari delle mail in volti e fisionomie. Carlo Gabasio, direttore del corso, concludendo la presentazione del percorso formativo ha detto che “uno dei punti di forza di un corso interregionale è la possibilità di confronto e crescita tra persone provenienti da posti ed esperienze del tutto diverse”. Ed è proprio così. Geograficamente siamo paragonabili alle macchie di una pelle di leopardo: Veneto, Friuli Venezia Giulia, Piemonte, Toscana, Liguria, Campania e Molise. Parlando con i compagni mi sono reso conto che anche il background è quanto mai vario e diversificato, un’ennesima risorsa insomma. Altro passaggio importante è stato, da parte di Gabasio, sottolineare che fare la guida presuppone un approccio, nel frequentare la montagna, totalmente diverso da quello avuto in precedenza: essere consapevoli che si ha la responsabilità delle persone che si accompagnano, persone che spesso hanno livelli tecnici, di allenamento e di percezione del pericolo appena accettabili. Cambiare mentalità quindi, in un’ottica di sicurezza, gestione dell’uscita in ambiente e trasferimento delle conoscenze/abilità.    

Marmolada, Pordoi, Sella hanno fatto da cornice a sei giorni di sci con gli istruttori delle Guide e maestri di sci: Gianni Bisson, Fabio Jacchini, Vincenzo Ravaschietto e Fabrizio Uberti. Il tutto condito da una neve spettacolare che, come se sapesse che eravamo lì per un progetto importante, si depositava copiosa di notte, lasciando il posto, durante il giorno, ad un sole spaziale. Tecnica di sci in pista, tecnica personale, free-ride, sicurezza, didattica e gestione del gruppo sono stati i temi per quanto concerne strettamente lo sci. Altrettanta importanza è stata data all’autosoccorso in caso di valanga, con lezioni ed esercitazioni in campo; per concludere con la “dissezione” puntuale dell’elemento neve, fatta in tre giorni di corso AINEVA presso la caserma della Guardia di Finanza di Passo Rolle. Un bagaglio di percezioni, nozioni e apprendimenti enormi durante tutto il modulo.

Concludo con quelle che sono due osservazioni personali, ma che ho avuto modo di riscontrare un po’ in tutto il gruppo degli allievi, nei discorsi fatti durante e alla fine delle giornate. La prima riguarda l’impegno messo da parte nostra nel cercare di essere sempre all’altezza, cercare di apprendere il più possibile e di dare il meglio, coscienti forse dell’obbiettivo non semplice. La seconda è il clima disteso, di propensione alla crescita costruttiva degli allievi, alternato a giusti richiami e correzioni, riscontrato nei formatori. Entrambi questi aspetti, credo, pongono basi solide alla crescita professionale durante il lungo iter del quale questo è solo l’inizio. Alla prossima!

Riccardo Quaranta


Gli allievi del corso 2013 -2014
Alessandro Baù, Rubano (Padova)
Tiziano Bertoncini, Borgosesia(VC)
Oreste Bottiglieri, Vietri sul Mare (SA)
Massimo Caberlotto, Alano di Piave (BL)
Guido Chiarle, Cuceglio (Torino)
Alex Corrò, Rigolato (UD)
Lorenzo D’addario, S.pietro in Cariano (VR)
Mauro Devich, S. Vito di Cadore (BL)
Alessandro Fiori, S. Vito di Cadore (BL)
Andrea Fusari, Povoletto (Udine)
Luca Gelmetti,Sommacampagna(Verona)
Nils Gottardo Gunter, Favaro Veneto (VE)
Andrea Handler, Trieste
Franco Laudanna Del Guerra, Pisa
Filippo Menardi, Cortina d’Ampezzo (BL)
Enrico Mosetti, Gorizia
Mauro Piccione, Avigliana (TO)
Andrea Prette, Mondovì (CN)
Riccardo Quaranta, Campobasso
Francesco Ratti, Rogeno (LC)
Filippo Rizzo, Genova
Pier Francesco Smaltini, Cortina d’Ampezzo (BL)
Enrico Turnaturi Limone, Piemonte (CN)
Filippo Turrin, Padova





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