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Valmalenco e Val di Mello ice, tra vecchi amici

Vecchi amici si re-incontrano. Ezio Marlier fa visita a Luca Maspes 'Rampikino' in Valmasino (Valtellina)... Arrivano 'Centrale' e 'Zocca', in Valmalenco, più 'Durango', in Val di Mello. Tre belle cascate, tra chiaccherate, qualche sigaretta (soprattutto di Maspes). Un buon incontro per il valdostano in questo tour e in questa stagione, che (diciamolo sottovoce) si preannuncia di ghiaccio Doc...

Alpine Ice Tour

Dicembre 2005

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Vecchi amici si re-incontrano. Ezio Marlier fa visita a Luca Maspes 'Rampikino' in Valmasino (Valtellina)... Arrivano 'Centrale', 'Zocca' e 'Durango' tre belle cascate, tra chiaccherate, qualche sigaretta (soprattutto di Maspes). Un buon incontro per il valdostano in questo tour e in questa stagione, che (diciamolo sottovoce) si preannuncia di ghiaccio Doc...

Martedì 6 e Mercoledì 7 dicembre 2005

Non vorrei perder tempo incensando la bravura ghiacciatoria di Marlier, magari raccontando che abbiamo trascorso due giorni come tanti altri salendo troppo spediti, con chiodature eterne e troppo spesso in conserva... Lui sa bene quello che penso ed i confidenti credo sappiano che cosa dico di lui.

Così mi stoppo subito, dicendo però che se doveva inventarsi qualcosa di carino con il pianeta del ghiaccio questo poteva proprio essere l'Ice Tour. Un giro di 3 mesi che sta già percorrendo a velocità smodata, con le relative faticacce di un perenne "ciapà frecc", dormir poco e farsi troppa autostrada. Mentre scrivo il ragazzo è già a letto e sono di poco passate le 21, stamattina la neanche drammatica sveglia ha richiesto calci e richiami continui, ne deduco quindi che non ha più vent'anni neanche lui, il valdostano. Se sta facendo fatica però ha anche del positivo, vuol dire che probabilmente è partito con il piede giusto.

Un tour mediatico che da poco ha preso il via nacque già diverso tempo fa, marchiato da una scherzosa ma pericolosissima denominazione di "svalutation-tour", giro-svalutazione per i non conoscenti. Idea semplice: di base le cascate delle Alpi si sapeva già non combaciassero nei loro gradi con la chiacchierata ed egocentrica scala Marlier. Lui doveva salirle in scioltezza e poi livellarle verso i suoi personalissimi, da parte mia incondivisibili, metri di valutazione. Ezio contro il resto del mondo, non oso immaginare come sarebbe finita. Da stagionato amico e da menefreghista assoluto sui più e meno che bisogna dare alle cascate (tanto cambiano sempre) ho spesso cercato di dissuaderlo, spronandolo invece a provare qualcosa di meno "provocatorio" in questo inverno 2005/2006 che pare stia prendendo la giusta piega da stagione fredda.

A questo ci metto il fatto che tra poco ripartiremo con un Trip 2 di UP ed il Marlier in spedizione non lo volevo più, troppo irrequieto e casinista! Così ero riuscito a convincerlo due mesi fa: "E' il tuo elemento, sei conosciuto per quello, è la tua vita, fallo ora!". Detto fatto, lui ha costruito tutto il resto, quello che voleva dire allontanarsi un po' dall'icona dell'uomo del ghiaccio ridicolizzato ed abbracciare un servizio utile per il popolo ghiacciatorio. Se una volta c'era il passaparola poi i cellulari, oggi c'è anche il web per cercare dove e come si troverà la cascata del proprio weekend. Ezio non t'incazzare, stai diventando commerciale!

Chiaramente prima o poi ci sarei finito anche io in questo trip, pardon, tour, dove tra gli obiettivi primari mi pare ci voglia essere anche quello di aprire una finestra sulle origini, sui personaggi e sulla storia che ha caratterizzato in quasi 30 anni l'attività più terrificante, inutile e masochista delle tante varianti alpinistiche che conosciamo.
Però mi chiedo: magari proprio per questo a qualcuno potrà sembrare anche la più affascinante?

Diario di viaggio breve…
In questi due giorni di visita non c'è ancora molto qui in giro nella Valtellina. L'ultima nevicata ed un riscaldamento generale dell'ambiente darà una mano solo tra qualche giorno ad ingrassare le colate ed addobbarle per il solito assalto del periodo natalizio.

Per questo siamo finiti a caccia delle grandi classiche, percorse la prima volta dai Sassisti valtellinesi durante quell'invidiabile momento di rinnovamento e scoperta dei primi anni '80. Quelle ci sono quasi sempre e se l'Ice Tour vuole parlar anche del "bello" e non solo del "duro", il piatto è già servito.

A San Giuseppe in alta Valmalenco lo spot è uno dei più frequentati dai ghiacciatori lombardi e per chi non ha la fortuna di ammirare una "Cascata degli Specchi" che tocca terra, due cascate su tutte sono la "Zocca" e la "Centrale". Se ha nevicato tanto andate sulla prima a colpo sicuro, la sua vetta è il piattissimo pianoro dove sorge l'alpe ononima. La "Centrale" è invece quella sempre formata, quella che si allarga sempre più fino a far salire tre cordate parallele.

Nella vicina Val di Mello intasata di neve c'era anche "Durango", il viaggio di ghiaccio forse più interessante, metratura consistente ed invidiabile balcone per sognare le aderenze estive sulle pareti di fronte. Oggi un po' di neve da spolverar via e ambiente da freddi couloir del Ben Nevis, con tanto di consistente slavinetta polverosa annessa. Aspettate magari qualche giorno.

Al valdostano le solite raccomandazioni che ormai hanno una data ben lontana, lui le conosce e forse è meglio che non gliele ripeta in queste pagine che mi dicono già seguitissime.

Buon viaggio e, mi permetto di consigliare a tutti: occhio alle candele... a me fanno una paura bestiale!

Luca Maspes