Trent' anni dopo nella conca del Martinet

1979: con Guido Ghigo, dopo aver salito alcuni facili salti, nella conca del Martinet, restiamo incantati dallo spettacolo che ci troviamo davanti: un magico anfiteatro di cristallo con colate alte fino a settanta metri. Ho la sensazione di aver violato un santuario che doveva, invece, rimanere nascosto: in quegli anni, il desiderio di essere i primi, era fortissimo nei pochi ice climber che giravano in montagna, per cui scegliamo il nostro itinerario: la colata di destra sembra la più abbordabile.

Un'ora e mezza dopo siamo in cima e decidiamo di proseguire per la cascata superiore. Nel pomeriggio, sul sentiero di discesa mi rendo conto della grande scoperta: una stupenda conca glaciale, e la consapevolezza che la nostra salita è una tappa importante per l'evoluzione dell'arrampicata sul ghiaccio nelle nostre vallate.

2006: sono stato invitato alla tappa, in Val Varaita, dell'Ice Tour. Sono un po' restio a partecipare, ma alla fine non posso rifiutare, grazie alla gentilezza di Ezio Marlier che ha organizzato il Tour. Il primo giorno arrampichiamo all'anfiteatro di Castello, divertendoci.

Il giorno dopo mi trovo con alcuni compagni nella conca del Martinet: mi piace riprovare sempre lo stesso stupore della prima volta. Il ghiaccio è poco, pertando optiamo per la goulottina di sinistra che, in genere facile, presenta oggi difficoltà più serie. Poi scendiamo a valle.

In questi ultimi anni mi sono molto staccato dall'ambiente alpinistico, un po' per motivi personali, un po' perché non mi trovavo più a mio agio in un mondo diventato troppo competitivo, pettegolo e invidioso (neanche io sono immune da questi difetti!) e che spesso è molto simile ad una "fiera" della vanità o ad una borsa di mercato.

Questa volta è stato diverso: ho conosciuto arrampicatori bravissimi, ai massimi livelli ( non li nomino per non dimenticare qualcuno) eppure con loro mi sono trovato a mio agio: ho visto persone modeste, disponibili a parlare con tutti e capaci di provare rispetto per il passato.
Oggi, forse, mi sento più vicino al mondo alpinistico.... e anche questa è una grande scoperta.

Piero Marchisio

Nella foto: su Martinet, Valle Varaita (ph Cecco Vaudo)

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