Scott Gully, in Valle di Gondo alla ricerca del ghiaccio

24 Dicembre 2006

E' la vigilia di Natale, appuntamento alle 8 al solito parcheggio... Arriva il furgone ma lo vedo di colore verde, mentre quello di Cecco è rosso. Dopo un attimo di smarrimento, vista l’ora molto mattutina, mi accorgo che è quello del Bisca (Alessandro Biscardini). Si sono aggregati anche lui e Silvia... meglio così, più siamo più ci si diverte.

L' idea è quella di fare un giro subito dopo il confine Svizzero e più precisamente in Val Vaira, valle laterale posta proprio sopra il confine italo/Svizzero. Accidenti! quest'anno in Ossola e nelle Gole di Gondo il ghiaccio si fa desiderare più del solito. Dopo una passeggiata di un'ora a pestar neve ci accorgiamo che la giornata non è iniziata bene: c'è tanta acqua e... niente ghiaccio!

Ma non ci scoraggiamo e tornati al parcheggio riprendiamo il furgone per spostarci verso la zona del Sempione e più precisamente verso il paese di Gabi. Finalmente vediamo dei rigagnoli ghiacciati: carichiamo sulle spalle gli zaini e riprendiamo a camminare. Bisca e Silvia decidono invece di spostarsi ancora più in alto verso il Passo del Sempione ma non saranno fortunati: troppo caldo!

Dopo poco meno di mezz'ora siamo alla base dell'unica delle tre cascate presenti nella zona di Gabi che ci sembra scalabile: Scott Gally. Si tratta di una cascata di due tiri. Il primo si sviluppa su una stretta colata incassata nella roccia, stile goulotte, che termina con una sosta a spit. E' molto bella e con le condizioni di oggi piuttosto tecnica. Nel secondo tiro la colata si apre e prende respiro presentando una serie di risalti non difficili che terminano ai piedi di una grossa pianta sulla quale far sosta e da cui infine ci si cala.

Il primo tiro lo sale Cecco. Tra ghiaccio fine e qualche doccia per l'acqua che cola, arriva alla prima sosta. Lo raggiungo e parto io per il secondo tiro. Sono più fortunato, il ghiaccio è delicato ma più abbondante che nella parte bassa e soprattutto nessuna doccia fredda! Guadagnato il mio bell'albero su cui far sosta aspetto Cecco che mi raggiunge rapidamente. Nel frattempo scatto qualche foto della bella mattinata passata insieme... anche questa è fatta! Chi la dura la vince dicevano i nostri vecchi.

Con un paio di doppie siamo di nuovo agli zaini e in lontananza vediamo Bisca e Silvia che ci aspettano per il "brindisino" di Natale. Ora so cosa scrivere nella lettera a Babbo Natale: fai venire un po’ di freddo.

ATTENZIONE! Nonostante la cascata sia stata salita non è comunque da ritenersi in condizioni ottimali. Il ghiaccio è molto scarso e rende impossibile proteggersi adeguatamente. Sono in oltre presenti alcune formazioni di ghiaccio sospese proprio sulla linea di salita che rendono non sicura la progressione.

Luigi Turchetto

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Nella foto: Cecco Vaudo nella doccia di Scott Gully (ph L. Turchetto)