MUSTANG - Il Regno Proibito - 20 MAGGIO 2011
20 Maggio 2011 (Min 8 pax)
Quota a persona € 1.990
(Volo intercontinentale escluso)
- Assieme al Dolpo il Mustang è la regione del Nepal che più a lungo ha vissuto un totale isolamento dal resto del mondo;
- Trekking lungo le tracce di antiche vie carovaniere tra Nepal e Tibet
- Ambienti selvaggi con luci e colori irreali: alti picchi rocciosi
erosi dal vento e piccole terrazze coltivate ad orzo che spezzano con i
verdi brillanti la monocromia ocra del paesaggio;
- Accolti dalle popolazioni tibetane che da secoli abitano questo paese - Visite agli antichi monasteri e gompa: Lo-Ghyekar Gompa e Muktinath;
L'antico Regno del Mustang è rimasto per molto tempo sconosciuto al mondo occidentale. Solamente nel 1992 il Governo Nepalese ha iniziato a concedere in modo assai controllato i primi permessi ai viaggiatori.
Ancora oggi è percorribile solo a piedi o con animali domestici (piccoli cavalli e “zoo”, incrocio tra jak e bue). Non esistono infatti strade ma solo sentieri di montagna.
Uno di questi, che segue il corso del Kali Gandaki, ha rappresentato
la principale via di comunicazione e commerciale delle carovane del
sale tra Tibet e Pokhara. Per secoli il Mustang ha infatti svolto un
ruolo strategico e commerciale di rilievo.
Un
trekking che ci farà conoscere l’ambiente selvaggio, dalle luci e dai
colori irreali del Mustang. Alti picchi rocciosi erosi dal vento
sovrastano fiumi, sentieri e i caratteristici villaggi costruiti con
mattoni di fango essiccato. Piccole terrazze, coltivate ad orzo,
spezzano con i loro brillanti colori verdi la monocromia ocra del
paesaggio.
Da tutti i punti di vista, geografico, climatico e culturale, esso fa parte del Tibet. Gli stessi abitanti sono Bhotia (Tibetani) e seguono i precetti del Buddismo lamaista i cui usi e tradizioni si sono tramandati con la forza che ancora è percepibile durante il festival di Ti Ji a Lo Manthang. Un rito cerimoniale fatto di suoni e danze (cham) eseguite dai monaci per celebrare l’eterna lotta fra il bene ed il male, che alla fine verrà sconfitto, in un insieme policromo di costumi, maschere e ritualità iniziatica.