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La misteriosa valle di Ollomont e le sue (belle) cascate

Alpine Ice Tour

Dicembre 2005

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Corrado Gontier, Rudy Bucella, Sebastien Bumbolo, Ezio Marlier e la Valle di Ollomont, nel Gruppo del Grand Combin. Le loro mete sono Sodoma e Gomorra, due cascate, due piccoli gioielli di queste "valli nascoste, le Cenerentole del turismo, che però hanno il fascino delle cose vere, del tempo che scorre tranquillo, dello stress che non è mai arrivato fin qui, dove la strada finisce ed inizia il silenzio."...

Venerdì 9 dicembre 2005

Bisogna dire che con il ghiaccio il ragazzo ci ha sempre saputo fare, fin da quando da giovane (molto molto tempo fa…) era campione di slittino poi, sicuramente, avrà avuto una parentesi di ghiaccio nel bicchiere assieme al Martini, altrimenti che valdostano sarebbe, e poi è nato il Marlier ghiacciatore che tutti conoscono, il tipo che ti smonta quando parla di gradi, ma allo stesso tempo ti fa entusiasmare quando ti racconta le sue storie, sempre esilaranti e surreali, il tipo che o ci vai d'accordo o lo prendi a schiaffi... ebbene questo tipo ieri l'altro mi chiama e mi propone di fare qualcosa assieme in cascata - per me è un grande piacere, perché negli anni a volte ci si è persi un po' di vista, lui concentrato sull'alta difficoltà in montagna, io sull'alta difficoltà di fare il lavoro di guida a tempo pieno, ma Ezio è l'amico con il quale passo sempre dei bei momenti .

Subito, quindi, faccio una telefonata a Sebastien, che anticipa di un giorno il suo arrivo da Roma per scalare con noi, ed eccoci qua a Glassier, nell'amena vallata di Ollomont; con i miei clienti vengo spesso da queste parti, perché le linee non sono troppo difficili, le soste sono a spit, non ci sono grossi pericoli oggettivi, e soprattutto non c'è mai la coda sulle cascate - in piu' il paesaggio è mozzafiato, tutto intorno c'è un silenzio irreale, e se ti fermi un attimo a sognare puoi immaginare di sentire passare nel sentiero i contrabbandieri che, una volta, con la “bricolla” portavano le sigarette dalla Svizzera - probabilmente all'epoca la valle era più trafficata, ora il bar del paese in inverno si accontenta di vendere qualche panino ai ghiacciatori e agli scialpinisti, ed è anche per questo che vi invito a visitare queste valli nascoste, le Cenerentole del turismo, che però hanno il fascino delle cose vere, del tempo che scorre tranquillo, dello stress che non è mai arrivato fin qui, dove la strada finisce ed inizia il silenzio.

La nevicata della notte ha ricoperto le pareti del Mont Velan di una coltre purissima, così come gli alberi, le case, le cascate stesse; l'ambiente è molto tranquillo e rilassato e si aggrega a noi anche l'amico Rudi; dopo un bel riscaldamento sul ripido sentiero della Gaula (così viene chiamata in dialetto il canalone alla base delle cascate) lui e Ezio, scatenati e velocissimi, salgono “Sodomia”, bel candelone di due tiri, e noi “Gomorra”, più alla portata del ghiacciatore classico, ma perfetta nella linea, con il tiro un po' più duro, la goulotte riposante e di ambiente, l'anfiteatro di uscita con le sue linee di difficoltà crescente da sinistra a destra.

Sebastien è entusiasta, è la prima vera cascata di ghiaccio della sua vita, ed il primo tiro mette a dura prova la sua caparbietà, nonché i suoi ramponi da misto a 10 punte! Chissà cosa dirà sua nonna, quando nella sua session quotidiana su Planetmountain dopo la tisana serale, vedrà il suo nipotino che probabilmente credeva dalla fidanzata per un tranquillo week end lungo di inizio inverno. E, invece, è in Valle d'Aosta con tre guide alpine, le picche in mano ed il casco in testa (e meno male, perché Corrado sul ghiaccio non ha la grazia di Katarina Witt… e un po' di roba la manda giù).

Corrado Gontier