Giazzo Pazzo o delle cascate in compagnia

Valle di Daone, l'Ice Master, le motoslitte e una cascata "solare" vissuta in compagnia: "Giazzo Pazzo" con Simone Moro, Beppe Ballico, Francesco Vaudo, Piercarlo Berta, Ezio Marlier e un'altra tappa dell'Alpine Ice Tour tra le tante facce e storie dell'ice climbing.
Alpine Ice Tour

Valle di Daone, l'Ice Master, le motoslitte e una cascata "solare" vissuta in compagnia: "Giazzo Pazzo" con Simone Moro, Beppe Ballico, Francesco Vaudo, Piercarlo Berta, Ezio Marlier e un'altra tappa dell'Alpine Ice Tour tra le tante facce e storie dell'ice climbing.

Domenica 22 Gennaio 2006

Sapevo che Ezio in questi giorni a cavallo della tappa di Coppa del Mondo, sarebbe stato in Val di Daone per ripetere alcune cascate tra le più suggestive della valle. Durante questo suo progetto le nostre strade si sono incrociate svariate volte e anche in quest'occasione sapevo che ci saremmo incontrati.

“Dai”, mi fa lui al telefono, “Visto che devi fare la gara, perché non vieni su venerdì, così saliamo qualcosa?” Ne è uscita una giornata spettacolare non solo per la salita del “Gran Scozzese” ma anche perché ha visto insieme in cordata i rappresentanti di ben 5 regioni diverse: Ezio della Val d'Aosta, io del Veneto, Francesco Vaudo del Piemonte, Piercarlo Berta della Lombardia e Andrea Gamberini dell'Emilia Romagnia. Si è realizzato, insomma, quello che è lo scopo dell'Alpine Ice Tour, cioè lo stare bene insieme, il piacere di incontrare persone che non si conoscono sulla stessa cascata e condividere le stesse idee.

Il giorno successivo, io ero impegnato alle qualificazioni dell'Ice Word Cup, dove per la prima volta in assoluto, vedeva la partecipazione di ben 72 atleti maschi e 18 donne. Quest'anno però, a differenza dell'anno scorso, la selezione sarebbe stata più dura, in quanto non esisteva una semifinale, bensì solo 12 uomini e 12 donne avrebbero avuto accesso direttamente alla finale. So che la speranza è l'ultima a morire, però tanti erano i nomi dei forti e la possibilità di passare in finale non era elevata, anzi…

Alla fine quel che più conta è il divertimento, anche se si tratta di competizione di “Coppa del Mondo” e il divertimento che è stato assicurato da una struttura fantastica con un pubblico sempre caloroso. Anche quest'anno, insomma, sono felice di trovarmi in Val Daone per partecipare ancora all'Ice World Cup, ma soprattutto, sono contento di essere assieme a persone che non vedevo da circa un anno e assaporare l'amicizia come se ci fossimo visti tutti i giorni.

La sera, dopo una lunga giornata di qualificazioni, saputo che non sarei passato in finale, mi trovo alla locanda “La Paia” da Placido per scaldarmi le ossa e rilassarmi davanti a qualcosa di caldo, naturalmente in compagnia degli amici, tra cui Ezio Marlier, il Berta e il Cecco Vaudo. Tra un “com'è andata, mi dispiace, bravo lo stesso ecc, ecc”, Ezio organizza subito la giornata di domenica, che si prospetta alquanto interessante. Domenica mattina alle 9, l'appuntamento è alla struttura della gara, dove con Alessandro Tamanini, operatore della RAI di Trento, saremmo andati fino alla solare cascata “Giazzo Pazzo”. Con noi si associa anche il simpaticissimo alpinista Simone Moro, in Val Daone per accompagnare Barbara, sua moglie, che partecipa alla gara.

Dopo il classico rito del caffè, io, il Cecco, Ezio, il Berta, Simone e l'operatore Tamanini, ci troviamo alla centrale dell'Enel assieme al personale dei VV.FF., che ci avrebbero accompagnati con le motoslitte fino alla cascata. Transitando lungo la valle, troviamo degli Ice climber che salgono a piedi, ci fermiamo, scambiamo due chiacchiere, un sorriso, un saluto, insomma è quello che ci vuole per iniziare bene la giornata. Ed eccoci alla cascata, 100 m di ghiaccio molto divertente e soprattutto solare, dove io ed Ezio iniziamo a mettere su le corde per far salire poi Alessandro a fare le riprese. Mi stupisce molto vedere un operatore che oltre a filmare, vive in prima persona l'emozionante salita della cascata e tra l'altro senza nessun problema: bravo Alessandro!

Tra il mitico Berta che prepara la sosta per l'operatore al centro della cascata, Simone che mentre sale chiacchiera, ride e scherza con Ezio che lo assicura, io che recupero il Cecco e scherzo a mia volta con Ezio, tutto ha dimostrato ancora una volta lo spirito dell'Alpin Ice Tour. Finito il lavoro, scendiamo velocemente ad aspettare l'arrivo delle motoslitte. Sotto la cascata “Macchiu picchiu”, incontriamo, quattro ragazzi che stanno scendendo in doppia e con loro nasce subito un'amicizia; sono tutti trentini della zona di Molveno e Andalo e dopo qualche foto, ecco arrivare i VV.FF. che ci riporteranno giù.

La giornata termina con la gran festa delle finali maschili, davanti ad un buon piatto di polenta calda e vin brulè, mantenendo naturalmente i meravigliosi ricordi dei simpatici momenti passati insieme.

Beppe Ballico


Portfolio
Tutte le cascate dell'Alpine Ice Tour
Tutto il diario dell'Alpine Ice Tour


Ultime news


Expo / News


Expo / Prodotti
SCOTT Explorair Light - giacca a vento
Leggera, regolabile e ripiegabile giacca a vento SCOTT Explorair Light.
Petzl Nano Traxion - carrucola bloccante
Carrucola bloccante ultraleggera ad alto rendimento per arrampicata e alpinismo.
SCARPA Origin VS - scarpette arrampicata per bouldering
Scarpette arrampicata per bouldering e per scalare in palestra.
K-Performance T-Shirt
T-Shirt leggera, elastica e confortevole.
Climbing Technology Sport Chain - daisy chain con moschettone a ghiera
Innovativa daisy chain ad anelli costruita con nuova fettuccia in Dyneema a singolo strato, quipaggiata con moschettone a ghiera.
Scarponi alpinismo AKU Aurai DFS GTX
Scarpone per alpinismo in alta quota e arrampicata su ghiaccio.
Vedi i prodotti