Fiaba d'inverno…

Valnontey, Valle di Cogne, ancora con la "Gervasutti", mitica scuola d'alpinismo del Cai. Una giornata sulla "Patry", per riscoprire il senso del ghiaccio: "Non so cosa scatenò in me questo elemento so solo che mi portò via… e da allora non ho più smesso, coltivo questa forte passione con il mio compagno di cordata e di vita il Giampiero, ”istruttore della Scuola”.
Alpine Ice Tour

Valnontey, Valle di Cogne, ancora con la "Gervasutti", mitica scuola d'alpinismo del Cai. Una giornata sulla "Patry", per riscoprire il senso del ghiaccio: "Non so cosa scatenò in me questo elemento so solo che mi portò via… e da allora non ho più smesso, coltivo questa forte passione con il mio compagno di cordata e di vita il Giampiero, ”istruttore della Scuola”.

Domenica 12 febbraio 2006

Un viaggio lungo, un sogno di parole da raccontare e di emozioni da immaginare, attraverso le sensazioni vissute con il sorriso, uniche e intense…

Sveglia alle 7… Appuntamento alle 8.30 al bar di Cogne… destinazione la Patrì… La pista da fondo è pronta per la maratona e il passo per raggiungerla è sempre più veloce per riuscire a scaldarsi dal freddo di questa mattina. -18 gradi al parcheggio… e non solo. Il mio compagno di cordata è svelto, il manto bianco del sentiero mi rapisce e la mia mente vaga, mi sento come la principessa dei ghiacci… Trascorrono le stagioni e viene l'inverno come per magia i delicati colori di questo regno, le sfumature delle albe, ma soprattutto il candore del ghiaccio rallegrano il mio animo.

Venerdì sera, catturata da questa magia, trovo il tempo di entrare nel sito e guardare l'ultima tappa dell'Alpine Ice Tour, chissà dove sarà questa settimana? Ma la risposta mi viene data il sabato mattina. Ci sarà Ezio con noi. Noi? Mi accorgo di aver usato un soggetto sbagliato… come ex allieva del corso di cascate di ghiaccio della Gerva (la mamma della mia passione per la montagna) sono aggregata all'ultima uscita del corso e non so cosa mi attende.

Dopo il primo corso di arrampicata mi viene posta una domanda: “Ti iscrivi al corso di ghiaccio?” e presa all'improvviso la mia risposta fu: ”NO… sul ghiaccio si scivola!!”si aprirono così le porte di questo meraviglioso regno incantato e, nel gennaio 2005, mi iscrissi al corso di ghiaccio… Le prime ore sul ghiaccio furono ricche di emozioni nuove come: “viaaa da sotto…occhiooo!”.

Insomma, passai le prime ore ad assaporare i pendii… Venne poi il momento di piantare le picche sul ghiaccio e iniziare la progressione base… e mi si aprì un regno fantastico IL GHIACCIO! Non so cosa scatenò in me questo elemento so solo che mi portò via… e da allora non ho più smesso, coltivo questa forte passione con il mio compagno di cordata e di vita il Giampiero, ”istruttore della Scuola”.

Sophy sbrigati!! il mio compagno di cordata di oggi mi chiama e mi riporta alla realtà… devo sbrigarmi. Alla base ci sono già molte cordate, ci organizziamo e via, la corda scorre velocemente nel secchiello… una voce mi urla molla tutto… ”Ezio, libere” e ripensando a venerdì il sorriso mi assale. Con Daniela, presidente del C.A.I. di Torino, risalgo il primo tiro, poi il secondo e il terzo, tutti siamo riusciti a superare la candela e lì, davanti a noi, come la torre del mio castello dei sogni ci avviciniamo e nell'attesa degli altri ci concediamo una tazza di thè caldo con 2 torroncini e due chiacchiere... brava Daniela.

Ezio riparte… la candela di destra della Patrì è sua con movimenti fluidi arriva in cima; a turno la risaliamo gustandoci le sensazioni che il tiro ci regala e IEEEEEEEE!!, con un urlo di gioia arrivo su. Il paesaggio intorno ci regala emozioni uniche. Sono in cima alla torre e mi sento una principessa… torno giù dagli altri… insieme a noi ci sono il Giampy, Iacopo, e alcuni allievi, Marco, Sergio, Fabrizio, Pedro, la brava e bella Renata, Dario e altri amici. Sono tantissimi e la cascata ci accoglie tutti…

Passiamo il pomeriggio divertendoci ma l'ora tarda ci riporta alla realtà… bisogna tornare giù. La giornata è quasi al termine… discesa a piedi verso gli zaini e gli ultimi abitanti di questo regno, i camosci non mancano di salutarci, e poi via verso le macchine. Tra un discorso e l'altro vedo ad un tratto Ezio e Giampy correre… non capisco… li seguo, corro anch'io, e capisco… Diavoli di birbanti… il ritorno sarà “veloce” con il gatto…

Poi, tutti al bar a raccontarci la giornata davanti a un panino caldo, moccetta e fontina… Con il cuore pieno di emozioni racconto e ascolto… un altro tesoro da riporre nel mio scrigno.

GRAZIE RAGAZZI!

Sophia Palmisano


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