Monte Pisanino - Canale delle Rose

Giampaolo Betta, White & Blue Mountain Guides
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Monte Pisanino - Canale delle Rose: La discesa del Pisanino (rosso) e la variante sul versante Est (verde) (foto di Giampaolo Betta)
Planetmountain
Bellezza
Autore scheda
Giampaolo Betta, White & Blue Mountain Guides
Dislivello salita
850m (1100 la variante)
Quota
1947m
Difficoltà
4.3/E3
Esposizione salita
Tutte
Partenza
Orto di Donna

Percorso



Il Pisanino è la montagna più alta delle Alpi Apuane e, specie in inverno, è imponente da qualunque lato la si guardi. Il suo versante meridionale è prevalentemente roccioso ed è solcato da vari canali generalmente interrotti da strozzature, salti o lastroni di roccia affioranti. La discesa qui descritta è una discesa "alpinistica"; per scendere questo versante integralmente sci ai piedi bisogna cercare il facile nel difficile, sfruttando una successione illogica di bande di neve non eccessivamente ripide collegate fra loro. La pendenza è costante ma mai estrema e in alcuni brevi tratti raggiunge i 50°. Si attraversano diversi versanti ed esposizioni (prima Sud, poi Nord-Est, poi Ovest, poi Nord-Ovest e infine ancora Ovest). Ne risulta una discesa esposta, impegnativa, in cui è difficile trovare le condizioni ottimali su tutto il percorso, ma di grande soddisfazione.

Prima discesa: Giampaolo Betta, 22 Dicembre 2008 (è probabilmente anche la prima discesa integralmente in sci dalla cresta sommitale del Pisanino. Il Pisanino era già stato sceso con una corda doppia dal versante NE. Seconda discesa: Roberto Bergamini, Adolfo Corsi, Giulia Castiglioni, 7 Aprile 2013 (seguendo l'itinerario qui proposto come variante)
Accesso
Orto di Donna: Orto di Donna rappresenta un'antica valle glaciale, racchiusa fra alcune delle più nelle cime delle Apuane: Pisanino, Zucchi di Cardeto, Cavallo, Contrario, Grondilice, Cresta Garnerone, Pizzo d'Uccello. Si raggiunge sia dalla Lunigiana (uscita A15 Aulla) che dalla Garfagnana (uscita A11 Lucca).
- Da Aulla si prende la statale SS63 in direzione del Passo del Cerreto. Superato il paesino di Rometta si prende il bivio a destra in direzione Casola. Dopo diversi chilometri, appena entrati a Casola si svolta ancora a destra in direzione Minucciano. Si supera il paese di minacciano e il successivo valico in galleria. Appena dopo il tunnel svoltare a destra e seguire la strada asfaltata ma a tratti dissestata. Dove questa diventa pianeggiante si incontra il primo albergo rifugio della valle (il Rifugio Val Serenaia). Superato il rifugio si parcheggi in corrispondenza di un ampio tornante verso destra
- Da Lucca percorrere tutta la Garfagnana fino a Piazza al Serchio, quindi seguire per Minucciano. Si supera Gramolazzo e prima del tunnel si svolta a sinistra. Poi proseguire come descrizione precedente.
La strada finale può essere chiusa in caso di abbondanti nevicate a bassa quota. E' inoltre soggetta a caduta di valanghe e di pietre dai ripidi pendii soprastanti.
Itinerario
Si parte dal tornante in piano immediatamente successivo al Rifugio Val Serenaia. Ci si inoltra nella piana seguendo il percorso attrezzato e superando un ponticello in legno. Giunti ad una amena casetta nel prato ci si dirige verso sinistra verso un gruppo di grandi alberi e piccoli ruderi ai margini del bosco. Si risale un ripido valloncello nel bosco dirigendosi poi a destra verso una spalla. Si attraversa ancora verso destra in leggera salita fino a raggiungere l'ampio solco del Rio Sambuco. Si risale il canalone, tenendosi preferibilmente sulla destra (sin. orograca) al riparo dalle grandi valanghe che scendono frequentemente dal versante meridionale del Pisanino. Ci si dirige verso una caratteristica grotta/tunnel nelle rocce di destra del canale e si risale il canale alla sua sinistra (per giocare si può anche passare nel tunnel, con i ramponi, meglio con due picche). Giunti alla sommità del canale, in un piccolo anfiteatro roccioso, si attraversa orizzontalmente a sinistra su una cengia al di sotto del caratteristico torrione sbilenco e strapiombante che delimita a sinistra gli Zucchi di Cardeto. Si passa al di sotto di una prima forcelletta e si attraversa su pendio esposto ma non ripido fino alla evidente foce dell'Altare (1750m slm) (attenzione alla stabilità del pendio). Si passa sul versante Nord-Est attraversando un ripido ed esposto pendio (45°) con rocce affioranti fino ad una più ampia sella. Si segue la cresta poco ripida  fino a che non diventa rocciosa. Si traversa ora a sinistra su ripido ed esposto pendio (50°), entrando così nel canale delle Rose al di sopra delle placche rocciose che lo interrompono. Si risale il canale (45°), superando una strozzatura (50°) e raggiungendo la cresta sommitale presso un'aerea selletta, dove si lasciano gli sci. Per raggiungere la vetta bisogna proseguire verso sinistra su cresta pressochè orizzontale, ma delicata, esposta ed insidiosa. Discesa
Discesa per l'itinerario di salita. Per evitare i blocchi di valanga spesso presenti nella parte bassa, è possibile, una volta entrati nel canalone del rio Sambuco, attraversare a sinistra al di sopra di un boschetto isolato, fino a raggiungere il bel pendio che scende dal Pizzo Maggiore, ma è poi necessario riattraversare il fondo del canalone verso destra
per riprendere il bosco dal quale si è saliti.
Note
VARIANTE: Si accede in questo caso da Gorfigliano come per la Tambura. Seguire l'itinerario della Tambura fino al bivio per le Cave Carcaraia. Tenere la destra proseguendo qualche metro lungo la strada  del passo della Focolaccia quindi svoltare ancora a destra, sempre su strada di cava. Proseguire lungo la strada quasi in piano fino ad una cisterna, in corrispondenza di un canale a sinistra della cresta Est del Pisanino. Salire il canale alla meglio, nella parte bassa tenendosi preferibilmente a destra del solco, quindi raggiungere pendii più agevoli sotto al foce dell'Altare. Dove il pendio impenna individuare un canale svasato che raggiunge una insellatura a monte della foce dell'Altare e salirlo fino in cresta (max 50° breve tratto). Da qui proseguire come itinerario precedente. Discesa per lo stesso itinerario. Mentre l'itinerario che parte da Orto di Donna è più adatto a condizioni invernali, questo si presta maggiormente a condizioni primaverili. In questo caso probabilmente si dovranno portare gli sci in spalla fino al bivio per Cave Carcararia a quota circa 1100. Cartografia
Giampaolo Betta: info@wbguides.com




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Giampaolo Betta, White & Blue Mountain Guides
Dislivello salita
850m (1100 la variante)
Quota
1947m
Difficoltà
4.3/E3
Esposizione salita
Tutte
Partenza
Orto di Donna

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