Fiori nei Cannoni - Escudo del Qualido - Val Qualido
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Fiori nei Cannoni: Caterina Bassi durante la prima libera, Escudo del Qualido, Val di Mello
Planetmountain
Bellezza
Primi salitori
Simone Pedeferri, Stefano Pizzagalli 1995. Prima libera: Caterina Bassi, Martino Quintavalla 2018
Autore scheda
Caterina Bassi, Martino Quintavalla
Versante
Sud
Lunghezza dislivello
200 m
Quota
2300m
Difficoltà
8a
Difficoltà obbligatoria
7a+, RS4
Bellissima e difficile via di placca con numerosi passaggi obbligati e protezioni distanti, aperta nel 1995 e Simone Pedeferri e Stefano Pizzagalli e liberata nell'estate 2018 da Caterina Bassi e Martino Quintavalla.
Accesso
Dal parcheggio della Val di Mello (raggiungibile a piedi, in macchina con l’ acquisto del permesso presso il parcheggio di San Martino, o mediante bus navetta sempre da San Martino), proseguire lungo la mulattiera oltrepassando il lago recentemente creato dalla frana della val Qualido, fino alla Ca’ dei Scuma. Da qui prendere il sentiero per la Val Qualido che si stacca sulla sinistra e seguirlo sempre in salita superando alcuni bivi fino a passare sotto i tetti del “Precipizio degli Ateroidi”. Da qui in poi la traccia è una sola, segnata a bolli bianco/rossi. Si passa sotto la Muraglia della Est del Qualido, si arriva quasi sulla cima della “Mongolfiera” e da qui si punta dritti all’ evidente placconata dell’ Escudo del Qualido. La via attacca a destra. Itinerario
L1 40m 6a+: Seguire la placca, partendo tra i due massi staccati alla base, fino allo spit con maillon a circa 15 m da terra. Da qui a sinistra in placca e poi lungo una fessura fino in sosta.
L2 40 m 7c+: Dalla sosta si sale a sx con passo precario, poi oltre un gradino rovescio (spit). Si prosegue per fessure e lame fino ad un fungo con cordone. Da qui si segue una fessurina, prima alla sua destra e poi a sinistra fino a un fungo (spit, expo). Dritti (spit) fino a breve una pancia (2 spit vicini )che si segue fino al suo limite sx per salire in placca con passi aleatori fino a uno spit (crux) e poi fino alla sosta.
L3 40 m 7a: Dalla sosta a dx, poi a sx su cengia e ribaltamento prima del primo spit. Dritti in placca (expo) fino ad una fessura rovescia che si segue a dx fino alla sosta (friend).
L4 45m 8a: Si segue la vena con passi aleatori verso destra (crux) fino a un ribaltamento, poi placca facile e sprotetta fino alla sosta successiva che si trova sulla cengia erbosa (utile friend BD 0.4).
L5 35 m 6c+: fessurina e placca a sx, poi diedro strapiombante con passi fisici fino in sosta. Discesa
4 calate lungo la via. Materiale
Portare una serie di friend fino al 2 BD più una serie di microfriend. Il chiodo che abbiamo rimesso lungo il secondo tiro è uscito durante la ripetizione, probabilmente per via dell’escursione termica. E’ ora indispensabile un microfriend BD C3 numero 0 o X4 numero 01 o simile. La via è attrezzata con fix zincati in condizioni relativamente buone, tranne uno spit a mano alla S4.
Dal parcheggio della Val di Mello (raggiungibile a piedi, in macchina con l’ acquisto del permesso presso il parcheggio di San Martino, o mediante bus navetta sempre da San Martino), proseguire lungo la mulattiera oltrepassando il lago recentemente creato dalla frana della val Qualido, fino alla Ca’ dei Scuma. Da qui prendere il sentiero per la Val Qualido che si stacca sulla sinistra e seguirlo sempre in salita superando alcuni bivi fino a passare sotto i tetti del “Precipizio degli Ateroidi”. Da qui in poi la traccia è una sola, segnata a bolli bianco/rossi. Si passa sotto la Muraglia della Est del Qualido, si arriva quasi sulla cima della “Mongolfiera” e da qui si punta dritti all’ evidente placconata dell’ Escudo del Qualido. La via attacca a destra. Itinerario
L1 40m 6a+: Seguire la placca, partendo tra i due massi staccati alla base, fino allo spit con maillon a circa 15 m da terra. Da qui a sinistra in placca e poi lungo una fessura fino in sosta.
L2 40 m 7c+: Dalla sosta si sale a sx con passo precario, poi oltre un gradino rovescio (spit). Si prosegue per fessure e lame fino ad un fungo con cordone. Da qui si segue una fessurina, prima alla sua destra e poi a sinistra fino a un fungo (spit, expo). Dritti (spit) fino a breve una pancia (2 spit vicini )che si segue fino al suo limite sx per salire in placca con passi aleatori fino a uno spit (crux) e poi fino alla sosta.
L3 40 m 7a: Dalla sosta a dx, poi a sx su cengia e ribaltamento prima del primo spit. Dritti in placca (expo) fino ad una fessura rovescia che si segue a dx fino alla sosta (friend).
L4 45m 8a: Si segue la vena con passi aleatori verso destra (crux) fino a un ribaltamento, poi placca facile e sprotetta fino alla sosta successiva che si trova sulla cengia erbosa (utile friend BD 0.4).
L5 35 m 6c+: fessurina e placca a sx, poi diedro strapiombante con passi fisici fino in sosta. Discesa
4 calate lungo la via. Materiale
Portare una serie di friend fino al 2 BD più una serie di microfriend. Il chiodo che abbiamo rimesso lungo il secondo tiro è uscito durante la ripetizione, probabilmente per via dell’escursione termica. E’ ora indispensabile un microfriend BD C3 numero 0 o X4 numero 01 o simile. La via è attrezzata con fix zincati in condizioni relativamente buone, tranne uno spit a mano alla S4.
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Bellezza
Primi salitori
Simone Pedeferri, Stefano Pizzagalli 1995. Prima libera: Caterina Bassi, Martino Quintavalla 2018
Autore scheda
Caterina Bassi, Martino Quintavalla
Versante
Sud
Lunghezza dislivello
200 m
Quota
2300m
Difficoltà
8a
Difficoltà obbligatoria
7a+, RS4
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