Canale Jannetta - Vetta Orientale Gran Sasso

Luca Gasparini
1 / 14
Canale Jannetta
Planetmountain
Bellezza
Primi salitori
Enzo Jannetta, Michele Burisi, Mario Gianquinto, Raffaelle Rossi, Raffaello Mattiangeli 19 luglio 1922
Autore scheda
Luca Gasparini
Versante
NE
Lunghezza dislivello
1200m Sviluppo Dislivello totale: 1600m
Quota
2903m
Difficoltà
V+, 2- (AI) M3

Percorso



Salita grandiosa in un ambiente tra i più suggestivi e impressionanti dell'Appennino. Da affrontare solo con neve sicura e in giornate abbastanza fredde data l'esposizione a est di buona parte dell'itinerario. Da evitare con poca neve e a fine stagione, in questo caso i tratti M1 e M2 aumentano di difficoltà tecnica anche per la poca proteggibilita!
Accesso generale
Raggiungere Prato di Tivo. Accesso
Dal Prato di Tivo deviare a sx per Cima Alta. Parcheggiare e proseguire a piedi raggiungendo l'affaccio di Cima Alta (Zona Piana del Laghetto). Passare a fianco del crocefisso grande posto sulla cresta dorsale che divide prati di tivo da casale San Nicola, dirigersi su sentiero evidente verso il bosco di San Nicola. Discendere sentiero nel bosco a tratti poco marcato fino al bivio di congiunzione che sale al paese di San Nicola e proseguire per la fonte nera! Si supera un fosso (1150 m circa) risalire un pendio fino a una fascia rocciosa, poi a sx si segue una rampa più inclinata e fuori dal bosco che conduce al Forcellino. (3 ore dalla macchina) Itinerario
Si sale in leggera diagonale verso dx per circa due tiri di corda (45º/55º) poi ancora a dx per un ripido pendio a 50º fino ad affacciarsi su un canale che scende dalla cresta sovrastante, non risalirlo ma attraversarlo in leggera discesa fino ad alcune roccette sovrastate da un salto ripido, in parte ghiaioso in parte roccioso denominato M1. Risalire il pendio e scalare il salto M1 in obliquo a dx, 30m 50/55º se su neve, difficoltà a proteggersi, roccia marcia ed erba ripida. Dopo l' M1 in diagonale a dx risalire un facile pendio giungendo ad una conca posta sulla verticale della "Farfalla". Traversare ancora a dx fino ad un pendio 55º formato da erba gelata e roccette friabili e instabili, difficoltà a proteggersi, salto denominato M2. Superatolo si giunge a delle ripide rampe inclinate che costeggiano la base della parete della farfalla. Si è ormai in prossimità del Secondo e Terzo Pilastro su pendii inclinati fino a 55/60º; la via prosegue in direzione di un colatoio che discende fra il terzo e quarto Pilastro, fino ad incrociare il punto dove a sx inizia la cengia Obliqua, tratto ripido 60º. Appena oltre il colatoio si obliqua a dx, senza via logica, allontanandosi dalla parete. Superare uno speroncino (passo a 65º/70º) ed entrare in un canale delimitato a dx dalla cresta dell'anticima Nord della Vetta Orientale. Ora per rampe e saltini a 45º si sale con ridotte difficoltà fin verso l'uscita in cresta circa 2700m. Discesa
Conca del calderone o via Ricci (più complessa) fino al Vallone delle cornacchie. Al suo termine si traversa sotto la parete Est del Corno piccolo (Passo delle Scalette) e in breve si arriva sulla cresta dell'Arapietra dove vi è la stazione della funivia. Da qui in 45' min si torna alla macchina. Materiale
n.d.a. 4 fittoni - 5/7 chiodi da roccia, 2/3 chiodi da ghiaccio, friend e dadi  Note

Tempo salita: 13/16 h.
Ripetizione il 27 e 28 dicembre 2015  da parte di Luca Gasparini, Cristiano Iurisci, Gabriele Paolucci





Commenti

Info

Devi riempire tutti i campi

Grazie per aver aggiunto un commento!
Sarà visibile non appena sarà stato approvato dalla redazione.

Codice di verifica errato

Devi aspettare 2 minuti prima di poter commentare di nuovo.


Ancora nessun commento...
Bellezza
Primi salitori
Enzo Jannetta, Michele Burisi, Mario Gianquinto, Raffaelle Rossi, Raffaello Mattiangeli 19 luglio 1922
Autore scheda
Luca Gasparini
Versante
NE
Lunghezza dislivello
1200m Sviluppo Dislivello totale: 1600m
Quota
2903m
Difficoltà
V+, 2- (AI) M3

Percorso



Itinerari nello stesso gruppo montuoso

Mostra altri in Gran Sasso

News correlate