E ti vengo a cercare - Parete delle Aquile
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E ti vengo a cercare: Parete delle Aquile, Valle dell'Orco, Federica Mingolla e Matteo Sella © Marco Spataro
Planetmountain
Bellezza
Primi salitori
Iniziata nel 1979 da Ugo Manera e Isidoro Meneghin, completata e liberata dopo 4 giorni di lavoro il 4/05/2023 da Federica Mingolla e Matteo Sella
Autore scheda
Federica Mingolla, Guida Alpina
Difficoltà
7c
Difficoltà obbligatoria
6c+ / RS3
E ti vengo a cercare è il nome dato alla ex via Incompiuta, aperta sulla Parete delle Aquile in Valle dell'Orco il 1/03/1980 da Ugo Manera e Isidoro Meneghin e completata il 4/05/2023 da Federica Mingolla e Matteo Sella. Si tratta di una via di una bellezza incredibile, con tiri fino al 7c in libera.
Accesso generale
Raggiungere Valle dell'Orco Accesso
Normale accesso alla parete delle Aquile seguendo il canale che sale a destra del Caporal oppure accesso dall’alto seguendo il sentiero che da Pianchette conduce al Vallone del Roc, una volta arrivati a quota 1830 metri circa abbandonare il sentiero e tagliare nettamente verso sx (circa 1,30 h) nel bosco fino ad arrivare in cima alla parete delle Aquile, da qui si segue la cima della parete verso sx fino a scorgere la sosta (cordino blu) Itinerario
L1: salire il diedro/rampa ascendente verso destra , al 3° chiodo traversare a destra verso l'alberello, da qui traversare nettamente a sinistra di circa 15 metri fino alla sosta. Un fix e un chiodo da collegare in sosta. Sul tiro: 3 chiodi, friend medio-piccoli, 50 metri . 5c
L2: tiro breve ed evidente,molto intenso, utili friend 0,4 e 0,3, 5 chiodi, 18 metri. Due fix da collegare in sosta su terrazzino. 7c
L3: dalla sosta traversare a sinistra per ribaltarsi fin sotto al diedro dov'è presente un chiodo, dopodichè la linea sale dritta nel diedro e poi in placca fino alla sosta ( 2 fix collegati con cordino). 2 chiodi, friend medi e piccoli, 20 metri. 6b L4: dalla sosta andare a destra per ribaltarsi sulla placca sovrastante e dopo traversare nettamente a sinistra mirando al chiodo, da qui seguire la linea di spit in placca leggermente strapiombante, dall'ultimo spit traversare a destra per ribaltarsi in placca e infine seguire la fessura ascendente fino alla sosta successiva (2 fix collegati con cordino ). 4 spit, 1 chiodo, friend medio piccoli, 30 metri. 7b
L5: salire nella fessura di destra, poi traversare dopo circa 5 metri a prendere quella di sinistra e seguirla fino a che non entra nel diedro, all'altezza dell'albero salire ancora circa 1 metro e traversare nettamente a sinistra mirando allo spit, da qui traversare a destra, una volta nel diedro seguirlo per pochi metri e fare un ultimo traverso a sinistra fino a sotto la sosta (2 fix collegati da cordino). Occhio agli attriti! 1 spit, 1 chiodo, friend medi e piccoli, 25 metri, 7a/b
L6: dalla sosta seguire la fessura ascendente verso sinistra, dopo il primo spit si prosegue proteggendo con i friend. Quando finisce la fessura si segue per linea logica verticalmente fino ad arrivare in sosta. Bel tiro tecnico. Portarsi tanti friend piccoli! 18 metri, 7a. Discesa
In doppia sulla via, soste attrezzate Materiale
2 corde mezze da 50 o 60m, una serie di friend fino all’1, microfriend, nut
Raggiungere Valle dell'Orco Accesso
Normale accesso alla parete delle Aquile seguendo il canale che sale a destra del Caporal oppure accesso dall’alto seguendo il sentiero che da Pianchette conduce al Vallone del Roc, una volta arrivati a quota 1830 metri circa abbandonare il sentiero e tagliare nettamente verso sx (circa 1,30 h) nel bosco fino ad arrivare in cima alla parete delle Aquile, da qui si segue la cima della parete verso sx fino a scorgere la sosta (cordino blu) Itinerario
L1: salire il diedro/rampa ascendente verso destra , al 3° chiodo traversare a destra verso l'alberello, da qui traversare nettamente a sinistra di circa 15 metri fino alla sosta. Un fix e un chiodo da collegare in sosta. Sul tiro: 3 chiodi, friend medio-piccoli, 50 metri . 5c
L2: tiro breve ed evidente,molto intenso, utili friend 0,4 e 0,3, 5 chiodi, 18 metri. Due fix da collegare in sosta su terrazzino. 7c
L3: dalla sosta traversare a sinistra per ribaltarsi fin sotto al diedro dov'è presente un chiodo, dopodichè la linea sale dritta nel diedro e poi in placca fino alla sosta ( 2 fix collegati con cordino). 2 chiodi, friend medi e piccoli, 20 metri. 6b L4: dalla sosta andare a destra per ribaltarsi sulla placca sovrastante e dopo traversare nettamente a sinistra mirando al chiodo, da qui seguire la linea di spit in placca leggermente strapiombante, dall'ultimo spit traversare a destra per ribaltarsi in placca e infine seguire la fessura ascendente fino alla sosta successiva (2 fix collegati con cordino ). 4 spit, 1 chiodo, friend medio piccoli, 30 metri. 7b
L5: salire nella fessura di destra, poi traversare dopo circa 5 metri a prendere quella di sinistra e seguirla fino a che non entra nel diedro, all'altezza dell'albero salire ancora circa 1 metro e traversare nettamente a sinistra mirando allo spit, da qui traversare a destra, una volta nel diedro seguirlo per pochi metri e fare un ultimo traverso a sinistra fino a sotto la sosta (2 fix collegati da cordino). Occhio agli attriti! 1 spit, 1 chiodo, friend medi e piccoli, 25 metri, 7a/b
L6: dalla sosta seguire la fessura ascendente verso sinistra, dopo il primo spit si prosegue proteggendo con i friend. Quando finisce la fessura si segue per linea logica verticalmente fino ad arrivare in sosta. Bel tiro tecnico. Portarsi tanti friend piccoli! 18 metri, 7a. Discesa
In doppia sulla via, soste attrezzate Materiale
2 corde mezze da 50 o 60m, una serie di friend fino all’1, microfriend, nut
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Bellezza
Primi salitori
Iniziata nel 1979 da Ugo Manera e Isidoro Meneghin, completata e liberata dopo 4 giorni di lavoro il 4/05/2023 da Federica Mingolla e Matteo Sella
Autore scheda
Federica Mingolla, Guida Alpina
Difficoltà
7c
Difficoltà obbligatoria
6c+ / RS3
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