I 3900 delle Alpi, alla ricerca di montagne e di un alpinismo spesso ignorati
Da qualche parte ho letto che "sulle montagne che non danno gloria, c'è ancora spazio per sentirsi liberi". Credo che la citazione sia di Maurice Bradley, ma non ne sono sicurissima e in fondo, come vedremo presto, forse non importa. Quello che invece importa è che "I 3900 delle Alpi", libro scritto da Alberto Paleari insieme a Erminio Ferrari e Marco Volken, è una sorta di inno a queste cime “seconde”, spesso assenti dai carnet dei collezionisti di vette solo per via di quel centinaio di metri che le relega in una sorta di limbo poco attraente. "Il colpevole sono io" dice Paleari nella prefazione "quello che di professione fa la guida alpina, stufo di sentirmi chiedere dai clienti di salire i soliti quattromila e con l'intento, chissà, di far diventare di moda qualche altra montagna, altrettanto bella e meno scontata."
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