Paul Robinson: 1000 boulder di 8A o più difficili

Intervista con l'arrampicatore statunitense Paul Robinson che recentemente è riuscito a salire il suo 1000° boulder gradato almeno 8A.
1 / 25
Paul Robinson su Hide and Sick V14 (8B+) in Maltatal, Austria
Paul Robinson archive

1000 boulder da 8A o più difficili. Lo diciamo una secondo volta giusto per ribadire il concetto: un climber, mille boulder, dall' 8A fino all’ 8C. Questo traguardo è stato raggiunto pochi giorni fa da Paul Robinson, il 32enne climber statunitense che è entrato sotto le luci della ribalta per la prima volta nel 2010 con la sua prima salita del difficilissimo blocco Lucid Dreaming, ai Buttermilks di Bishop. Da allora è passato un decennio, durante il quale ha “collezionato” questa traguardo di mille blocchi dall’8A in su che, con ogni probabilità, non ha eguali.

Paul, 1000 x 8A o più difficile. È un risultato difficile da comprendere. Sia per quanto riguarda le difficoltà, sia per la quantità. Cominciamo quindi con una domanda puramente statistica: come sono fatti questi mille blocchi? E quante sono prime salite?
Grazie. Allora: 410 x 8A, 287 x 8A+, 192 x 8B, 90 x 8B+, 21 x 8C. Per quanto riguarda le prima salite non sono del tutto sicuro. Direi forse il 20%? Ma questa è solo una stima.

Quindi quanto tempo c’hai messo a salirli?
Mi ci sono voluti 16 anni e mezzo. Ho scalato il mio primo 8A nell'agosto del 2003.

Te lo ricordi ancora?
Il mio primo è stato The Egg a Squamish in Canada. Avevo circa 15 anni e avevo visto il video Rampage, dove credo fosse Chris Sharma a salire il blocco. Ho avuto la fortuna di fare un viaggio laggiù con mio padre durante le vacanze scolastiche estive. A 15 anni stavo andando discretamente bene nelle gare di arrampicata e anche fuori, all'aperto. Avevo alcuni sponsor ma niente di così promettente. E’ stato in quel periodo che ho iniziato davvero ad conoscere come funziona il mio corpo e a diventare un climber molto migliore. E, proprio come quando sali per la prima volta un grado nuovo, ero contentissimo di averlo chiuso!

Hai fatto notizia nel 2010 con la prima salita di Lucid Dreaming. Quanto è stato importante questo boulder per te e perché?
Sì, questo blocco è stato enormemente importante per me. In precedenza avevo fatto la seconda salita di Terremer, un V15 a Hueco Tanks ed ero diventato il primo statunitense a salire in stile flash un blocco di 8B. Ma Lucid Dreaming sembrava un gradino sopra. In quel momento ho capito che sarei potuto diventare uno dei migliori al mondo. Ero oltremodo motivato a continuare ad allenarmi e a cercare di spingere per diventare uno dei grandi protagonisti del boulder mondiale.

Ci sono altri blocchi molto importanti durante questa "corsa a mille", come l’hai definita?
Penso che The Story of Two Worlds in Svizzera sia stato davvero un'enormità. Era il 2011 e per me è stato un grande trampolino di lancio sulla scena internazionale. Era un boulder super difficile e penso che con quel viaggio in Europa, dove ho chiuso molti blocchi difficili tra l’8A e l’8C, ha dimostrato a tutti che ero capace di salire alcuni dei boulder più difficili del mondo, non soltanto quegli negli USA.

Quale blocco ti è costato di più in termini di tempo ed energia? E quali sono stati quelli che ti hanno dato più soddisfazione?
Hypnotized minds di Daniel Woods nel Rocky Mountain National Park... Devo ancora chiuderlo però, ma è un mio sogno completarlo. I blocchi che mi hanno dato più soddisfazione sono state alcune delle mie prime salite. Il tempo e l'energia che ci sono voluti, e la gioia nel realizzare che erano fattibili, mi hanno sempre regalato una felicità pura!

Prima hai detto che circa il 20% di questi 1000 boulder sono "tuoi". Quanto sono importanti le prime salite? E le veloci ripetizioni?
Per essere un climber completo le prime salite sono estremamente importanti, ma lo sono anche le ripetizioni, e le ripetizioni fatte in velocità. Per essere uno dei migliori devi davvero fare un po' di tutto, scovare i tuoi blocchi ma anche ripetere altri test difficili. Ho sempre cercato di concentrarmi su tutto questo durante la mia carriera, per diventare il climber più completo che potessi essere.

Quindi tanto per capire, quanto è difficile per te l’8A al giorno d'oggi? E’ diventato un riscaldamento ormai? E che ci racconti dei gradi superiori?
Un amico mi ha fatto la stessa domanda di recente. Quando mi sento abbastanza in forma, l'8A di solito lo salgo flash o in pochi tentativi. L'8A+ di solito richiede alcuni tentativi se è nel mio stile, forse un po’ di più in caso contrario. 8B è dove sicuramente per me inizia a diventare difficile. Alcuni 8B che sono nel mio stile riesco a farli rapidamente, ma quelli difficili o che non sono nel mio stile di scalata mi richiedono un giorno, forse 2 per essere saliti. L'8B+, se lo faccio in giornata sono davvero contento, 2-3 giorni è più normale. L'8C, se lo faccio in giornata probabilmente non è 8C ;-) Penso che l'8C sia dannatamente difficile. Di solito mi ci vogliono alcuni giorni per fare dei buoni tentativi e poi qualche altro giorno per mettere tutto insieme. Se un 8C non è nel mio stile di arrampicata, c'è la buona possibilità che io non sia capace di chiuderlo mai.

1000 boulder. E l’arrampicata sportiva sui monotiri in falesia invece? C'è stato spazio anche per quello?
Ah sì, certo. Volevo salire il 9a qualche tempo fa e ho fatto la seconda salita di Psychadelic, un 9a a St George. Qualche anno dopo, un 9a+ ha attirato la mia attenzione, Jaws II a Rumney. Sono riuscito a salire anche questo. L'esperienza è stata divertente, ma lavorare una via con la corda non lo trovo così piacevole. Preferisco di gran lunga la libertà di lavorare un boulder a terra. Tuttavia, c'è sempre La Capella, quel famoso 9b a Siurana in Spagna... magari un giorno faccio un giro per vedere com’è!

Dopo tutti questi blocchi: adesso cosa ti piace del boulder?
La sua unicità. Adoro come ogni boulder sia così diverso dall’altro. Non mi annoio mai… continuo a stupirmi di quanto l’arrampicata sia incredibilmente unica!

Quindi sei motivato come lo eri da 15 anni?
Assolutamente. Nel corso degli anni la mia motivazione è andata su e giù, ma ora mi sento finalmente come se avessi trovato un ottimo modo per allenarmi e prepararmi per i grandi viaggi che ho davanti. Non vedo l’ora di tornare in Svizzera per chiudere i conti con alcuni blocchi, purtroppo il mio viaggio è stato interrotto dall’emergenza Covid, ma sono contento di tornare non appena si potrà! E mi piacerebbe davvero salire un 8C+ confermato.

Di questa esperienza di 1000 8A e più, cosa ti rimane allora?
I momenti che mi rimangono più impressi sono alcune delle prime salite che ho completato. Alcuni non sono affatto i più difficili, ma si trovano in alcuni dei posti più belli del mondo. Mi viene in mente il tempo trascorso in Sudafrica, nell'area che ho sviluppato chiamata Three Corners, dove ho salito alcune linee che non dimenticherò mai. Sicuramente sono stati alcuni dei migliori giorni della mia vita.

Paul ringrazia i suoi sponsor: prAna, Asana, Evolv, Friction Labs, Send




News correlate
Ultime news


Expo / News


Expo / Prodotti
Mammut Crag Sender Helmet - casco arrampicata alpinismo
Casco Mammut a basso profilo per arrampicata e alpinismo.
Rampone a 10 punte CAMP Ascent
Rampone a 10 punte in acciaio per alpinismo classico.
Petzl Neox - assicuratore con bloccaggio assistito
Petzl Neox, un assicuratore con bloccaggio assistito mediante camma ottimizzato per l’arrampicata da primo.
SCARPA Origin VS - scarpette arrampicata per bouldering
Scarpette arrampicata per bouldering e per scalare in palestra.
La Sportiva Aequilibrium Hike GTX – scarponi trekking
Uno scarpone dal taglio mid-cut agile e leggero per hiking su terreni misti.
Rinvio arrampicata Colt 16 Mix
Rinvio arrampicata super versatili con moschettone Keylock
Vedi i prodotti