Christian Core e Dreamtime
L'8c di Fred Nicole a Cresciano salito da Christian Core. Foto di Andrea Gallo, video di Marzio Nardi.
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Christian Core - Dream Time 8c (Cresciano, CH)
Andrea Gallo
Cronaca di un (grande) risultato: Christian Core ripete Dream Time, 8c boulder a Cresciano, Canton Ticino - Svizzera. E' un exploit , visto che questo "traversone" di circa una ventina di movimenti è uno dei problemi più difficili in circolazione. Ed è senza dubbio un'altra conferma della grandissima "forza" del due volte vincitore della Coppa del Mondo di Boulder...
Ma c'è dell'altro? Com'è il dopo "big problem"? E ancora, esiste il boulder più difficile del mondo? Che poi è come chiedersi qual'è il futuro e l'essenza del bouldering.
Per Christian: "Dream Time è liscio, strapiombante, compatto... perfetto". E' il più difficile blocco che ha chiuso, ma: "Sicuramente qualcuno scoprirà un (altro) blocco “alieno” in qualche area del mondo... e lo salirà". Sì, se il boulder è arrampicare in libertà, non facciamoci ingabbiare dai numeri, non crediamoci troppo: la ricerca - e il sogno - continuano! Intanto godiamoci uno spicchio della realtà così come è stato catturato da Christian, dalle foto di Andrea Gallo e dal filmato di Marzio Nardi...
Christian Core - Dream Time
Dream Time, il più difficile boulder del mondo?
E’ impossibile dirlo, ci sono tantissimi climbers molto forti nel mondo che provano ogni giorno passaggi estremi. Sono sicuro che ci sono blocchi (magari con stili diversi) di uguale intensità e, probabilmente, anche più duri. Quello che posso dire è che per me è stato il passaggio più impegnativo che abbia mai portato a termine.
E' stata la realizzazione di un sogno?
Chiuderlo è stato incredibile, ne sono felicissimo. Dopo tanti giorni di tentativi, cadute, dubbi e studi per impostare i movimenti, finalmente ero in cima al blocco, una soddisfazione notevole.
Quanta “fatica” ti è costato?
Nove giorni “effettivi”, quindi una quindicina, tra riposi, richiami specifici sul muro e giornate passate a rigenerarmi la pelle delle dita.
Dream time, la prima volta, che sensazioni ti ha dato?
Di bellezza e di alta intensità. L’anno scorso, ci andai per la prima volta con amici, uno dei quali, Michele, mostrandomi i movimenti visti nei video e saltando come un grillo ripeteva, con gli altri: “Devi provarlo, devi lavorarlo seriamente, puoi farlo!” Io lo vedevo veramente duro….
Così cominciarono i viaggi Savona-Cresciano. In un primo tempo sono riuscito a completare la seconda sezione: la partenza in piedi. Poi, seguendo il consiglio dei locals, ho aspettato le condizioni migliori per provare la partenza da seduto. Tutto in nove giorni effettivi.
Raccontaci Dream Time…
E’ un “pannellone” di granito compattissimo inclinato a 50°, tutto liscio con solo le prese che servono; esteticamente è bellissimo.
Il blocco è tutto duro, non c’è un punto specifico in particolare; ogni sezione è diversa dall’altra e richiede movimenti differenti con impostazioni sempre dissimili. Su ogni presa si ha sempre la sensazione di essere mal posizionati, quindi si è costretti a lanciare ed usare piccoli intermedi.
Tutta la linea richiede forza/dinamica; il lancio a metà (in continuità) è “bello esplosivo”, e l’insieme richiede anche resistenza alla forza.
L’ultimo tentativo, quello vincente, è arrivato inaspettato?
Non era inaspettato, me lo sentivo. Fisicamente stavo bene, l’aderenza era perfetta e le dita erano a posto. Dopo il solito riscaldamento sul traversino dietro al blocco, ho provato un tentativo serio cadendo alla penultima presa dura. Sentivo che ero vicino a realizzarlo e, per rilassarmi, ho passeggiato per il bosco, da solo, per qualche minuto: lo stress cominciava ad essere pesante... Poi ho riprovato: è stato il giro decisivo.
Il bello di Dream Time?
Liscio, strapiombante, compatto… perfetto.
Qualcosa di più difficile…
Il boulder si sta evolvendo molto rapidamente, ci sono tantissimi scalatori di grandissima abilità e, con questa premessa, certamente il livello potrà aumentare. Un giorno sicuramente qualcuno scoprirà un blocco “alieno” in qualche area del mondo… e lo salirà.
Il boulder dei tuoi sogni?
Ce ne sono tanti... però uno l’ ho appena chiuso.
Ma c'è dell'altro? Com'è il dopo "big problem"? E ancora, esiste il boulder più difficile del mondo? Che poi è come chiedersi qual'è il futuro e l'essenza del bouldering.
Per Christian: "Dream Time è liscio, strapiombante, compatto... perfetto". E' il più difficile blocco che ha chiuso, ma: "Sicuramente qualcuno scoprirà un (altro) blocco “alieno” in qualche area del mondo... e lo salirà". Sì, se il boulder è arrampicare in libertà, non facciamoci ingabbiare dai numeri, non crediamoci troppo: la ricerca - e il sogno - continuano! Intanto godiamoci uno spicchio della realtà così come è stato catturato da Christian, dalle foto di Andrea Gallo e dal filmato di Marzio Nardi...
Christian Core - Dream Time
Dream Time, il più difficile boulder del mondo?
E’ impossibile dirlo, ci sono tantissimi climbers molto forti nel mondo che provano ogni giorno passaggi estremi. Sono sicuro che ci sono blocchi (magari con stili diversi) di uguale intensità e, probabilmente, anche più duri. Quello che posso dire è che per me è stato il passaggio più impegnativo che abbia mai portato a termine.
E' stata la realizzazione di un sogno?
Chiuderlo è stato incredibile, ne sono felicissimo. Dopo tanti giorni di tentativi, cadute, dubbi e studi per impostare i movimenti, finalmente ero in cima al blocco, una soddisfazione notevole.
Quanta “fatica” ti è costato?
Nove giorni “effettivi”, quindi una quindicina, tra riposi, richiami specifici sul muro e giornate passate a rigenerarmi la pelle delle dita.
Dream time, la prima volta, che sensazioni ti ha dato?
Di bellezza e di alta intensità. L’anno scorso, ci andai per la prima volta con amici, uno dei quali, Michele, mostrandomi i movimenti visti nei video e saltando come un grillo ripeteva, con gli altri: “Devi provarlo, devi lavorarlo seriamente, puoi farlo!” Io lo vedevo veramente duro….
Così cominciarono i viaggi Savona-Cresciano. In un primo tempo sono riuscito a completare la seconda sezione: la partenza in piedi. Poi, seguendo il consiglio dei locals, ho aspettato le condizioni migliori per provare la partenza da seduto. Tutto in nove giorni effettivi.
Raccontaci Dream Time…
E’ un “pannellone” di granito compattissimo inclinato a 50°, tutto liscio con solo le prese che servono; esteticamente è bellissimo.
Il blocco è tutto duro, non c’è un punto specifico in particolare; ogni sezione è diversa dall’altra e richiede movimenti differenti con impostazioni sempre dissimili. Su ogni presa si ha sempre la sensazione di essere mal posizionati, quindi si è costretti a lanciare ed usare piccoli intermedi.
Tutta la linea richiede forza/dinamica; il lancio a metà (in continuità) è “bello esplosivo”, e l’insieme richiede anche resistenza alla forza.
L’ultimo tentativo, quello vincente, è arrivato inaspettato?
Non era inaspettato, me lo sentivo. Fisicamente stavo bene, l’aderenza era perfetta e le dita erano a posto. Dopo il solito riscaldamento sul traversino dietro al blocco, ho provato un tentativo serio cadendo alla penultima presa dura. Sentivo che ero vicino a realizzarlo e, per rilassarmi, ho passeggiato per il bosco, da solo, per qualche minuto: lo stress cominciava ad essere pesante... Poi ho riprovato: è stato il giro decisivo.
Il bello di Dream Time?
Liscio, strapiombante, compatto… perfetto.
Qualcosa di più difficile…
Il boulder si sta evolvendo molto rapidamente, ci sono tantissimi scalatori di grandissima abilità e, con questa premessa, certamente il livello potrà aumentare. Un giorno sicuramente qualcuno scoprirà un blocco “alieno” in qualche area del mondo… e lo salirà.
Il boulder dei tuoi sogni?
Ce ne sono tanti... però uno l’ ho appena chiuso.
Note: Christian Core
nato a: Savona il 05-10-74
arrampica dall'età di: 11/12 anni
gareggia dall'età di: 12 anni
5 migliori risultati in gara: 2 volte vincitore della Coppa del Mondo Boulder, Campione europeo Boulder, due volte Campione italiano, 3 volte vincitore della Coppa Italia
max a vista: Boulder 8a flash/difficoltà 8b on sight
max lavorato: Boulder 8c/ difficoltà 8c
impiego: atleta delle Fiamme Oro (Polizia di Stato)
hobby: foto, video, e pulire blocchi (anche se più che un hobby è un massacro...)
musica preferita: ascolto un po' di tutto.
film preferito: tutti quelli che mi fanno riflettere e poi quelli d'azione
letture: spesso specifiche sul buddhismo e anche testi molto "tecnici" sugli allenamenti e traumi
area blocchi preferita: Hueco Tanks
sogni: troppi, però uno l'ho appena realizzato...
sponsor: Ecogrip, Boreal.
Dream Time story
2000 Fred Nicole
2001 Bernd Zangerl
2002 Dave Graham
2002 Chris Sharma
2003 Cristian Core
nato a: Savona il 05-10-74
arrampica dall'età di: 11/12 anni
gareggia dall'età di: 12 anni
5 migliori risultati in gara: 2 volte vincitore della Coppa del Mondo Boulder, Campione europeo Boulder, due volte Campione italiano, 3 volte vincitore della Coppa Italia
max a vista: Boulder 8a flash/difficoltà 8b on sight
max lavorato: Boulder 8c/ difficoltà 8c
impiego: atleta delle Fiamme Oro (Polizia di Stato)
hobby: foto, video, e pulire blocchi (anche se più che un hobby è un massacro...)
musica preferita: ascolto un po' di tutto.
film preferito: tutti quelli che mi fanno riflettere e poi quelli d'azione
letture: spesso specifiche sul buddhismo e anche testi molto "tecnici" sugli allenamenti e traumi
area blocchi preferita: Hueco Tanks
sogni: troppi, però uno l'ho appena realizzato...
sponsor: Ecogrip, Boreal.
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2002 Chris Sharma
2003 Cristian Core
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