I dati del Soccorso Alpino 2024, ancora molto elevato il numero di interventi

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) che diffonde i dati dell’attività 2024: 12.063 missioni di soccorso, 11.789 persone soccorse, 466 deceduti. L’analisi conferma una pressione costante sul sistema di soccorso in montagna.
1 / 17
Il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico in azione
Gianluca Vanzetta / CNSAS

Il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS), ente che da oltre 70 anni effettua soccorsi tecnici – sanitari e non – in ambiente montano, in grotta e negli ambienti impervi del territorio nazionale con più di 7.000 operatori altamente specializzati, presenta il report delle attività svolte nel corso del 2024. Le attività, svolte in collaborazione con il Servizio Sanitario Nazionale e il sistema 118, sono finalizzate a garantire il soccorso e l’assistenza immediata ai soggetti infortunati, alle persone in difficoltà o in imminente pericolo di vita, alla ricerca e al recupero di dispersi e caduti.

I numeri del 2024
Nel corso dell’anno appena trascorso, il CNSAS ha effettuato 12.063 missioni di soccorso, portando assistenza a 11.789 persone. Il dato conferma la stabilizzazione dei numeri su livelli molto elevati, in linea con gli ultimi due anni. Le ore/uomo impiegate sono state 183.846, per un totale di 314.228 giornate/uomo, con 42.589 tecnici volontari coinvolti.

Le cause degli interventi
Le principali cause degli interventi rimangono sostanzialmente invariate rispetto agli anni precedenti:
Caduta o scivolata: 43,2%
Incapacità durante l’attività svolta: 26,5%
Malore: 12,7%
Seguono: altre cause (9,6%), maltempo (4,1%), frane (1,3%), eventi valanghivi (0,7%) e shock anafilattico (0,4%).

Le attività coinvolte
L’attività che si conferma come principale causa di incidenti è l’escursionismo (44,3% dei casi), seguita da:
Sci alpino e nordico: 14,0%
Mountain bike: 6,8%
Alpinismo: 5,9%
Ricerca di funghi: 3,4%
Attività lavorative: 2,6%
Attività su ferrate e falesie: 3,6% complessivi
Da segnalare anche la presenza di interventi durante attività venatorie, sport dell’aria e speleologia.

Lo stato fisico delle persone soccorse
Nel 2024 si contano:
466 persone decedute
1.431 feriti gravi
5.288 feriti lievi
299 feriti con compromissione delle funzioni vitali
4.187 illesi
118 dispersi

L’identikit della persona soccorsa
Il profilo prevalente rimane stabile: uomo italiano tra i 50 e i 60 anni, leggermente ferito dopo una caduta durante un’escursione nel mese di agosto, che si conferma il periodo con il maggior numero di interventi (18%).
Nazionalità: 80,4% italiani, seguono cittadini di Germania (6,8%), Francia (1,6%) e Austria (1%).
Età prevalente: tra i 50 e i 60 anni (16,36%), seguiti da over 60 e giovani tra i 20 e i 30 anni.
Sesso: 67,9% maschi, 32,1% femmine.
Appartenenza al Club Alpino Italiano: 91,4% non soci, 8,6% soci.

Quando e dove intervengono i soccorsi
Quasi la metà degli interventi si concentra nei mesi estivi: luglio (14,4%), agosto (18%) e settembre (8,6%), in linea con le principali attività outdoor praticate durante la stagione calda.

Distribuzione territoriale degli interventi
I territori più coinvolti sono:
Piemonte: 15,9%
Soccorso Alpino Valdostano / Valle d’Aosta: 14,3%
Trentino: 11,7%
Alto Adige: 10,9%
Lombardia: 10,4%
Veneto: 9,2%
Seguono tutte le altre regioni italiane, con dati coerenti con gli anni precedenti.

Il confronto con gli anni precedenti: numeri stabili, ma ancora troppi decessi
Nel triennio 2022–2024 si registra un andamento stabile e costantemente elevato del numero complessivo di missioni di soccorso effettuate dal CNSAS.

Dopo il picco del 2023, con 12.349 missioni, il 2024 si attesta su 12.063 missioni, un dato in linea con quello dell’anno precedente e in forte aumento rispetto alle 10.367 missioni del 2022.

Anche il numero delle persone soccorse rimane elevato:
11.789 nel 2024
12.365 nel 2023
10.125 nel 2022

Sul fronte delle persone decedute in ambiente impervio, si osserva una lieve flessione rispetto agli anni precedenti, pur restando il dato altamente significativo:
466 decessi nel 2024
491 nel 2023
504 nel 2022

L’analisi conferma una pressione costante sul sistema di soccorso in montagna, con numeri che evidenziano quanto sia necessaria una costante attività di prevenzione, sensibilizzazione e formazione per ridurre i rischi e limitare gli incidenti.

Info: www.cnsas.it




News correlate
Ultime news


Expo / News


Expo / Prodotti
Calza da Sci Alpine Nature Arancia Rossa
Calza da Sci Elbec in Lana Merinos Organica
HDry - Ferrino X-Dry 15+3
Ferrino X-Dry 15+3 è uno zaino da trail running. Grazie alla membrana HDry, lo zaino è completamente impermeabile.
C.A.M.P. Storm - casco per arrampicata
Un casco al top di gamma, superleggero ed estremamente confortevole
Giacca da montagna K-Performance Hybrid Jacket
Giacca da montagna termica, leggera, traspirante e comprimibile
Climbing Technology Morfo Set UL Pro - rinvio arrampicata
Rinvio ideale per l’arrampicata sportiva di alto livello.
Moschettone a ghiera KONG HMS Classic Auto Block
Moschettone a ghiera dotato di sistema Keylock.
Vedi i prodotti