Visioni 2022. Montagna, femminile singolare. Con Tamara Lunger e Linda Cottino
Il vento del femminismo ha iniziato a soffiare sul Trento Film Festival già nel 1969, quando, sull’onda dei grandi cambiamenti culturali e sociali che ribollivano in tutto il mondo, a Trento si organizzò l’incontro alpinistico internazionale La donna e l'alpinismo. Alpiniste di diversa nazionalità discussero non solo delle loro imprese, ma di come superare sempre di più gli ostacoli che troppo spesso si contrapponevano tra le donne, l’alpinismo e più in generale le discipline legate alla montagna.
Questo tema sarà al centro di questa quarta e ultima puntata di Visioni, in onda lunedì 14 novembre su History Lab, grazie alle testimonianze di Linda Cottino, autrice insieme all’alpinista Silvia Metzeltin del libro L’alpinismo è tutto un mondo. Conversazione a carte scoperte, edito dal CAI e presentato all’ultimo Trento Film Festival, e di Tamara Lunger, la cui esperienza chiarisce come il contributo delle donne al mondo dell’alpinismo non si misuri solo in termini di risultati ed exploit prestazionali, ma a un livello molto più profondo. In studio dialogano Sara Zanatta e Tommaso Iori, mentre Alessandro De Bertolini approfondirà la vita e le vicende alpinistiche di Palma Baldo, di recente nominata socia onoraria del Festival, e di Wanda Rutkiewicz, una delle più forti alpiniste di sempre.
La quarta puntata di Visioni andrà in onda lunedì 14 ottobre su Telepace Trento (canale 12 del digitale terrestre all'interno del progetto televisivo History Lab) alle 21.00 e alle 22.30, e in replica la domenica successiva alle 21.00, e sarà disponibile anche in streaming negli stessi orari sul sito www.telepacetrento.it . La première su YouTube sarà disponibile anche su youtube.
Visioni è un programma a cura di Sara Zanatta, Alessandro De Bertolini e Tommaso Iori, con la direzione di Matteo Gentilini e in collaborazione con Olimpia De Meo, Arianna Monteverdi, Luigi Pepe, Veronica Rigotti e Rosanna Stedile. Una realizzazione Busacca Produzioni Video, regia di Diego Busacca e fotografia di Marco Busacca.
Link: trentofestival.it