Quarta Parete del Trento Film Festival: vince Bruno Pisani, ad Alessandro Beber la Menzione Speciale
Quest’anno il Trento Film Festival si è arricchito di una nuova sezione: grazie alla collaborazione con l’alpinista Hervé Barmasse e il content creator e music producer Tudor Laurini e al coinvolgimento di altri content creator molto noti nel mondo outdoor, Nick Pescetto, Camilla Roses e Omar Martinello in arte Omero, è nata Quarta parete, dedicata ai content creator e aperta alle opere prodotte per canali YouTube e altri canali non tradizionali. Alla sezione potevano essere iscritte opere ispirate alla Serendipity, dove la bellezza delle terre alte sia descritta attraverso la meraviglia e l’inatteso.
Sabato 7 maggio, in occasione della presentazione del progetto del Cai WeClub. Alpinismo: ama, rispetta, comunica, in un Teatro Sociale affollato di un pubblico giovanissimo, Barmasse e gli altri protagonisti del team di Quarta Parete hanno annunciato le opere premiate in questa prima edizione, sorta di "anno zero" per una sezione che ha raggiunto già l’obiettivo principale: valorizzare le forme espressive e i linguaggi delle nuove generazioni di videomaker, per comunicare la montagna e promuovere il rispetto per la natura.
Il vincitore di questa prima edizione è ICEBERG LAKE in SWITZERLAND: an incredible result of GLOBAL WARMING del content creator Bruno Pisani. "Iceberg Lake è la testimonianza di come attraverso la creazione di un Vlog per youtube si possano toccare tematiche sensibili come il riscaldamento globale e il conseguente scioglimento dei ghiacci sulle Alpi. Bruno, a differenza di ciò che si potrebbe aspettare, non lo fa attraverso la testimonianza di cosa stiamo perdendo, ma come il riscaldamento globale porti alla genesi di un nuovo lago ghiacciato" ha scritto la giuria.
Menzione Speciale per Alessandro Beber, guida alpina e content creator trentino. "Grazie ad Alessandro Beber, autore di una serie di racconti suggestivi identificati nel progetto di video documentari Le Dolomitiche: il contenuto premiato ha al centro l’incredibile racconto di Giovanni Groaz e Renzo Luzi che confrontandosi con una nuova generazione di ghiacciatori ricordano la prima salita di Palazzo d’inverno aperta il 20 marzo del 1988 e nota anche come La Piovra, una delle più affascinati e difficili cascate di ghiaccio della Vallunga."
Info: trentofestival.it