Highline Meeting Monte Piana 2013, Dolomiti
Il Highline Meeting Monte Piana, alla sua seconda edizione, si è svolta dal 7 al 14 settembre scorso e ha offerto a oltre 2300 m. di altitudine completa accoglienza a più di 200 partecipanti, rivelandosi con grande successo una nuova occasione di incontro e confronto fra professionisti e appassionati di highline, la forma più estrema della slackline.
Una fettuccia di soli 2.5cm tesa fra due picchi può diventare ponte fra culture e mentalità diverse e la cima di una montagna considerata confine di guerra trasformarsi in un luogo di incontro per giovani da tutto il mondo.
L'Highline Meeting Monte Piana nasce dalla mia amicizia con Armin Holzer, dalla nostra passione per la slackline, o meglio per l'highline, e dal desiderio di condividere un luogo ideale per praticare questa disciplina non competitiva sia con i più esperti e sia con i principianti. Sapevamo però di essere in un luogo purtroppo significativo e tragico da un punto di vista storico: i nove km di trincee scavate ancora visibili ce lo ricordavano continuamente. Dovevamo trovare la modalità più rispettosa per rivivere e far rivivere quel luogo celebrandone la memoria attraverso l’espressione della creatività, della vitalità e della solidarietà umane.
Nel 2012, a fine marzo, in un giorno particolarmente caldo - anche se c'era ancora la neve - qualche mese prima della partenza, in luglio, per la nostra prima “spedizione in aria sottile” in Cina, abbiamo deciso di fare un sopralluogo sul Monte Piana che sovrasta Misurina. E’ un grande altopiano erboso circondato da profondi canali e ricco di innumerevoli possibilità per tirare nuove highline.
Dopo la stagione invernale passata con i piedi sempre negli scarponi da sci avevamo voglia di sentire di nuovo l'aria fresca e secca che solletica le dita dei piedi mentre si cammina sospesi nel vuoto. Preparata l'attrezzatura necessaria siamo partiti. Giunti in cima abbiamo subito individuato uno dei numerosi canali rivolti a sud, proprio di fronte alle montagne che circondano il lago di Misurina, dove si apre una vista panoramica mozzafiato a 360 gradi sui Cadini, le Marmarole, il Sorapiss, il Cristallo, la Croda Rossa, e le spettacolari Tre Cime di Lavaredo.
Attrezzata la prima highline "Fundamentum", dopo i primi passi, avvolti nella foschia e quasi mimetizzati nella neve, veniamo colti da un desiderio profondo di organizzare lassù un raduno di highliner provenienti da tutto il mondo per poter condividere quel luogo di incomparabile bellezza. Questo desiderio poi ha seminato la nostra mente e si è fatto idea, che piano piano ha germogliato portandoci di lì a pochi a mesi alla realizzazione del primo Highline Meeting Monte Piana 2012.
Consapevoli dell’enorme potenziale racchiuso in quel paesaggio straordinario ci siamo presto convinti che dovevamo attrezzare le prime traversate, trovare gli sponsor tecnici che ci sostenessero e che insieme agli amici hanno reso non solo possibile la manifestazione, ma la sua ottima riuscita e il suo grande successo. Molti fattori hanno dato forma e anima al Meeting oltre alla struttura organizzativa. I nostri valori e i nostri principi dovevano essere rispettati e condivisi anche dai partecipanti ai quali abbiamo richiesto di mantenere lo stesso spirito non competitivo e il rispetto per la montagna per rimanere il più possibile in armonia con il paesaggio circostante.
Oggi siamo quasi pronti a scrivere una Carta dei Valori del Meeting.
1. Un evento aperto a tutti nel rispetto reciproco e del luogo;
2. Un evento sportivo non competitivo per condividere la passione per la montagna;
3. Un evento dedicato all’Highline per tutti e non solo per esperti;
4. Un evento interculturale per stare in compagnia fra amici che provengono da tutti i paesi del mondo;
5. Un evento consapevole dell’importanza della memoria di un luogo che ha avuto una storia tragica, essendo stato tra i teatri di guerra più sanguinosi durante il primo conflitto mondiale;
6. Un evento dedicato ai giovani che oggi scelgono consapevolmente la buona convivenza per recuperare quel senso di gioventù vitale al quale cento anni fa i soldati hanno dovuto rinunciare uccidendosi a vicenda;
7. Un evento sostenibile che rispetta l’ambiente, non inquina e consente a tutti di partecipare;
8. Un evento solidale per sperimentare durante una settimana una modalità di convivenza all’insegna della convivialità, della collaborazione e della solidarietà;
9. Un evento etico che diventa stile di vita: qualità del cibo, raccolta differenziata, uso consapevole delle risorse, divertimento sano all’insegna della natura, della musica e della cultura in genere;
10. Un evento internazionale supportato anche da sponsor locali.
L’intenzione che ci ha guidati in questa esperienza è stata quella di commemorare il Monte Piana come luogo di guerra e di tragedia passata, ma contemporaneamente di riviverlo con creatività, vitalità e solidarietà, tre qualità umane che possono attrarre giovani da tutto il mondo per divertirsi e convivere insieme per una settimana al di là dei confini non solo geografici ma anche culturali e sociali.
Durante il meeting tutti erano benvenuti. Il cibo sano, tipico e di qualità è stato garantito da numerosi sponsor locali. Tuttavia non ci saremmo mai aspettati una partecipazione così numerosa. Bisogna ammettere che non è da tutti resistere a più di 2300 m. di altitudine per giorni e giorni, con le intemperie e il freddo che annunciano l’autunno sulla cima delle Dolomiti. Come durante la prima edizione anche quest'anno abbiamo avuto una soffice nevicata a metà settimana.
La sensazione che ho avuto nell'organizzare il Meeting credo si possa paragonare a quella di una band musicale in procinto di registrare una nuova melodia prima di un concerto. C’è la fase di scrittura (i nostri sopralluoghi e l’ideazione del Meeting, la progettazione e la ricerca degli sponsor), ci sono le prove e la registrazione (i preparativi e il montaggio del campo base) e poi il concerto finale! Quando tutto è pronto si può alzare il volume, la melodia si diffonde, il ritmo incalza e si balla tutti insieme, musicisti e pubblico. Vivere isolati sulla cima di una montagna però implica un’energia e un ritmo di vita speciale. Bisogna preoccuparsi ogni giorno del reperimento dell’acqua potabile e apprendere a non sprecarla; ci si sveglia il mattino presto e si esce dal sacco a pelo dopo tutta una notte che il vento ha fischiato nella tenda e nelle orecchie. Si può trovare il tendone del Campo Base ghiacciato, pieno di neve da spalare ancora prima di mettere sui fuochi a bollire i pentoloni di acqua per fare litri e litri di thè e caffè che in pochi minuti svaniscono e scaldano gli animi di chi si prepara a camminare sospeso nel vuoto.
Non è stato solo il freddo a tenere uniti tutti i partecipanti, ma il calore dell’amicizia e la passione per una pratica che non implica competizione o premi, soltanto il desiderio e la gioia di condividerla. Insieme alla calma e all’equilibrio appresi anche con la pratica dell'highline continua, ci ha tenuto il sangue caldo ed è così che dopo nove giorni trascorsi fra highline, musica e amicizia al campo base della Capanna Carducci, la seconda edizione dell’Highline Meeting Monte Piana 2013 è giunta al termine.
Sono stati più di cento i giovani highliner accorsi da oltre venti paesi diversi, da tutta Europa e non solo, per prendere parte alla manifestazione organizzata dall' A-Team (Alessandro d Emilia, Armin Holzer, Aldo Valmassoi e Niccolò Zarattini) in collaborazione con Le Lepri di Misurina. Rispetto alla scorsa edizione è aumentata sensibilmente la partecipazione di atleti di alto livello, dal tedesco Alexander Schulz al polacco Jan Galek, ma anche quella degli italiani, segno che la nuova disciplina si sta velocemente diffondendo anche nel nostro paese.
Grazie al supporto di Scarpa e Bailo, quali main sponsor, numerosi highlights hanno arricchito l'intensa settimana sulla cima del Monte Piana come i tre gruppi musicali Leverins, C+c=Maxigross e Matahari che hanno inaugurato l’evento, accompagnando con la loro musica i passi dei giovani highliner sospesi sul vuoto e creando un atmosfera al campo base davvero emozionante. Ogni giorno Dominik Baldessari era a disposizione dei partecipanti per praticare acroyoga, ottimo per sgranchirsi dopo la notte trascorsa nel sacco a pelo. Nella giornata di martedì 10 settembre ha avuto luogo la prima edizione dello Scarpa Slack Trail definito dagli organizzatori come un “fun team contest” che ha contribuito a ravvivare lo spirito di tutti gli iscritti con una staffetta a squadre lungo un percorso misto di highline, arrampicata e corsa. Un successo oltre ogni attesa per questo format nuovissimo ideato appositamente dall' A-Team capace di divertire tutte le squadre che vi hanno preso parte. Un diversivo che ha colpito per la partecipazione non competitiva che ha contrassegnato tutta la manifestazione. A trionfare nella staffetta a squadre il "team 3P" della Repubblica Ceca, che ha fatto segnare il primo record del circuito abbattendo il muro dei sei minuti e fermando il cronometro a 5’50”. Al termine delle premiazioni il “Knödel night party” grazie alla collaborazione e disponibilità di Bepi Monti, gestore del rifugio Carducci, con il suo gustosissimo tris di canederli per tutti i presenti. L’ indomani in collaborazione con Ticket to the Moon, azienda produttrice di amache tecniche, è stato possibile effettuare il primo record relativo al numero di amache appese nel vuoto tramite l’highline: 15 con 17 persone. Nella giornata di sabato 14 settembre si è tenuto inoltre un workshop di meditazione condotto dalla cortinese Marzia del Favero in contemplazione del tramonto.
Tutto ciò è stato possibile soprattutto grazie al prezioso sostegno del Comune di Auronzo di Cadore, del Consorzio Turistico di Auronzo e Misurina, del Soccorso Alpino di Sesto e tutti gli altri sponsor tecnici quali Landcruising, Autrialpin, Nordica, Orange, Monvic e locali: Panificio Happacher, Seiterhof, Mondolatte Tre Cime, Macellerie Sperandio, Kiku, Centro Frutta di Auronzo, Birra Dolomiti e Moser distribuzione bevande. Un doveroso ringraziamento va agli amici e ai volontari intervenuti durante l’evento per far sì che la manifestazione si svolgesse al meglio.
La seconda edizione dell’Highline Meeting Monte Piana ha trasformato anche quest'anno in un luogo di incontro, creatività e solidarietà uno dei più sanguinosi teatri di guerra della storia. Molti giovani provenienti da tutto il mondo ne hanno saputo rievocare la memoria ma soprattutto condividere la bellezza, all’insegna della passione per la montagna e della più genuina convivialità, nel rispetto rigoroso dell’ambiente, in modo armonioso e non competitivo.
di
Alessandro d'Emilia
Per maggiori informazioni:
www.highlinemeeting.com
Un evento interculturale creativo, sportivo, non competitivo, unico nel suo genere: richiamare giovani provenienti da tutto il mondo per condividere la passione per la montagna nel rispetto dell'ambiente e valorizzare un luogo di forte impatto naturalistico e storico all’interno di uno dei più importanti Musei all’aria aperta della I Guerra Mondiale.
Una volta qui su gli inverni erano scanditi da bombe, granate e morte. La nostra idea invece era quella di trasformarlo in un posto di passione sportiva, musica e magici silenzi notturni.
Sul Piana questo gruppo di sportivi ha deciso di condividere la propria passione anche con semplici curiosi e passanti. Tutti hanno potuto godere di uno spettacolo unico, e tutto ciò in un museo all'aperto, fra spuntini, melodie e stupendi tramonti. A-TEAM
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