Tor des Géants 2016, day 3: la terza giornata, quella che mette in riga
Molti definiscono la terza del Tor la giornata clou, quella in cui si delineano i protagonisti del podio. Forse un po’ azzardato, perché una gara così particolare, dura e lunga non ammette pronostici. C’è ancora una notte da star fuori, sui sentieri in alta quota, e tre colli oltre i 2700 metri da superare... A Valtournenche, sotto lo sguardo austero del Cervino, è transitato per primo Oliviero Bosatelli, sempre con il suo passo ampio e regolare, senza segnali di stanchezza. Alla base vita ha fatto tutte le cose con molta calma, come se fosse in anticipo a un appuntamento. Ha chiacchierato amabilmente con tutti senza l’assillo dell’orologio. Ha pranzato con primo, secondo e dolce e ha apprezzato pure una birretta. Insomma niente a che fare con un atleta frenetico in vista del traguardo. Una confessione da parte sua: “La gara più lunga che ho corso fino ad ora è stata di 180 chilometri”, e se n’è andato col
sorriso divertito lasciando un po’ smarriti i presenti.
Dopo tre ore e mezza circa (quindi con un recupero di mezz’ora sul precedente rilevamento del tempo) è arrivato il “popolare” Oscar Perez, anche lui in forma fisica perfetta. Aveva sì dei cerotti sulla schiena, ma solo per ripararsi dai denti aguzzi dei ramponcini che potevano fuoriuscire dal tessuto dello zaino. Trucchi da runner navigato. Perez, si è fermato solo una dozzina di minuti e li ha spesi quasi tutti a salutare la fila dei volontari che gli si sono stretti intorno con esemplare affetto, offrendogli qualsiasi bevanda o cibo la cucina sfornava in continuazione.
Un’ora e 15 minuti dopo il terzo concorrente, sempre uno spagnolo, Julio Cernuda Aldecoa. Molto più ascetico e riservato, si è ritirato a fare anche un pisolino prima di riprendere la strada che, in un continuo su e giù in quota, arriva ai 2788 metri del Col Vessonaz. Poi Eric Ressencourt, per la Francia, Pablo Criado (e così tre spagnoli su sei) del team Grivel e Andrea Macchi, del team Eolo.
L’attesa più interessante, soprattutto da parte del pubblico locale, è stata però per una coppia viaggiante quasi appaiata, in settima e ottava piazza. Solo una manciata di minuti li separano. Lei è la padovana Lisa Borzani, prima donna assoluta e con un posto di gran rilievo nella classifica complessiva. Lui è Marco Bethaz, forte, anzi, fortissimo atleta valdostano, quindi le bandiere nere/rosse della Valle sono sventolate tutte per lui. I due si conoscono bene: ad agosto sono saliti entrambi sul primo gradino del podio del Gran Paradiso Trail.
A Valtournenche, a fare il tifo a bordo campo, c’è stato anche il trailer francese Patrick Bohard, primo al traguardo del Tor 2015. Domattina, mercoledì, previsi i primi arrivi, mentre gli atleti retrovie saranno all’incirca a metà percorso. Ma ugualmente Giganti.
TOR DES GEANTS 2016 - Highlights dalle 31 alle ore 55
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