Rock Junior, ad Arco il futuro dell'arrampicata
Più di 500 piccoli atleti dai 5 ai 13 anni di 20 nazioni diverse hanno fatto grande la nona edizione del Rock Junior, il più grande meeting giovanile dell'arrampicata con 20 nazioni partecipanti. A rendere omaggio ai piccoli partecipanti c'era anche lo statunitense Chris Sharma, uno dei più grandi climber di tutti i tempi.
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Rock Junior 2010
Planetmountain.com
6/06/2010 Arco (Lago di Garda - Trentino). Se la prima giornata del Rock Junior è stata una maratona, la seconda non poteva che essere ancora più piena, di arrampicata naturalmente. Oggi, sotto il più bel sole del Garda Trentino piacevolmente temperato dalla mitica brezza del grande Lago, al Climbing Stadium di Arco s'è vissuta un'altra giornata memorabile. S'è iniziato prestissimo. Prime ad arrivare, quasi fossero in debito di arrampicata, sono state le squadre dell'Under 14 Cup. A loro ben presto si sono aggiunti i ragazzini del Kid's Rock, un piccolo esercito di tutte le "taglie", dalle piccole alle piccolissime.
Per questi arrampicatori in erba il Climbing Stadium s'è attrezzato come un vero “parco giochi dell'arrampicata”. Un Parco dove c'è tutto quel che serve per arrampicare, sia per chi è già “esperto” ma anche per chi è alle prime armi. Anche se la distinzione poi non è così evidente: tutti affrontano le prove con la stessa grinta e determinazione. Nessuno, ma proprio nessuno, si tira indietro. Così guardando questi ragazzini fare la fila e poi affrontare e loro piccole grandi prove vien da pensare che potrebbero insegnare qualcosa anche ai climber ben più grandi.
Ma al Rock Junior non c'è tempo per pensare troppo. Il tempo serve tutto per giocare all'arrampicata. E' così che la mattina è appena partita che già in ogni angolo del Climbing Stadium ferve l'attività. C'è il cuccagna climb con i più piccoli che arrivano fin lassù, dove non ti aspetteresti mai, per conquistare il loro premio. C'è il percorso dei blocchi con piccole ma grandi arrampicate dai nomi significativi, dal “Fiore”, alle “Dita nel naso” alla “Stella cometa”... E c'è anche la prova di velocità dove il “bello” è toccare il grande pulsante rosso di fine via.
E poi c'è anche Chris Sharma, The King dell'arrampicata, che quest'anno ha voluto onorare anche lui i piccoli campioni del Rock Junior. Loro, i piccoli campioni, non disdegnano naturalmente di fare la fila per un autografo o una foto insieme al grande campione. Perché si sa i sogni (nello sport e non solo) nascono così. Sharma sorride e loro corrono via soddisfatti, naturalmente ad arrampicarsi da qualche parte, sempre per gioco, s'intende.
A proposito di piccoli campioni. Quelli dell'Under 14 Cup fanno davvero ben sperare per il futuro di questo sport. Ormai questi giovanissimi atleti mostrano di possedere una tecnica a volte stupefacente. Insomma, sanno arrampicare e sanno gareggiare. Merito delle scuole di arrampicata ma merito anche della loro passione davvero incontenibile. E' chiaro che sicuramente è da qui che si partirà verso il futuro.
Intanto quello che s'è visto in questa nona edizione del Rock Junior è una base giovanile davvero importante. Un movimento che qui ad Arco ha proposto i piccoli campioni provenienti da 20 nazioni diverse. Ma anche uno spirito che premia e privilegia nella formazione dei giovani atleti l'arrampicata totale. Non a caso quest'anno l'Under 14 Cup ha premiato solo la combinata, cioè l'insieme dei risultati del boulder, della difficoltà e della velocità, le tre specialità dello sport arrampicata. Così a salire sul gradino più alto del podio sono stati più versatili. E in particolare: Celina Schoibl (Aut) e Joe Goodacre (Usa) vincitori della cat. C (2001/'02/'03); Janja Garnbret (Slo) e Luka Drolc (Slo) primi nella cat. B ('99/2000); Stasa Gejo (Ser) e Christopher Stelzmueller (Aut) in vetta della cat. A ('97/'98).
Ma al di là delle medaglie, mai come in questa edizione a vincere è stato il meeting del Rock Junior e l'idea di unire la passione dei figli e dei genitori per l'arrampicata. E' per questo che anche quest'anno l'unico finale possibile non poteva essere che il Family Rock. La staffetta di velocità che coinvolge padri, madri e figli. Come ogni anno a partecipare c'erano padri e madri famosi, dei veri campioni di questo sport. E come ogni anno alla fine chi ha vinto è stata l'arrampicata. Anzi due giorni di arrampicata passati assieme.
Il Rock Junior 2010 è stato un successo. Merito di tutti. Dei 500 piccoli protagonisti del Rock junior. E anche da chi ha fatto il piccolo grande miracolo di farli arrampicare per due giorni come fossero poche decine. Un bravo! – tutto meritato – va dunque all'organizzazione dell'Associazione Rock Master e all'insostituibile “macchina” dell'ASD Arco Climbing. Ma anche ai tracciatori Leonardo Di Marino e Donato Lella, alle Guide Alpine FreeAlp e agli uomini del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza e del Centro Addestramento della Polizia di Moena.
L'appuntamento con tutti è il 16-17-18 Luglio 2010, sempre al Clinbing Stadium, per il grande appuntamento con il Rock Master - World Championship Pre-event, l'evento che sarà la grande “prova generale” che anticipa di un anno i già attesissimi Campionati del mondo del 2011 di Arco.
TEAM ROCK JUNIOR: L'organizzazione della manifestazione è a cura dell'Associazione Rock Master che si avvale del supporto tecnico di Arco Climbing, Guide Alpine FreeAlp e del patrocinio della FASI. La massima sicurezza di tutti i partecipanti è garantita dal Soccorso Alpino della Guardia di Finanza e dal Centro Addestramento della Polizia di Moena.
SPONSOR: CAMP-CASSIN, SALEWA, LA SPORTIVA, SINT ROC ECOGRIPS
Per questi arrampicatori in erba il Climbing Stadium s'è attrezzato come un vero “parco giochi dell'arrampicata”. Un Parco dove c'è tutto quel che serve per arrampicare, sia per chi è già “esperto” ma anche per chi è alle prime armi. Anche se la distinzione poi non è così evidente: tutti affrontano le prove con la stessa grinta e determinazione. Nessuno, ma proprio nessuno, si tira indietro. Così guardando questi ragazzini fare la fila e poi affrontare e loro piccole grandi prove vien da pensare che potrebbero insegnare qualcosa anche ai climber ben più grandi.
Ma al Rock Junior non c'è tempo per pensare troppo. Il tempo serve tutto per giocare all'arrampicata. E' così che la mattina è appena partita che già in ogni angolo del Climbing Stadium ferve l'attività. C'è il cuccagna climb con i più piccoli che arrivano fin lassù, dove non ti aspetteresti mai, per conquistare il loro premio. C'è il percorso dei blocchi con piccole ma grandi arrampicate dai nomi significativi, dal “Fiore”, alle “Dita nel naso” alla “Stella cometa”... E c'è anche la prova di velocità dove il “bello” è toccare il grande pulsante rosso di fine via.
E poi c'è anche Chris Sharma, The King dell'arrampicata, che quest'anno ha voluto onorare anche lui i piccoli campioni del Rock Junior. Loro, i piccoli campioni, non disdegnano naturalmente di fare la fila per un autografo o una foto insieme al grande campione. Perché si sa i sogni (nello sport e non solo) nascono così. Sharma sorride e loro corrono via soddisfatti, naturalmente ad arrampicarsi da qualche parte, sempre per gioco, s'intende.
A proposito di piccoli campioni. Quelli dell'Under 14 Cup fanno davvero ben sperare per il futuro di questo sport. Ormai questi giovanissimi atleti mostrano di possedere una tecnica a volte stupefacente. Insomma, sanno arrampicare e sanno gareggiare. Merito delle scuole di arrampicata ma merito anche della loro passione davvero incontenibile. E' chiaro che sicuramente è da qui che si partirà verso il futuro.
Intanto quello che s'è visto in questa nona edizione del Rock Junior è una base giovanile davvero importante. Un movimento che qui ad Arco ha proposto i piccoli campioni provenienti da 20 nazioni diverse. Ma anche uno spirito che premia e privilegia nella formazione dei giovani atleti l'arrampicata totale. Non a caso quest'anno l'Under 14 Cup ha premiato solo la combinata, cioè l'insieme dei risultati del boulder, della difficoltà e della velocità, le tre specialità dello sport arrampicata. Così a salire sul gradino più alto del podio sono stati più versatili. E in particolare: Celina Schoibl (Aut) e Joe Goodacre (Usa) vincitori della cat. C (2001/'02/'03); Janja Garnbret (Slo) e Luka Drolc (Slo) primi nella cat. B ('99/2000); Stasa Gejo (Ser) e Christopher Stelzmueller (Aut) in vetta della cat. A ('97/'98).
Ma al di là delle medaglie, mai come in questa edizione a vincere è stato il meeting del Rock Junior e l'idea di unire la passione dei figli e dei genitori per l'arrampicata. E' per questo che anche quest'anno l'unico finale possibile non poteva essere che il Family Rock. La staffetta di velocità che coinvolge padri, madri e figli. Come ogni anno a partecipare c'erano padri e madri famosi, dei veri campioni di questo sport. E come ogni anno alla fine chi ha vinto è stata l'arrampicata. Anzi due giorni di arrampicata passati assieme.
Il Rock Junior 2010 è stato un successo. Merito di tutti. Dei 500 piccoli protagonisti del Rock junior. E anche da chi ha fatto il piccolo grande miracolo di farli arrampicare per due giorni come fossero poche decine. Un bravo! – tutto meritato – va dunque all'organizzazione dell'Associazione Rock Master e all'insostituibile “macchina” dell'ASD Arco Climbing. Ma anche ai tracciatori Leonardo Di Marino e Donato Lella, alle Guide Alpine FreeAlp e agli uomini del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza e del Centro Addestramento della Polizia di Moena.
L'appuntamento con tutti è il 16-17-18 Luglio 2010, sempre al Clinbing Stadium, per il grande appuntamento con il Rock Master - World Championship Pre-event, l'evento che sarà la grande “prova generale” che anticipa di un anno i già attesissimi Campionati del mondo del 2011 di Arco.
TEAM ROCK JUNIOR: L'organizzazione della manifestazione è a cura dell'Associazione Rock Master che si avvale del supporto tecnico di Arco Climbing, Guide Alpine FreeAlp e del patrocinio della FASI. La massima sicurezza di tutti i partecipanti è garantita dal Soccorso Alpino della Guardia di Finanza e dal Centro Addestramento della Polizia di Moena.
SPONSOR: CAMP-CASSIN, SALEWA, LA SPORTIVA, SINT ROC ECOGRIPS
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