Ice Master Valle di Daone, finale maschile
Vittoria di Alexei Tomilov, Harald Berger è 2°, Anthamatten 3°.
Russo, ventenne, fortissimo e determinato, non ha mai mollato e ha vinto. E' Alexei Tomilov. E' suo l'Ice Master World Cup della Valle di Daone, 2a tappa della Coppa del mondo di arrampicata su ghiaccio. In finale Alexei è stato il più regolare ed è stato premiato. Non era facile oggi, per nessuno. Le vie, veramente spaziali ed impegnative, hanno messo alla corda tutti i finalisti. Nessuno è riuscito ad arrivare in cima dei tre itinerari ma lo spettacolo, per un gran pubblico, non è mancato. Quando c'è lotta non ci si annoia mai! Ha sicuramente lottato e dato tutto l'austriaco Harry Berger. Era il favorito, quello che in questi giorni, assieme a Tomilov e Krivosheytsev, aveva più impressionato. Ma evidentemente anche lui ha risentito di questi intensissimi tre giorni di gara. Harry, nella prima via, è stato superato da Tomilov che ha saputo interpretare meglio il traverso su ghiaccio strapiombante dell'avvio, ma soprattutto è stato l'unico a lanciarsi nel dry tooling finale arrivando a vedere il top. Fatale, per molti, è stato il secondo blocco. Un viaggio di rara intensità che proponeva un concentrato di tutto quello che in questi giorni si è visto: strapiombo di ghiaccio, traversata in dry tooling sui magnifici pannelli della struttura, "trasloco" volante e, soprattutto, la traversata sotto all'enorme tetto di 3 metri. Anche qui Tomilov si è spinto più avanti di tutti, quasi a raggiungere l'uscita. Un po' più indietro si è fermato il fortissimo e giovanissimo folletto svizzero, quel Samuel Anthamatten che giorno dopo giorno non finisce di stupire. Sul tetto si è spento anche il campione del mondo Krivosheytsev, e forse è stato qui che il gigante russo ha perso la strada del podio. Mentre il francese Stephane Husson, uno dei protagonisti della Ice World Cup, ha dovuto forzatamente abbandonare la gara per uno strappo alla schiena. Alla terza via, tutto è ancora in gioco. Il top è altissimo, proprio alla fine di una delle due imponenti colonne che sembrano tenere insieme il castello ghiacciato. E' qui che si mette in luce Kurt Astner, l'unico italiano in finale, che arriva a superare tutta la rampa ghiacciata che poi immette sulla seconda parte della via. Ancora meglio fa Anthamatten; il piccolo svizzero infiamma il pubblico con i tre lanci che lo portano alla piccola stalattite a tre quarti della via. Grande "piccolo" Samuel anche se l'uscita è lunghissima e per lui non c'è più niente da fare. Nello stesso si ferma anche Evgeny. Nesuno dei due ha trovato il buco rovescio per inserire la picca. Lo troverà solo Berger, l'ultimo in gara, l'unico a piantare le piccozze all'inizio dell'ultimo pannello, proprio allo scadere del tempo. Ma non importa, il pubblico ha goduto dello spettacolo e, appunto, della lotta. Finisce con un emozionato Tomilov che sale sul gradino più alto del podio. Seguito da Harry Berger (2°), la sorpresa Samuel Anthamatten (3°), Evgeny Krivosheytsev (4°). Alle loro spalle Markus Bendler (5°), Aliaz Anderle (6°), Kurt Astner (7°), Stephane Husson (8°). Termina, alla grande, con una premiazione degna di una gara di Coppa del mondo, o meglio della Valle di Daone. Una piccola, grande valle trentina che in tre anni è diventata il riferimento mondiale per le competizioni di arrampicata sportiva. Merito della competenza di Maurizio Gallo, il progettista della struttura più bella e amata dagli atleti, di Riccardo Milani motore inesauribile della manifestazione. Merito dei bravissimi tracciatori, dalla fantasia sfrenata. E merito del gran cuore della Valle, dal presidente e segretario Candido e Romolo Ghezzi, ai volontari, al Soccorso Alpino della Guardia di Finanza, ai Vigili del Fuoco e ai tantissimi che collaborano. Un bell'esempio di passione per le proprie montagne. Bravi! Arrivederci al 2004. Portfolio Finale
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