Ice Master Valle di Daone, finale femminile
Vittoria di Ines Papert, le russe Sdobnikova e Koulikova 2a e 3a.
E' Ines Papert le regina del ghiaccio in Valle di Daone. La tedesca è stata impeccabile, sicura. Ha dato veramente spettacolo, da campionessa del mondo e da grande ghiacciatrice. Sì, perché questo "palazzo" tutto ghiacciato di Pracul offre infinite possibilità, nell'elemento per cui sono nate picche e ramponi. Tre le vie, una diverse dall'altra, preparate dai tracciatori. Percorsi misurati al millimetro, tecnici e spettacolari, ma anche adatti ad atlete chiamate a spendere le ultime energie di questa maratona agonistica durata tre giorni. Si inizia con il vero boulder: tetto con "stalattite" più un'uscita che richiede bloccaggi e tecnica dry tooling. E' Ines l'unica che lo risolve accoppiando le picche al top e già si intuisce come andrà a finire. Anche se, su quel primo e difficile blocco, c'era stata la sorpresa della bella prova della russa Natalia Koulikova. Seconda via con partenza su tetto ghiacciato e gran traversata sui pannelli di dry tooling: lì non c'è stato nulla da fare per nessuna. Papert, Buchmann, Watkins, Koulikova, Sdobnikova si fermano tutte nella stessa zona. Mentre Go Misung, Muller e Shabalina oggi sembra proprio non riescano ad ingranare la marcia giusta. Solo Ines a questo punto è sicura del podio. Sarà decisiva l'ultima prova, la grande colonna percorsa da una vera via di ghiaccio con uscita su pannello. E' il top più alto e più atteso. E puntualmente arriva con l'ultima atleta in gara, naturalmente è Ines Papert che, come nelle migliori gare, arriva al top per la gran gioia di tutto il pubblico che affolla la "collina" che fa da tribuna alla struttura. Alle spalle della Papert conquista un bellissimo secondo posto Ksenia Sdobnikova, vincitrice l'anno scorso qui a Daone e dell'Ice World Cup 2002. Terza la russa Natalia Koulikova, brava a sovvertire i pronostici per un podio, che è una grande conquista per lei. 4° e 5° posto rispettivamente per la simpatica canadese-austrialana Abby Watkins e per la tedesca Kirsten Buchmann, da entrambe forse ci si attendeva di più. Infine, chiudono la classifica Muller, Shabalina, Go Misung. Bella gara dicevamo, perfetta per tracciati, tempi, e spettacolo Chissà cosa ci riserverà ancora la finale maschile. Si inizia alle 13,000. Appuntamento a più tardi quindi! ![]()
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