A Giulia Compagnoni - Noemi Junod e Davide Magnini - Federico Nicolini la Sellaronda Skimarathon 2025

È di marca trentina e porta la firma di Davide Magnini e Federico Nicolini la 31ª Sellaronda Skimarathon, la classicissima in notturna dello sci alpinismo che ha visto 1100 atleti (550 coppie) schierati ai nastri di partenza, chiamati ad affrontare gli iconici quattro Passi che caratterizzano la manifestazione. Lo skialper della Val di Sole e il molvenese hanno vinto una delle edizioni più spettacolari e appassionanti degli ultimi anni, portando in trionfo i colori del Brenta Team al termine di un serrato testa a testa con il duo formato dal gardenese Alex Oberbacher e dal bergamasco di Roncobello William Boffelli: un confronto che ha regalato spettacolo fino all’ultimo.
Magnini e Nicolini hanno fatto la differenza lungo il tratto finale del Passo Pordoi e, soprattutto, lungo l’ascesa conclusiva al Passo Sella, per poi liberare il loro urlo di gioia sul traguardo di Selva di Val Gardena, sede anche della partenza. I vincitori hanno chiuso la loro prova con il tempo di 2h45’00”, precedendo di 1’13” Oberbacher e Boffelli. Terzi Matteo Eydallin e Robert Antonioli, distanziati di 10’07”.
Al femminile, invece, dominio delle grandi favorite, la valtellinese Giulia Compagnoni e la valdostana Noemi Junod (Cs Esercito), che si sono esibite in una lunga cavalcata trionfale, subito a segno alla loro prima partecipazione alla Sellaronda Skimarathon con il tempo di 3h25'03".
I chilometri da percorrere erano 37, anziché gli originari 42, con 2400 metri di dislivello positivo e i passaggi in quota a Passo Gardena (Dantercepies, a 2.298 metri d'altitudine), Passo Campolongo (Bec de Roces, 2.080 metri), Ponte de Vauz, Passo Pordoi (2.239 metri), Lupo Bianco e Passo Sella (2.174 metri). Gli organizzatori, rispetto al tracciato abituale, hanno deciso per motivi legati all’innevamento di evitare il transito dal centro abitato di Canazei, deviando il percorso direttamente in direzione Lupo Bianco.
La neve caduta nei giorni di immediata vigilia, e anche durante la manifestazione, ha reso la gara più lenta e muscolare, ma non ha frenato la verve degli attesi protagonisti. Pronti-via e il duo del Brenta Team formato da Magnini e Nicolini ha subito forzato il ritmo. L’atleta di Vermiglio e il molvenese - il primo reduce dallo splendido argento iridato conquistato nell’individuale a Morgins, il secondo miglior azzurro nella vertical al Mondiale svizzero - non hanno badato ai tatticismi, mettendo in crisi la forte coppia dell’Esercito formata da Matteo Eydallin e da Robert Antonioli, che accusavano oltre un minuto di distacco già dopo un’ora di gara.
Gli unici a tenere il passo della squadra trentina, trainata da un Magnini in grande spolvero, sono stati il gardenese Alex Oberbacher (campione in carica in virtù del successo colto dodici mesi fa assieme al belga Maximilien Drio) e il bergamasco di Roncobello William Boffelli, detentore del record della manifestazione, siglato nel 2019 assieme a Filippo Barazzuol (2h56’59”). Anche in quell’occasione, la Sellaronda Skimarathon era partita da Selva Gardena, ma era andata in scena sul tracciato tradizionale di 42 chilometri.
Lungo la salita di Passo Campolongo, la situazione è rimasta invariata. Non il distacco di Eydallin e Antonioli, costretti a mollare definitivamente la presa. Nelle fasi iniziali della terza ascesa, da Arabba e al Passo Pordoi, a prendere in mano le redini della competizione è stato Boffelli, che ha operato il forcing, seguito a testa bassa da Oberbacher. Magnini e Nicolini, inizialmente, hanno pagato dazio, ma il vice iridato della gara individuale non si è dato per vinto, ha agganciato il cordino al compagno di squadra, lo ha spronato e lo ha guidato verso il ricongiungimento, mentre davanti Oberbacher accusava il forte ritmo imposto da Boffelli, anche a causa di una forma fisica non ottimale a causa di un forte raffreddore rimediato nei giorni scorsi.
La squadra di marca trentina si è riportata al comando ancor prima dello scollinamento a Passo Pordoi, transitando in vetta con una quindicina di secondi sui diretti concorrenti alla vittoria. Il gap è aumentato lungo l’ultima salita, quella di Passo Sella: Magnini e Nicolini si sono presentati per primi sulla linea d’arrivo, a Selva Gardena, e hanno portato a termine la loro fatica con il tempo di 2h45’00”, accolti dal meritato applauso del pubblico.
Per Magnini è arrivata la seconda vittoria alla Sellaronda Skimarathon, dopo quella del 2023 assieme a Eydallin. Per Nicolini, che ha così eguagliato papà Franco Nicolini (vittorioso nel 2004) e la sorella Elena (a segno nel 2023 con Alba De Silvestro e nel 2022 con Katia Tomatis), si è trattato della prima affermazione, lui che finora vantava un secondo e un quarto posto. Il podio, come anticipato, è stato completato dalle coppie Boffelli-Oberbacher ed Eydallin-Antonioli.
Al femminile hanno dettato legge le due altete dell'Esercito Giulia Compagnoni e Nomi Junod, che hanno fatto gara a sé, prime in 3h25'03" (31° riscontro cronometrico di giornata). Seconda piazza per la squadra formata da Martina Cumerlato e Bianca Sommavilla (a 14'27"), terzo posto per Kelly Wolf e Jessie Young (a 22'13"). Nella categoria mixed, infine, si è imposto il duo formato da Debora Agreiter e da Stefan Fuchs, che hanno fatto segnare il 41° tempo assoluto (3h29'48").
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Info: www.sellaronda.it