Emozioni MonteRosaSkiRider
Dal 16 al 17/04 si svolgerà in Valle di Gressoney, Valle d’Aosta, la 2a edizione della MonteRosaSkiRider gara in due manche e grande happening internazionale dei rider.
Lidea è quanto mai semplice: andare in cima ad una montagna e venire giù, il più veloce possibile, non importa dove, come o con cosa. Chiunque si sia trovato in cima ad un pendio con un gruppo di amici almeno una volta è stato tentato da questo gioco. E la formula del MonteRosaSkiRider che questanno propone la sua seconda edizione dal 16 al 17 aprile. Due edizioni contro le 16 della competizione transalpina, il mitico Derby della Meje, ma seppur ben più giovane il MonteRosaSkirider ottiene un gran riconoscimento proprio dal gemellaggio con la storica competizione francese. I motivi che abbiano indotto i cugini francesi a legarsi al MRSR va ricercato nel successo della prima edizione, una vera e propria scommessa portata avanti dal comitato organizzatore che opera cavallo tra le due vallate di Gressoney (valle dAosta) ed Alagna (Piemonte). Un successo testimoniato dai 150 rider della prima edizione, che questanno, visti i circa 200 già a tuttoggi preiscritti, potrebbero toccare quota 300 presenze Le regole ricalcano la formula del Derby, ovvero si tratta di una gara in linea e, allo stesso tempo, aperta a tutti ed a tutto (sci, snowboard, telemark), ma per dare maggiore risalto alla vastità del comprensorio gli organizzatori hanno pensato di inserire la novità delle due manche che ricalcano grosso modo la classica traversata Gressoney-Alagna e ritorno, inventando una competizione unica nel suo genere non solo in Italia. Le partenze (sorteggiate) sono a ondate di cinque rider alla volta; si partecipa come singoli oppure a squadre di tre, con almeno un componente che deve rappresentare una disciplina diversa (due sci, uno snow o viceversa) con somma dei tempi totali e dove la presenza di una donna nel team regala un abbuono di 40 secondi sul tempo complessivo. Ma se il gruppetto degli uomini e donne da classifica corrono con locchio al cronometro, per la gran parte dei rider è la partecipazione allevento stesso il vero obiettivo e tutti sono stati unanimi nel riconoscere la bellezza del percorso ed a gustarsi sino in fondo tutto laprès-ski di contorno alla gara. Il percorso... la gara... non sono tutto, insomma: il MRSR è soprattutto un happening dei rider e così il clou di questa quattro giorni sarà come lo scorso anno il Palarider, posizionato questanno presso il centro sportivo di St. Jean, dove ogni sera musica e fiumi di birra rivitalizzeranno le fibre consumate, sino alla completa baracca dellultima serata, quella della premiazione, dove a giochi oramai fatti anche i più seri mollano i freni. testo e foto di Andrea Gallo |
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