Chamonix, 1a prova della Coppa del Mondo Difficoltà 2000

Con la prima gara della Coppa del Mondo Difficoltà di Chamonix le competizioni di arrampicata sportiva del 2000 sono entrate nel vivo. Oggi nel primo turno gli italiani in gara si sono comportati benissimo.



Cristian Brenna



Christian Bindhammer



Dino Lagni



Luca Zardini



Jenny Lavarda



Yuji Hirayamar




L'inizio della Coppa del Mondo di Difficoltà è sempre attesissimo e resta al top dell'attenzione, forse perché questa specialità è stata la prima del circuito agonistico dell'arrampicata sportiva. Non ce ne vogliano i boulderisti, della loro Coppa del Mondo di specialità per la quale sempre a Chamonix dal 14 al 15 luglio si disputerà la 4a prova, parleremo più diffiusamente nei prossimi giorni.

Oggi 12 luglio, dunque, Chamonix ha dato il via al circuito della Coppa del Mondo del 2000, che alla fine delle 5 prove in programma andrà all'atleta che riuscirà a raggiungere il punteggio più alto dato dalla somma dei punti acquisiti con i piazzamenti nelle varie gare. Si parte dai 100 punti assegnati per la vittoria in una singola prova per passare agli 80 del secondo posto, ai 65 del terzo fino ad arrivare a 1 punto per il 30° classificato.

Diciamo subito che in questa prima giornata di gara gli atleti italiani Cristian Brenna, Dino Lagni, Luca Zardini, Riccardo Scarian, Luca Giupponi, Luigi Billoro, Luisa Iovani e Jenny Lavarda sono partiti benissimo passando il turno. Sfortuna invece Ulla Walder con lei sarebbe stato un non comune 'en plain' per gli azzurri.

Come si sa alla Coppa del Mondo possono partecipare solo gli atleti designati dalle singole Federazioni dei vari Paesi. Si affrontano in definitiva delle vere e proprie squadre nazionali e quindi i migliori atleti del mondo, tutti determinati a vincere. In attesa dei prossimi risultati proviamo allora ad azzardare qualche pronostico...

I pronostici

Detto che il francese François Petit, vincitore dell'edizione '99, è ancora fermo dopo l'infortunio patito a Millau e non sarà della partita, i pretendenti alla vittoria finale sono molti. A cominciare da François Legrand. Al fuoriclasse francese, che ha già vinto 5 edizioni, non risulterà facile ripetersi ma ha l'esperienza e la classe per restare al vertice. Altro nome d'obbligo quello del giapponese Yuji Hirayama, dalla sua una tecnica grandissima, supportata dall'esperienza e da una tranquillità innata, che certo non guasta per affrontare le tensioni delle gare.

Christian e Andreas Bindhammer invece dovranno confermare il buon inizio dell'anno scorso, i fratelli tedeschi dotati di una grande forza fisica, anche se forse non supportata da altrettanta tecnica, possono dire la loro.

Quello che ci si aspetta, però, ed alcuni forse temono, è l'esplosione degli atleti dell'est: il russo Evgueni Ovtchinnikov e gli ucraini Evgeni Krivocheicev e Maxim Petrenko hanno dimostrato di essere avversari temibilissimi per tutti, anche se forse mancano ancora dell'abitudine ad esprimersi per lungo tempo ad alto livello come richiede il circuito.

E poi si aspettano i giovani, soprattutto francesi (di cui si dice un gran bene), anche se l'arrampicata sportiva, soprattutto nella difficoltà, si sta dimostrando uno sport che richiede tantissima esperienza e quindi privilegia atleti con una lunga frequentazione delle competizioni internazionali.

In campo femminile la lotta sarà probabilmente ristretta tra Liv Sansoz, Muriel Sarkany, Martina Cufar e Stéphanie Bodet.

E gli italiani?

La nazionale italiana

Per l'Italia in campo femminile c'è da registrare l'esordio nella Coppa del Mondo assoluta di Jenny Lavarda, uno dei più grandi talenti espressi in questi anni dall'arrampicata sportiva del nostro paese. A darle man forte e, in un certo senso, a guidarla sarà ancora Luisa Iovane che quest'anno ha sacrificato qualche prova di Coppa Italia per presentarsi al meglio nelle competizioni interazionali.

In campo maschile forse mai come quest'anno le azioni degli azzurri sono state così alte. L'Italia è l'unica che può schierare due campioni mondiali in carica: Dino Lagni campione del mondo assoluto e Flavio Crespi campione mondiale junior. Quella selezionata dal responsabile tecnico Leonardo Di Marino insomma è una nazionale indubbiamente forte, con almeno tre atleti che possono aspirare alla vittoria finale.

Un tridente formato da un Cristian Brenna sempre più concentrato e deciso a puntare tutto sulla Coppa del Mondo, dal campione del mondo in carica Dino Lagni che ormai ha smesso i panni dell' 'outsider' e da Luca Zardini che dovrebbe essersi liberato dai malanni fisici che l'hanno afflitto nelle ultime stagioni. Completano la squadra Flavio Crespi ormai proiettato sulla grande scena, e Luca Giupponi presente da sempre alle gare di alto livello

A questa base di partenza Di Marino potrà, di volta in volta, aggiungere, nei limiti consentiti dalle organizzazione delle varie gare, altri atleti scelti tra i più in forma e promettenti del momento. A Chamonix, per esempio, è stato scelto Luigi Billoro che vede così premiata la sua escalation di risultati in Coppa Italia.


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