Arrampicata, World Cup Boulder 2006, a Grindelwald vincono Meyer e Stohr
Il 11/06 in Svizzera nella quarta tappa della Coppa del Mondo Boulder 2006, vittoria del francese Jerome Meyer e dell'austriaca Anna Stöhr. Per gli azzurri Christian Core è 5°.
Quarto round della World Cup Boulder al francese Meyer e all'austriaca Stohr. A tre tappe dal termine, nella svizzera Grindelwald, qualcosa si muove eppure… tutto resta immutato nella Coppa del mondo di boulder. Non ci sono stati grossi scossoni, insomma. Né in campo maschile dove uno stellare Jérôme Meyer, finora mai fuori dal podio, coglie la sua seconda vittoria stagionale centrando tutti i boulder della finale e continuando (dopo il 1° posto di Birmingham, il 2° posto di Rovereto e il 3° di Veliko Tarnovo) a mantenere a distanza Kilian Fischhuber, in Svizzera 'solo' 3° alle spalle del sempre più emergente francese Loic Gadioz. Come non ci sono stati terremoti neppure in gara femminile dove non è bastata né una bella (e non del tutto inattesa) vittoria della brava Anna Sthor, davanti alla francese Emilie Abgrall e alla svedese Anja Hodann, né tantomeno un impensabile passo falso della capoclassica Olga Bibik per cambiare il top della Coppa che Olga continua comunque a comandare, aiutata anche dalla scarsa vena di Juliette Danion, la sua inseguitrice più temibile, rimasta come lei lontana dalla finale. Ma alla fine sarebbe sbagliato pensare che dopo questo quarto turno i giochi siano già tutti delineati. La gara di Grindelwald, infatti, le sue carte le ha giocate come sempre fino all'ultimo, confermando il dato di una stagione del boulder mondiale in estremo “movimento” dove basta poco o nulla per cambiare. Basta guardare alla gara di Christian Core primo nelle semifinali e poi 5° nel “roulette russa” della finale con un solo blocco chiuso. Basta dire dell'entrata tra i top sei dell'ultimo turno del 20enne francese Glairon Mondet Guillaum, alla fine 4° anche lui con un solo boulder risolto. Oppure basta guardare al russo Rustam Gelmanov che strappa il suo miglior risultato di sempre (6°) 'rubando' l'ultimo posto della finale a mister Tomasz Mrazek, ormai un abitué anche delle gare boulder dove non riesce a sfondare come nella “sua” specialità la difficoltà, ma dove riesce a star davanti a specialisti come Samyn (8°), Earl (9°) e al vincitore della scorsa tappa di Rovereto Pouvreau, in svizzera (10°). E' la conferma come, nel boulder, ad ogni turno ma anche ad ogni gara occorra voltare pagina e cambiare storia. E ciò in buona parte per la “nuova” finale a sei (su 4 problemi) che si rivela sempre più un campo di battaglia, dove tutto può succedere. Anche se bisogna dire che, in questo caso, Meyer nell'ultimo turno ha davvero messo a tacere qualsiasi dubbio cogliendo il grande slam di tutti i 4 boulder risolti (in 11 tentativi) a fronte di 2 blocchi risolti da Gaidioz e dal solo top collezionato, nell'ordine, da Fischhuber, Mondet Guillaum e Core, mentre Gelmanov rimaneva al palo con un “nulla di risolto”. In gara femminile una grande Anna Sthor ha saputo riprendere le fila di una finale che, dopo un rocambolesco secondo turno, si presentava davvero come un grande punto di domanda. Sì, perché la semifinale aveva registrato, oltre all'eliminazione più unica che rara della Bibik (13° posto) e della Danion (14°) entrambe con 0 blocchi chiusi a testa, una performance davvero inaspettata, con Muriel Sarkany, la rinata regina della Difficoltà, che si è presa il lusso di chiudere 3 dei 4 blocchi, mentre tutte le altre restavano a 1 top. Poi l'epilogo e l'inedita finale (orfana anche della Son terminata 9°) che la Sthor ha fatta sua con 3 boulder chiusi davanti rispettivamente a Emilie Abgrall, Anja Hodann e Yulia Abramchuk con due top. E ad Elena Lipenska, quinta con un boulder risolto, mentre Muriel Sarkany non riusciva a ripetere l'exploit della semifinale e terminava l'ultimo turno con un nulla di fatto e il 6° posto. Oltre al 5° posto di Core, buona in campo azzurro, ancora una volta, la prova di Caminati (12°) e quella di Stefania De Grandi, alla fine 17a. Mentre Moroni, Preti e Giupponi rispettivamente scivolano al 24°, 27° e 34° quindi lontani dal posto che gli spetta. Cosa del resto - ma non è una consolazione - successa pure a calibri della portata di Muller (solo 17°) o Julien (19°)… Vedremo: ora tutta l'attesa è per Fiera di Primiero. Meyer sarà sempre l'uomo da battere (magari per mano di Core)? La Bibik e la Danion si riprenderanno dalla “botta” di Grindelwald? La squadra azzurra saprà ritrovare l'acuto corale di Rovereto? L'appuntamento per queste e altre domande è per il 16 e 17 giugno, naturalmente nella trentina Fiera di Primiero. Classifica finale maschile Grindelwald 1. Meyer Jérôme FRA 2. Gaidioz Loïc FRA 3. Fischhuber Kilian AUT 4. Glairon Mondet Guillaum FRA 5. Core Christian ITA 6. Gelmanov Rustam RUS click per le classifiche complete Classifica finale femminile Grindelwald 1. Stöhr Anna AUT 2. Abgrall Emilie FRA 3. Hodann Anja SWE 4. Abramchuk Yulia RUS 5. Lipenska Helena CZE 6. Sarkany Muriel BEL click per le classifiche complete
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