Arrampicata: Flavio Crespi e Angela Eiter vincono la World Cup 2005
20/11 Vittoria storica per l'arrampicata italiana a Kranj: Flavio Crespi è il primo italiano a conquistare la Coppa del mondo di arrampicata di difficoltà. La Coppa femminile è stata vinta dall'austriaca Angela Eiter.
Kranj 20 novembre 2005. Finale della Climbing World Cup Lead 2005. Flavio Crespi e Angela Eiter hanno vinto, entrambi con il top, (anche) la nona e ultima tappa della World Cup di Kranj, legittimando nel migliore dei modi la vittoria del Trofeo 2005. Alle spalle dell'italiano salgono sul podio di tappa la rivelazione della stagione, l'olandese Jorg Verhoeven (2°), e lo svizzero Cedric Lachat (3°). Verhoeven con questo risultato si aggiudica l'argento anche nella classifica generale della Coppa scavalcando lo spagnolo Ramon Julian Puigblanque (3°). In gara femminile le slovene Maja Vidmar e Natalija Gros sono rispettivamente seconda e terza nella classifica di tappa. Mentre il podio della Coppa 2005 vede confermata, dietro alla Eiter, sempre la Vidmar davanti alla francese Ciavaldini (4a a Kranj) terza. Per Angela Eiter questa è la seconda Coppa del Mondo consecutiva. Una vittoria senza discussioni, conquistata con uno score da 'plebiscito' di 8 vittori e un 2° posto. Come è davvero stata una conquista senza alcuna discussione quella di Flavio Crespi, che con quattro vittorie, un 2°, un 3°, un 5°, un 6° e un 9° posto ha regalato un storica prima volta all'Italia. Una vittoria che, proprio a Kranj, ha avuto il suo suggello e che merita la dedica di una cronaca. UNA FINALE DA NON DIMENTICARE Ci siamo. Tocca a Flavio Crespi. E' l'ultimo a scendere in campo della gara maschile. E ormai si sa: è già lui il vincitore di questa Coppa del Mondo. Lo spagnolo Puigblanque, l'unico che alla vigilia poteva insidiargli la leadership, è fuori gioco: non ha superato il turno di semifinale ed è solo 14°. Flavio, invece, con un percorso perfetto è stato l'unico ad aver raggiunto la catena sia nelle qualificazioni, sia in semifinale. Insomma, dopo nove estenuanti tappe è fatta: la Coppa è sua! Eppure, non sembra sorridere, Flavio. Dovrebbe esultare, la sua è un'impresa storica per l'arrampicata italiana: è il primo azzurro a vincere l'ambitissimo trofeo. Invece, ha la faccia di uno che deve ancora giocarsi la gara della vita. Ha ancora gli occhi di chi deve dimostrare tutto, Flavio. E' teso, distaccato, quasi assente... Ai molti italiani arrivati a Kranj per festeggiare il sogno che pareva impossibile sembra quasi un controsenso. Ma per Flavio sembra esserci solo quest'ultima corsa. Una corsa che per lui sembra proprio valere tutto Fin qui è stato concesso poco allo spettacolo. Già dal secondo finalista la via ha svelato tutti i suoi segreti: lo svizzero Lachat, come al solito con mille tentennamenti e 'vibrazioni', ha subito centrato il top. Imitato, poco dopo, dall'olandese Jorg Verhoeven, che ha cacciato la catena come un siluro. Poi le 'emozioni' delle 'sorprese' in negativo del campione del mondo Tomas Mrazec e del francese Alexandre Chabot, quello che ha il palmares più ricco di tutti: entrambi sono vittime del blocco di uscita, quello che porta ad un passo dal top. Nell'ordine anche Christian Bindhammer, Midtboe e Valjavec sono caduti più o meno da quelle parti. E' una finale sbagliata, insomma. Una finale che permette ben tre riposi quasi completi e che, il grande (grandissimo!) pubblico di Kranj, ha subito battezzato come troppo facile... Cosa potrà mai riservare, allora, la corsa di Crespi? Ma non c'è tempo per domandarselo che lui è già partito. E, inesorabile, avanza presa su presa. Arriva al primo riposo: e non lo sfrutta. Arriva al secondo: e lo salta. Possibile? Sembra averne all'infinito. Ormai è sotto al boulder decisivo, ma è come se fosse alle prime prese: sempre la stessa forza, la stessa sicurezza. Così il boulder risolutivo vola via. E arriva la catena, il braccio alzato e la quarta vittoria stagionale. Ora forse abbiamo capito, è anche questa la Coppa che cercava Crespi: quest'ultima corsa è stata la perfetta sintesi di una stagione e di una superiorità straordinarie. Una superiorità costruita con un lavoro costante, un impegno (anche psicologico) e una dedizione assolute, programmate. Ancora è presto, capirò quello che ho fatto tra qualche giorno, confessa Crespi subito dopo la gara. Oggi è come avesse voluto mostrarci quanto era alto il suo obiettivo e quanto in alto è arrivato per centrarlo. Domani si riparte da un'altra consapevolezza, dal gradino di una dimostrata superiorità che gli permetterà sicuramente di sorridere! Intanto, per questa prima Coppa esulta l'intera arrampicata italiana! Anzi no, per le due Coppe: infatti Flavio oltre alla Coppa del Mondo di difficoltà ha vinto anche la 'nuovissima' Coppa Combinata (Difficoltà più Boulder). Una ciliegina che rende il tutto ancora più gradito! In coda, due annotazioni, ancora tutte dedicate agli azzurri, di sempre. Nel giorno del trionfo a complimentarsi con Flavio Crespi c'era anche Luca Zardini, suo compagno in nazionale per tutto questo splendido 2005. Per lui la stagione ha fruttato un ottavo posto che ha dell'incredibile. Basti pensare che nel lontano 1992 Zardini terminò al secondo posto nella classifica di Coppa del Mondo. E che, prima di questa vittoria di Crespi, il suo, insieme al 2° posto di Cristian Brenna del 1998, era il miglior piazzamento italiano in Coppa. Mentre Dino Lagni, ricordiamo, vinse il Campionato del Mondo nel 1999. In quel lontano 1992 Zardini arrivò dietro a Legrand, e davanti a Tribout e Hirayama. Ora, lui è l'unico ancora in campo, ed è ancora lì a lottare tra i primi! Per finire una nota anche per Jenny Lavarda: ieri a Kranj la sua è stata una prova davvero bella, incorraggiante. Il suo 6° posto di tappa (e il 7° nella classifica generale di Coppa) fa ben sperare, soprattutto per la maturità che ormai la vicentina sembra aver acquisito in gara. A ben vedere sono tutte storie di una stessa storia. Crespi che raggiunge il sogno sportivo della sua vita. Zardini che quel sogno l'ha sfiorato ed è ancora lì a misurarsi incredulo di essere ancora tra i migliori. Lavarda che sta crescendo nella consapevolezza di quello che può ancora dare. Sono le storie dello sport. Come quella di Murtiel Sarkany, vincitrice di 4 Coppe del Mondo, solo nona ieri, ma ancora lì a lottare, applauditissima dal pubblico, fino alla fine. E' lo sport, quello che ti fa sognare e soffrire e che vale per quanto lo ami! di Vinicio Stefanello Classifica maschile - Kranj (SLO) 1 Flavio CRESPI (ITA) 2 Jorg VERHOEVEN (NED) 3 Cédric LACHAT (SUI) 4 Tomas MRAZEK (CZE) 5 Alexandre CHABOT (FRA) 6 Christian BINDHAMMER (GER) 7 Magnus MIDTBOE (NOR) 8 TomaÏ VALJAVEC (SLO Classifica femminile - Kranj (SLO) 1 Angela EITER (AUT) 2 Maja VIDMAR (SLO) 3 Natalija GROS (SLO) 4 Caroline CIAVALDINI (FRA) 5 Mina MARKOVI_ (SLO) 6 Jenny LAVARDA (ITA) 7 Katharina SAURWEIN (AUT) 8 Yuka KOBAYASHI (JPN) 9 Muriel SARKANY (BEL) |
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