A Mykhaylo Shalagin e Olga Shalagina la prima tappa della World Cup Boulder 2007
Il 31/03/2007 ad Erlangen (GER) gli ucraini Mykhaylo Shalagin e Olga Shalagina si sono aggiudicati la prima delle sette tappe della IFSC World Cup Boulder.
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Olga Shalagina ad Arco in azione nel Sint Roc Boulder del Rock Master 2006.
Giulio Malfer
E’ tutta all’insegna dell’Ucraina la partenza della IFSC World Cup Boulder a Erlangen, in Germania. Con una sorpresa assoluta, Mykhaylo Shalagin, e una conferma, Olga Shalagina, che salgono sul primo gradino del podio. Dunque: un quasi sconosciuto e la campionessa del mondo in carica hanno inaugurato la serie delle sette tappe della Coppa del mondo 2007.
Ancora una volta, insomma, i segnali che arrivano dal circuito mondiale del boulder confermano quanto indecifrabile, difficile e soprattutto aleatoria sia la strada della leadership (soprattutto in gara maschile) in questa che è la specialità più “corta” e intensa dell’arrampicata. Tanto più che alle spalle del 25enne ucraino troviamo sì un big del boulder come l’austriaco Kilian Fischhuber ma anche Jonas Baumann, 20enne tedesco che, con questo 3° posto, centra il suo primo risultato importante a livello internazionale. Mentre, sul podio femminile, dietro alla Shalagina, si piazzano la francese e neo campionessa europea Juliette Danion e la belga Chloé Graftiaux che, ancora una volta, dà prova della sua versatilità.
Ma veniamo alla gara (e ai numeri) di questa prima tappa che ha avuto fasi altalenanti soprattutto tra i maschi con un turno di qualificazione che vedeva al comando (con un percorso netto di sei problemi risolti al primo tentativo!) il francese Stephane Julien, seguito (sempre con tutti i boulder chiusi ma in più tentativi) dal britannico Gareth Parry e dal finlandese Nalle Hukkataival. Mentre con 5 problemi risolti si sono distinti Pouvreau (Fra), Verhoeven (Ned), Müller (Sui), Fischhuber (Aut) ed Ennemoser (Aut). Migliore degli italiani, e unico a passare in semifinale, è stato invece Michele Caminati, 10° nel primo turno (con 4 top) e alla fine 13°. Gara sottotono, invece, degli altri azzurri in gara: Lucas Preti è 21°, Stefano Ghidini 26°, Christian Core 27° e Gabriele Moroni 36°.
In semifinale ad avere la meglio su tutti è Nalle Hukkataival che chiude 3 dei 4 problemi proposti ed è seguito in finale da: Kilian Fischhuber, Matthias Müller e Mykhaylo Shalagin (con 2 top rispettivamente in 2, 3 e 5 tentativi), e da Gareth Parry e Jonas Baumann (entrambi con 1 top al primo tentativo). Poi l’ultimo turno, con la sorpresa del grande en plain di Shalagin che chiude tutti e quattro i problemi spendendo solo 5 tentativi. Davanti a Fischhuber, secondo con 3 top in 4 tentativi, e a Baumann, terzo con 3 top in 5 tentativi. Mentre Hukkataival è 4°, Parry 5° e Müller 6°.
La gara femminile (orfana di Olga Bibik, vincitrice della Coppa 2006) è vissuta sulla grande rimonta di Olga Shalagina che, dal 7° posto della qualificazione, è passata al 5° della semifinale, per poi centrare la vittoria con il bel 4 problemi risolti in 6 tentativi nella finale. Una rimonta, quella della campionessa del mondo, che va a rintuzzare proprio sul filo di lana la bella gara della fresca campionessa europea Juliette Danion. La francese, infatti, dopo aver comandato la gara, sia in qualificazione sia in semifinale, con l’immacolato ruolino di marcia di tutti i boulder risolti al primo tentativo, poi spende 11 tentativi per chiudere gli ultimi 4 problemi e così, proprio all’ultimo, è scavalcata dall’atleta ucraina.
Sul terzo gradino del podio sale, con 2 top su 2 tentativi, la 19enne belga Chloé Graftiaux seguita al 4à posto dalla giovanissima (17enne!) ceca Silvie Rajfova, dalla slovena Natalija Gros (5a) e dall’austriaca Sabine Bacher (6a). Per l’Italia, infine, va segnalata la bella gara di Jenny Lavarda che, con il 7° posto conquistato risolvendo tutti i problemi della finale, è la prima delle atlete non ammesse alla finale. Mentre per le altre azzurre Roberta Longo è 18a, Stella Marchisio 22a, Sara Morandi 26a, Irene Bariani 27a.
Classifica maschile
1 Mykhaylo Shalagin UKR
2 Kilian Fischhuber AUT
3 Jonas Baumann GER
4 Nalle Hukkataival FIN
5 Gareth Parry GBR
6 Matthias Müller SUI
7 Gérome Pouvreau FRA
8 Stephane Julien FRA
9 Nicolas Badia FRA
10 Tomasz Oleksy POL
11 Markus Hoppe GER
12 Jorg Verhoeven NED
13 Michele Caminati ITA
14 Tomás Mrázek CZE
15 Lukas Ennemoser AUT
16 Guillaum Glairon Mondet FRA
17 Thomas Caleyron FRA
18 Peter Würth GER
19 Mark Croxall GBR
20 Wouter Jongeneelen NED
21 Lucas Preti ITA
21 Blaz Rant SLO
23 Stewart Watson GBR
24 Roddy Mackenzie GBR
25 David Barrans GBR
26 Stefano Ghidini ITA
27 Christian Core ITA
27 Emanuel Moosburger AUT
29 Ludovic Laurence FRA
30 Sebastien Jalmain FRA
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Classifica femminile
1 Olga Shalagina UKR
2 Juliette Danion FRA
3 Chloé Graftiaux BEL
4 Silvie Rajfova CZE
5 Natalija Gros SLO
6 Sabine Bacher AUT
7 Jenny Lavarda ITA
8 Samantha Berry AUS
9 Emilie Abgrall FRA
10 Barbara Bacher AUT
11 Angelica Lind SWE
12 Yulia Abramchuk RUS
13 Celine Combaz FRA
14 Maud Ansade FRA
15 Ludovine Harmand FRA
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Ancora una volta, insomma, i segnali che arrivano dal circuito mondiale del boulder confermano quanto indecifrabile, difficile e soprattutto aleatoria sia la strada della leadership (soprattutto in gara maschile) in questa che è la specialità più “corta” e intensa dell’arrampicata. Tanto più che alle spalle del 25enne ucraino troviamo sì un big del boulder come l’austriaco Kilian Fischhuber ma anche Jonas Baumann, 20enne tedesco che, con questo 3° posto, centra il suo primo risultato importante a livello internazionale. Mentre, sul podio femminile, dietro alla Shalagina, si piazzano la francese e neo campionessa europea Juliette Danion e la belga Chloé Graftiaux che, ancora una volta, dà prova della sua versatilità.
Ma veniamo alla gara (e ai numeri) di questa prima tappa che ha avuto fasi altalenanti soprattutto tra i maschi con un turno di qualificazione che vedeva al comando (con un percorso netto di sei problemi risolti al primo tentativo!) il francese Stephane Julien, seguito (sempre con tutti i boulder chiusi ma in più tentativi) dal britannico Gareth Parry e dal finlandese Nalle Hukkataival. Mentre con 5 problemi risolti si sono distinti Pouvreau (Fra), Verhoeven (Ned), Müller (Sui), Fischhuber (Aut) ed Ennemoser (Aut). Migliore degli italiani, e unico a passare in semifinale, è stato invece Michele Caminati, 10° nel primo turno (con 4 top) e alla fine 13°. Gara sottotono, invece, degli altri azzurri in gara: Lucas Preti è 21°, Stefano Ghidini 26°, Christian Core 27° e Gabriele Moroni 36°.
In semifinale ad avere la meglio su tutti è Nalle Hukkataival che chiude 3 dei 4 problemi proposti ed è seguito in finale da: Kilian Fischhuber, Matthias Müller e Mykhaylo Shalagin (con 2 top rispettivamente in 2, 3 e 5 tentativi), e da Gareth Parry e Jonas Baumann (entrambi con 1 top al primo tentativo). Poi l’ultimo turno, con la sorpresa del grande en plain di Shalagin che chiude tutti e quattro i problemi spendendo solo 5 tentativi. Davanti a Fischhuber, secondo con 3 top in 4 tentativi, e a Baumann, terzo con 3 top in 5 tentativi. Mentre Hukkataival è 4°, Parry 5° e Müller 6°.
La gara femminile (orfana di Olga Bibik, vincitrice della Coppa 2006) è vissuta sulla grande rimonta di Olga Shalagina che, dal 7° posto della qualificazione, è passata al 5° della semifinale, per poi centrare la vittoria con il bel 4 problemi risolti in 6 tentativi nella finale. Una rimonta, quella della campionessa del mondo, che va a rintuzzare proprio sul filo di lana la bella gara della fresca campionessa europea Juliette Danion. La francese, infatti, dopo aver comandato la gara, sia in qualificazione sia in semifinale, con l’immacolato ruolino di marcia di tutti i boulder risolti al primo tentativo, poi spende 11 tentativi per chiudere gli ultimi 4 problemi e così, proprio all’ultimo, è scavalcata dall’atleta ucraina.
Sul terzo gradino del podio sale, con 2 top su 2 tentativi, la 19enne belga Chloé Graftiaux seguita al 4à posto dalla giovanissima (17enne!) ceca Silvie Rajfova, dalla slovena Natalija Gros (5a) e dall’austriaca Sabine Bacher (6a). Per l’Italia, infine, va segnalata la bella gara di Jenny Lavarda che, con il 7° posto conquistato risolvendo tutti i problemi della finale, è la prima delle atlete non ammesse alla finale. Mentre per le altre azzurre Roberta Longo è 18a, Stella Marchisio 22a, Sara Morandi 26a, Irene Bariani 27a.
Classifica maschile
1 Mykhaylo Shalagin UKR
2 Kilian Fischhuber AUT
3 Jonas Baumann GER
4 Nalle Hukkataival FIN
5 Gareth Parry GBR
6 Matthias Müller SUI
7 Gérome Pouvreau FRA
8 Stephane Julien FRA
9 Nicolas Badia FRA
10 Tomasz Oleksy POL
11 Markus Hoppe GER
12 Jorg Verhoeven NED
13 Michele Caminati ITA
14 Tomás Mrázek CZE
15 Lukas Ennemoser AUT
16 Guillaum Glairon Mondet FRA
17 Thomas Caleyron FRA
18 Peter Würth GER
19 Mark Croxall GBR
20 Wouter Jongeneelen NED
21 Lucas Preti ITA
21 Blaz Rant SLO
23 Stewart Watson GBR
24 Roddy Mackenzie GBR
25 David Barrans GBR
26 Stefano Ghidini ITA
27 Christian Core ITA
27 Emanuel Moosburger AUT
29 Ludovic Laurence FRA
30 Sebastien Jalmain FRA
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Classifica femminile
1 Olga Shalagina UKR
2 Juliette Danion FRA
3 Chloé Graftiaux BEL
4 Silvie Rajfova CZE
5 Natalija Gros SLO
6 Sabine Bacher AUT
7 Jenny Lavarda ITA
8 Samantha Berry AUS
9 Emilie Abgrall FRA
10 Barbara Bacher AUT
11 Angelica Lind SWE
12 Yulia Abramchuk RUS
13 Celine Combaz FRA
14 Maud Ansade FRA
15 Ludovine Harmand FRA
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Note: Calendario IFSC Climbing Worldcup Bouldering 2007
30-31.3.07 Erlangen (GER)
11-12.5.07 Sofia (BUL)
27-28.4.07 Hall (AUT)
4-5.5.07 La Reunion (FRA)
8-9.6.07 Grindelwald (SUI)
22-23.6.07 Fiera di Primiero (ITA)
9-10.11.07 Brno (CZE)
30-31.3.07 Erlangen (GER)
11-12.5.07 Sofia (BUL)
27-28.4.07 Hall (AUT)
4-5.5.07 La Reunion (FRA)
8-9.6.07 Grindelwald (SUI)
22-23.6.07 Fiera di Primiero (ITA)
9-10.11.07 Brno (CZE)
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