Yuji Hirayama fa scintille su Hanabi, nuovo 8c+ a 52 anni a Mt Futago

All’età di 52 anni il climber giapponese Yuji Hirayama ha liberato Hanabi, una via da lui chiodata e ora gradata 8c+ a Futagoyama (Mt Futago) in Giappone.
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Il 52enne climber giapponese Yuri Hirayama libera Hanabi 8c+ a Futagoyama (Mt Futago) in Giappone.
Shinta Ozawa

Yuji Hirayama è un assoluto mito dell’arrampicata sportiva moderna, uno di quei campioni che, da decenni, porta un sorriso ed un'energia positiva ovunque vada. E che nonostante la sua età - 52 anni compiuti lo scorso 23 febbraio - non mostra nessun segno di voler smettere con l’alto livello.

Il climber giapponese ha ora liberato il progetto da lui chiodato nel novembre 2020 a Mt Futago, la falesia situata a circa 3 ore a nord-ovest di Tokyo e vicino a casa di Hirayama. La linea presenta 20 metri di arrampicata molto tecnica e quasi verticale, poi dopo un riposo totale si affronta la sezione chiave di 5-6 metri, gradata V9/V10 boulder. Il tutto si traduce in un 8c+, in attesa di conferme ovviamente, mentre il nome è già certo: Hanabi, che vuol dire fuochi d’artificio in giapponese, proprio per quel boulder chiave dopo 20 metri di arrampica tecnica.

Alla nostra domanda su quale sia la sua ricetta per il successo dopo tutti questi anni, ci ha risposto “Haha, sì, ho 52 anni e sento che non sono forte come un tempo. Ma mi diverto ancora più di prima… dai, forse. Mi alleno quando posso, ma soprattutto seguo la mia motivazione.”

YUJI HIRAYAMA - RITRATTO DI UN CLIMBER SENZA TEMPO
La voglia di Yuji Hirayama per l'arrampicata sembra senza tempo. Per gli ultimi tre decenni il giapponese è stato uno degli indiscussi protagonisti dell'arrampicata mondiale, facendosi notare già nel 1986 quando, all'eta di soli 17 anni e durante la sua prima visita nello Yosemite, è riuscito a ripetere due delle vie trad più difficile della valle, Phoenix e Cosmic Debris. Due anni più tardi Hirayama ha ripetuto Les Specialistes, l'enorme strapiombo nel Verdon considerato all'epoca una delle vie sportive più difficili al mondo, e nello stesso anno ha anche effettuato una delle a-vista più difficile, con la sua impeccabilmente salita della tecnica Orange Mécanique a Cimaï.

Nel 1995 Hirayama ha salito in maniera inequivocabile anche The Sphinx Crack (5.13b/c) a Colorado, poi ha trasferito con successo le sue capacità a-vista sulla roccia alla plastica, vincendo Coppa del Mondo Lead nel 1998 e confermando la sua imbattibilità nel 2000, mentre ha vinto ben due volte il Rock Master, nel 1991 e nel 2001. Dopo il ritiro dalle gare, nel 2003 ha lasciato il suo segno con Flat Mountain in Giappone, una delle prime vie di 9a+ che ancora oggi è considerata la via sportiva più dura del paese.

Ma l'amore di Hirayama per l'arrampicata a-vista è rimasto e, mentre nel 1999 aveva salito in questo stile Mortal Kombat a Castillon (un 8c successivamente sgradato da lui stesso a 8b+), nel 2004 ha sbalordito tutti con la prima a-vista mondiale di una via sportiva gradata 8c, White Zombie nella grotta di Baltzola in Spagna.

Questo importante momento per l'arrampicata sportiva non è stato altro che un trampolino di lancio per altre imprese, e non sorprende che Hirayama sia presto ritornato a Yosemite dove già nel 1997 aveva mancato per un soffio l'a-vista delle via Salathé su El Capitan; arrampicando dal basso in due giorni, il suo tentativo è ampiamente riconosciuto come una delle più importanti salite di questo genere, ancora oggi. Tra il 2002 e il 2008 Hirayama si è legato alla stesa corda di Hans Florine per battere il record di velocità di The Nose ben quattro volte, mentre nel 2009 ha visitato Squamish in Canada dove gli è riuscito una rara ripetizione di Cobra Crack, uno dei più difficili fessure trad nel mondo.




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