Wormhole 8c+ per Andrea De Giacometti nella falesia Tarzan Wall
"C'era una volta.... così cominciavano tutte le storie da bambino... mi accorgo ora e sempre di più che così iniziò anche le mia. Vita vissuta, appesa agli appigli, ad una corda, follia di pensieri... La motivazione ha un peso specifico molto alto tale da concentrare l'interesse e i pensieri in un solo punto. Questo punto può diventare un peso ma anche un passaggio verso nuovi posti. Se ben vissuto, con la giusta passione, apre nuovi universi. "Wormhole" è un pò anche questo, un buco nero che si collega ad un altro universo, passaggio obbligato alimentato dalla passione per attivare il nuovo, un nuovo progetto, una nuova visione. Bello assistere al passaggio di qualcuno per una tua visione. Grazie Andrea per l'Amico che sei..." Marco Savio
Tarzan wall è una parete che sovrasta il piccolo abitato di Sanzan, nelle immediate vicinanze di Quero (BL). Intorno agli anni '90 Daniele Lira ed altri amici del bellunese si armarono di trapano e spit e chiodarono i primi tiri. Successivamente fu ripresa in mano dal forte Marco Savio, il quale integrò con alcuni itinerari nuovi e di difficoltà maggiori. La falesia si presenta come un muro strapiombante alto circa 35 metri con inclinazione variabile a seconda delle vie. Il tipo di dolomia, su alcuni itinerari, potrebbe far ricordare un pò quella che si trova lungo i grandi muri gialli delle vie classiche delle Dolomiti, ma si rimane subito stupefatti della sua qualità appena ci si infila le scarpette e si inizia a scalare. Le molte colate di calcare grigio-nero che ricoprono l'anfiteatro risaltano i colori del luogo ma, soprattutto, rendono variegata il tipo di arrampicata, molto fisica e "traumatica" e allo stesso tempo notevolmente tecnica. Le prese, alcune rinforzate, cambiano da micro liste a buchi e ancora da svasoni a canne. "Pendenza" e tipologia di scalata non lo rendono un luogo adatto a tutti ed è consigliata soprattutto per chi si destreggia bene in un grado medio-alto.
Da qualche settimana ormai tentavo di arrivare in catena, ma il caldo estivo e le prese incessantemente umide e sfuggenti non me lo avevano ancora permesso. Si sa bene che durante questo periodo l'arrampicata, soprattutto se praticata da un certo livello in su, è piuttosto difficoltosa e lascia spazio a pochi "exploit". Il 21 luglio, un giorno afoso come tanti, sono salito alla Tarzan con Moreno (Muzzati ndr) e Nicola (Benin ndr) deciso a ritentare. Bramavo il fresco dell'autunno ma la motivazione era ugualmente alle stelle. Su questa via ho percepito fin da subito delle buone sensazioni e quel pomeriggio sono finalmente riuscito a chiuderla. Per proporre questo grado, schiettamente parlando, mi sono confrontato con alcuni climbers conosciuti che hanno provato a salirla e che sicuramente hanno un metro di misura molto più affinato del mio... le temperature non favorevoli mi avevano chiaramente messo un po' in confusione e forse, con condizioni migliori, qualche ripetitore potrà trovarla un pelo "addolcita". Tutto questo però per me passa in secondo piano, perché è stata una grande soddisfazione riuscire a liberare una via del mitico Marco Savio, amico da poco, ma con il quale ho incontrato fin da subito una buona sintonia. Una nota speciale la devo a Moreno per la motivazione che ogni volta riesce a tirarmi fuori, anche nei momenti peggiori, e al buon Manolo che ha trovato il tempo per venire a farmi qualche scatto e festeggiare con un bicchiere (più di uno) di buon vino.
Ringrazio inoltre Montura e Petzl per il supporto.
Andrea De Giacometti
SCHEDA: Tarzan Wall, Sanzan (BL)