Wonderwalls e l’arrampicata in città di Michael Piccolruaz
"Questa giungla mi distrugge" pronuncia una nota campagna pubblicitaria.
Qui però non si vuole parlare di un’improbabile vita affannosa in una natura incontaminata. Siamo realisti.
Rumore, traffico, stress.
Stress, rumore, traffico.
Traffico, stress, rumore.
Lette così, in ordine sparso, suonano come il Dies Irae del nostro tempo, la prefazione del nostro Requiem.
Lette così, sempre in ordine sparso e ripetuto, con tutte quelle “effe”, “erre” e “esse”, le parole diventano strumenti e quegli strumenti suonano una musica.
Il ritmo della città è una successione disordinata a una certa frequenza di una qualsiasi forma di movimento, che si svolge nel tempo della nostra quotidianità. Le sue note sono i rumori, i frastuoni. Il tempo invece viene battuto da un inesorabile ed inarrestabile meccanismo macroeconomico. Ogni tanto sorge una pausa, un breve intervallo tra un rumore e l’altro, di natura casuale e fatale. Quella musica fatta di note diverse e disordinate riprende all’improvviso, più forte di prima. Si distinguono i timbri diversi di ogni strumento facente parte di quell’orchestra maldestra e meccanica, che sia il motore di un auto, la cassa di un altoparlante, la suoneria di un telefono cellulare.
Eppure il risultato è una successione di suoni coerenti, percepiti quasi secondo una logica, in una realtà in cui la logica, forse, non c’è nemmeno mai stata.
È Michael Piccolruaz il protagonista di questo ultimo episodio. Il terreno di gioco sono gli edifici e i graffiti di Milano e Reggio Emilia. Piccolruaz è campione italiano boulder 2019, nonché studente presso l’Università di Innsbruck. Michael è uno scalatore che si allena sia su roccia che su plastica. È atleta della nazionale italiana d’arrampicata. Su roccia può contare le salite 9a in falesia e di 8C di blocco.
Mammut Elements è un progetto 100% made in Italy.
Mammut Elements è materia. O forse qualcosa di più? Neve, Ghiaccio e Roccia si intrecciano e si fondono in qualcosa di più intricato: un’intensa emozione, uno sforzo fisico, un grido di gioia, o, perché no, un lungo silenzio. A questi elementi se ne oppone un ultimo, un “back to the reality” nella giungla urbana. Eppure, in tutto quel disordine, sembra quasi di scorgere un’armonica arte, fatta di colore e movimento. Gli atleti italiani Mammut raccontano il proprio rapporto con il “loro” elemento. Mattia Felicetti, Martin Dejori, Janluca Kostner, Samuel Zeni, Alex Walpoth e Michael Piccolruaz sono i protagonisti di questa mini serie, divisa in quattro episodi.
Video: Matteo Pavana – The Vertical Eye
Foto: Thomas Monsorno
Info: www.mammut.ch