Wetterbock, difficile nuova via di più tiri per Alexander Huber
L'avvicinamento è lungo, dapprima una traversata selvaggia da Ahornkaser a Wilder Freithof, poi 600 metri di arrampicata, I e II grado su per le placche compatte di calcare della parete Est. La Est non è molto verticale, ed è quindi famosa come una delle discese classiche con gli sci a Berchtesgaden. In sintesi, si tratta di ben tre ore di avvicinamento per raggiungere la base della via.
In tre giorni del settembre 2013 sono riuscito ad aprire la via da solo, e mi sarebbe piaciuto continuare per concludere la faccenda con la rotpunkt. Ma il tiro chiave non era per nulla facile, in più la neve precoce a metà settembre mi ha messo un bastone tra le ruote. Solo quest'estate sono riuscito a tornare alla base, compito non facile in questo piovoso agosto. Infatti le molti piogge non hanno reso la salita facile, ma almeno i tiri fino al grande tetto sono sempre rimasti asciutti. Non dovevo mollare, e alla fine sono stato ripagato per i miei forzi: dopo molta pioggia e tante attese, il 18 settembre insieme a Michi Althammer sono riuscito nella rotpunkt.
Casualmente, quel giorno con noi c'era anche Franz Hinterbrandner che è stato in grado di documentare la salita! In giorni come quello, semplicemente non ci può essere niente di meglio. Era ripido, era bello... peccato sia finito!
Dal punto di vista puramente tecnico la via sulla Wetterbockwand non raggiunge l'8c+ del tiro chiave di Nirwana, ma nel suo complesso, con l'avvicinamento lungo la parete est della cima Göll, non è per niente meno dura. E' sicuramente una delle vie più impegnative in ambiente alpino.
di Alexander Huber30/10/2008 - Intervista a Alexander Huber
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