Vincersi con e oltre l'arrampicata
Quanta immaginazione ci vuole per scalare una parete invisibile? Difficile dare una risposta. Occorre avere altri occhi, fantasia e sensibilità solo per comprendere la profondità di questa domanda, e anche la sua poetica bellezza. Così come non serve solo amare l’arrampicata, ma bisogna avere cuore per percepirne le infinite declinazioni, aldilà di tutti i metri di difficoltà. Basta immergersi in "Vincersi", il film di Alessandro Dardani e Mirko Giorgi, per intuirlo se non proprio per capirlo. E per comprendere che vincere, essere campioni anche, è sempre un percorso che va ben oltre il podio, le gare e le "piste". Piuttosto è qualcosa che è rivolto verso noi stessi, appunto per Vincersi. Per affrontare i nostri fantasmi, paure, sogni. Per cercare un equilibrio ma anche, e forse soprattutto, per interrogarci sul nostro "stare al mondo" con gli altri, con tutto ciò che ci circonda. Tutto questo, e anche più di questo, è raccontato in Vincersi, la bellissima storia di Giulia Poggioli, Giulio Cevenini, Matteo Stefani, Camilla Bagatta, giovani climber e campioni di paraclimber non vedenti.
Vincersi racconta una storia che parte da lontano, dall’incontro tra Carla Galletti (avvocato bolognese innamorato dell’arrampicata), questi ragazzi e appunto l’arrampicata. Davanti a loro c’è un cammino difficile e insieme affascinante. Un progetto tutto da immaginare, visionario quanto improbabile. Carla è la guida, la compagna di cordata che, non solo "presta" i suoi occhi ai compagni di scalata, ma entra quasi in simbiosi con loro, vive attimo per attimo la loro crescita, le loro sconfitte come le loro vittorie. Sconfitte e vittorie che stanno tutte nelle mani, nel cuore e nella mente di Giulia, di Matteo, di Camilla e di Giulio. Sono loro che affrontano le pareti di roccia e di gara. Sono sempre loro che devono immaginare quelle scalate invisibili.
Difficile spiegare cosa provino quando sono soli, lassù, a decifrare la roccia e tutta l’aria e l’abisso di quel mondo verticale. Difficile anche solo lontanamente comprendere l’emozione di Carla mentre li assicura da terra, mentre sono impegnati a superarsi nella scalata. Ciò che è certo è che vederli scalare, e vedere questo film, sposta tutti i riferimenti dell’impossibile e regala un’emozione assoluta. Anzi, lascia letteralmente folgorati. Esattamente come lo è stato un grande climber e alpinista come Pietro Dal Prà quando li ha visti scalare ad Arco. Questo film racconta anche questo. Parla del valore dell’incontro e dello scambio di esperienze che, senza preclusioni e pregiudizi, può arricchire tutti. Perché tutti, campioni e non, vedenti e non vedenti, abbiamo bisogno di imparare gli uni dagli altri. Per questo Vincersi è un film emozionante e sincero che tutti, arrampicatori e non, dovrebbero vedere.
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Vincersi con e oltre l’arrampicata - PlayAlpinismo
VINCERSI
regia: Mirko Giorgi, Alessandro Dardani
protagonisti: Giulia Poggioli, Giulio Cevenini, Matteo Stefani, Camilla Bagatta
anno produzione: 2014
durata: 46 min
lingua: Italiano
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30/03/2016 - The Man Who Skied Down Everest, Yuichiro Miura e quella prima volta con gli sci sull'Everest
The Man Who Skied Down Everest, il film Premio Oscar 1976 per il documentario che racconta l'incredibile storia di Yuichiro Miura e della prima volta che un uomo sciò sull'Everest, ci riporta ad altri tempi e ci restituisce intatta l'essenza dell'avventura ma anche di un alpinismo inteso come visione e scoperta dei propri limiti.
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