Valle Cochamo, team svizzero sale Los Tigres del Norte sul Cerro Capicua

Meglio tardi che mai. Solo ora Ci è giunta la notizia che lo scorso gennaio 2009 un team svizzero composto dai fratelli Ivan e Michi Tresch, da Tom Holzhauser e da Dominik Angehrn ha aperto una nuova via sul Cerro Capicua nella Valle Cochamo in Cile. I quattro sono arrivati nella "Yosemite valley del Sud America" per un viaggio di due mesi e hanno subito optato per una linea nel bel mezzo della parete Capicua, a sinistra di "Pluja, Fam i Feina" del 2001 e a destra di "Adios Michi Olzowy" del 2005.

La nuova linea è stata chiamata "Los Gorillas del Norte" (7c, A2, 24 tiri, 1200m). Dopo il facile zoccolo iniziale i quattro hanno faticato non poco a causa della folta vegetazione in parete, e verso la fine sono stati costretti ad usare anche l'artificiale per raggiungere la cima. Ma poi, mentre stavano scendendo in doppia, si sono resi conto che questa ultima parte in artificiale poteva essere evitata seguendo "una linea mozzafiato" a destra.

Dopo un paio di giorni di riposo gli svizzeri hanno salito questo nuovo tracciato tutto in libera con difficoltà fino al 7c. Il passaggio chiave, un boulder su placca liscia, è stato risolto con "un grande dinamico ad una piccola tacca, 800m sopra la base della parete". La variante è stata chiamata Los Tigres del Norte e quella del team svizzero è la prima via che sale la parete in libera. Da notare infine che pochi giorni prima del rientro la via è stata ripetuta in 11 ore da Angehrn e Michi Tresch.

Il 29enne Ivan Tresch che ha una grande esperienza di scalate dalle Alpi a Yosemite, dalla Patagonia alla Groenlandia descrive così l'esperienza cilena: "Cochamo è una valle fantastica. Dall'ultimo paese di Cochamo si prende la strada bianca fino a raggiungere l'inizio della verde valle. Ti chiedi chi potrebbe mai voler arrampicare qui? Cammini attraverso bambù e la densa giungla, poi la valle si apre e riesci ad intravedere le prime rocce, distanti e molto più piccole di quello che in realtà sono. Quando finalmente raggiungi il campeggio a La Giunta è come vivere una seconda nascita. La valle si apre in tutto lo splendore dei suoi prati verdi e del bellissimo fiume. Poi tutta l'area è circondata da pareti di granito, alte tra i 200 e i 1500m e semplicemente non sai dove guardare. Il Rifugio è gestito da una coppia Americana-Argentina e viene raggiunta attraversando il fiume con una fune. Le pareti appaino bellissime da lontano ma spesso sono molto sporche e le fessure ceche! Abbiamo dovuto pulire quasi tutta la nostra via (1200m!), è stato un lavoro difficile ma una volta pulita ne valeva la pena. Perchè la valle è superba!"