Stefano Ghisolfi su Bibliographie a Céüse: tre domande e il secondo video

Tre domande all'atleta delle Fiamme Oro di Moena Stefano Ghisolfi riguardante Bibliographie, il secondo 9c al mondo liberato Céüse nel 2020 da Alex Megos.
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Stefano Ghisolfi su Bibliographie 9c a Céüse
Enrico Veronese

Dopo il primo episodio che raccontava i primi 4 giorni di Stefano Ghisolfi su Bibliographie a Céüse, ecco come sono andati i restanti 2 giorni sulla super via liberata da Alexander Megos nell'agosto del 2020. Abbiamo approffitato per fare tre domande al volo al 28enne atleta delle Fiamme Oro di Moena.

Stefano, cosa rappresenta per te Bibliographie? E com'è andata?
La sfida successiva! Dopo Perfecto Mundo e Change volevo trovare qualcosa che mi mettesse alla prova ancora di più, e quindi provare finalmente un 9c. Poi non c'era molta scelta, attualmente ce ne sono solo due in tutto il mondo! La via, oltre che essere dura, è anche bella, soprattutto la seconda parte ricorda molto la vicina Biographie, una striscia blu colata con buchi e buchetti, leggermente strapiombante. Mi ha sorpreso poter trovare nuovi metodi, essendo così dura pensavo fosse abbastanza con metodi obbligati invece è molto adattabile alle proprie caratteristiche, ci sono molti buchetti e piedi da poter scegliere.

I tuoi video vengono visti decine di migliaia di volte. Ti aspettavi questo successo? Quanto sono un gioco, e quanto un lavoro?
Non pensavo che i miei video venissero visti così tanto fino da subito, sapevo che col tempo sarebbero potuti essere visti di più, ma il progetto The Climbing Diaries è partito subito bene e sembra essere apprezzato molto! Mi piace fare video ma per Bibliographie ho dovuto chiedere una mano ad Enrico Veronese che, supportato dai miei sponsor The North Face, La Sportiva, CAMP e Epictv, riesce a seguirmi sia a casa che in giro per il mondo. Per quanto sia bello e mi piaccia, ovviamente include anche un lavoro dietro, la maggior parte viene fatto da Enrico, io do solo un ritocco finale e aggiungo i sottotitoli, ma prendo tutto più come un gioco che come un impegno.

Domanda particolare: questo tipo di video in cui vengono spiegati tutti i dettagli delle vie ovviamente regalano molto alla comunità di climber. Ma non c’è anche il pericolo che tolgano anche qualcosa? Come la vedi per quanto riguarda la fantasia personale di ognuno, e poi per l’a-vista che, storicamente è la discipline regina dell’arrampicata sportiva?
Non penso ci siano molti climbers che possano provare un 9b+ o 9c a-vista, se ci saranno sarà tra molti anni, ma in ogni caso ci sono già video di moltissime vie dal 9a in su. I video non tolgono la possibilità di provare a vista una via, rimane sempre la possibilità di non vederli! Chiaro, sarà sempre più difficile dimostrare di aver scalato a-vista una via, essendoci tanti video così, però questi aiutano sicuramente per un bel tentativo flash!

Link: FB Stefano GhisolfiIG Stefano GhisolfiLa SportivaCAMP




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