Sardegna news #16 - le nuove vie lunghe moderne e trad

Eccoci al consueto aggiornamento sulle vie nuove aperte in Sardegna in questa prima parte del 2015. Cominciamo da una delle pareti più famose, il Monte Oddeu, dove un veterano della Sardegna, Roberto Vigiani, ha voluto lasciare anche qui la sua zampata. Con la sua abituale compagna di cordata Luisa Siliani, ha aperto quindi "A Chent’Annos", ennesima via di 200 m giusti che trova spazio tra le classiche La Mia Africa e La Nostra Svizzera. Inutile disquisire sulla bellezza dell’arrampicata, si sa che all’Oddeu le vie son (quasi) tutte belle… ma questa volta però Roberto ha voluto aggiungere un po’ di peperoncino al gustoso piatto. La via infatti ha pochissimi spit, tutti da guadagnare, il resto lo si deve proteggere con i friend. Nonostante il livello tecnico della via non sia estremo, vi consiglio, conoscendo Roberto, un po’ di maestria nell’arte di piazzare le protezioni ed un livello adeguato alla via, che non coincide con il grado massimo dei passaggi (a buon intenditor, dice il proverbio, poche parole)!

Sempre in Supramonte, ma questa volta sul versante Oliena, ritroviamo Corrado Pibiri che ci ricorda come aprire una via nuova spesso richieda una ricerca storiografica preventiva non sempre facile! Individuata una bella linea vergine sul versante occidentale del Monte Gutturgios (Valle di Lanaitto), Corrado si portava alla base di essa con intenzioni bellicose in compagnia di Simone Pireddu ma… ahimè… proprio dove voleva attaccare, ci trovava una freccia ed una scritta scolpita "Prosecco Way". Tornato a casa scoraggiato, nelle settimane seguenti ha cercato in tutti i modi di scoprire gli autori della via - indirizzando le ricerche ovviamente verso il nord –est - ma senza esito. Si è quindi progressivamente convinto a ripetere la via per comprenderne meglio il tracciato. Tornato alla base, con Simone ripeteva l’itinerario scoprendo che probabilmente esso si fermava alla base di un muro compatto. Evitando questo sulla sinistra la via è stata quindi terminata e gli apritori (o ripetitori?) hanno deciso di pubblicarla col nome originario, in attesa che qualcuno degli "antenati" si faccia vivo… Purtroppo nella discesa a piedi Simone scivolava battendo la schiena sul calcare. Il dolore di Simone suggeriva a Corrado l’intervento del Soccorso Alpino: l’infortunato veniva portato in elicottero a Nuoro, dove gli veniva diagnosticata la frattura di una vertebra. Ora, costretto a letto per un mese, Simone sta affogando le giornate con un ottimo prosecco…

L’ultima via di cui vi voglio parlare è un po’ particolare e riservata agli amanti delle cose strane ma… senzaa ombra di dubbio affascinanti. La cascata di Lequarci di Ulassai è la più alta della Sardegna e cade con un salto unico di 70 metri, distante dalla roccia proprio come le famose cascate del Venezuela. Purtroppo essa si forma solo di inverno, in periodi piovosi. A lungo avevo fantasticato di fare una via sulla parete di fianco alla cascata così, quest’inverno, ho deciso di provare. Con Fabio Erriu ci siamo lanciati sulla parete senza una ricognizione preventiva, la quale pur considerata eticamente riprovevole… ci avrebbe se non altro messo in guardia sulla qualità della roccia! Temevamo di trovare la roccia bagnata dal flusso della cascata, ma invece il problema principale è stato rappresentato dalla qualità del calcare, veramente pessimo. In un muro strapiombante di appigli instabili, grazie agli spit, sono riuscito a terminare indenne la via, che ha necessitato di altre due giornate di lavoro per essere ripulita e renderla arrampicabile. In queste due giornate, come d’incanto, la cascata si è formata regalandoci scorci ed emozioni indimenticabili. Ora la via ha già qualche ripetizione ed i pareri sono discordanti: chi dice che è una "frana", chi che è più che arrampicabile e, anzi, divertente. Si sa che i sardi son viziati in fatto di buona roccia, vi lascio indovinare l’origine di chi ritiene la roccia più che buona! ☺ Ah, dimenticavo il nome! Dato che la ripetizione di questa via vale soprattutto per il contesto, senza acqua nella cascata è senz’altro consigliabile andare altrove! Quindi gente… "Carpe Diem"!

di Maurizio Oviglia (CAAI)
Si ringraziano Roberto Vigiani e Corrado Pibiri per avermi inviato le notizie relative alle loro vie.

SCHEDA: A chent'annos, Sardegna

SCHEDA: Prosecco Way, Sardegna

SCHEDA: Carpe Diem, Sardegna




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