Riattrezzatura con materiale 'marino' in Sardegna da parte di Louis Piguet
Lo svizzero Louis Piguet ha riattrezzato gran parte delle vie moderne della scogliera di Buggerru (CI), non limitandosi alle sue vie ma anche a quelle degli altri. Quindi si è spostato a Cala Gonone dove ha riattrezzato parte delle vie di Cala Fuili sul mare dove di recente si era verificato un altro incidente dovuto a rottura di materiale inox. In questo viaggio Louis, aiutato da qualche attrezzatore locale come Bruno Fonnesu, Andrea Puddu e Piero Fancello, ha cambiato più di 250 punti!
Ricordo che ogni anno Louis viene in Sardegna una o due volte e si dedica a chiodare e riattrezzare decine di vie. Non solo, sua è anche la riattrezzatura completa delle corde fisse che portano a Millennium (Cala Gonone). Penso che tutta la comunità internazionale degli scalatori debba un grosso ringraziamento a tanta generosità in forma assolutamente disinteressata.
Ecco parte della lettera che mi ha spedito Louis, col rendiconto del lavoro fatto:
“Come ti avevo preannunciato, ho riattrezzato alcune vie lunghe sportive della scogliera di Pranu Sartu a Buggerru.
Nello specifico ho richiodato:
Plus loin sera la mer
Canto del sifone
Pista ciclabile
Thalassa
Riflessi magici
Signora delle cappelle
Scendendo su Riflessi Magici con Andrea Puddu, siamo stati indotti in errore dal tuo schizzo sull’ultima Pietra di Luna e abbiamo pensato di trovarci sulle ultime lunghezze della tua via (Riflessi Magici). A metà, ho invece realizzato che mi trovavo sulla via “Litri e Litri di Vino Cattivo”. Ma avevo già cambiato i punti scendendo, dunque ho poi riattrezzato Riflessi Magici risalendo. Potresti scusarti da parte mia con Mariano Zurru, per aver riattrezzato 3 lunghezze della sua via (Litri e litri di Vino Cattivo) per errore, senza chiedergli il permesso? Non ho modificato la distanza tra i punti, solamente sostituito i fix con fittoni resinati “inox” di qualità “marina”. Restano da riattrezzare le prime due lunghezze di questa via, cosa che farò volentieri la prossima volta che scenderò a trovare Bruno Fonnesu. A lui ho lasciato dei fittoni inox per riattrezzare “Didi”, sul faraglione di Pan di Zucchero.
Tutte le vie di cui ti ho parlato sono ora attrezzate con resinati inox qualità “marina” Raumer e resina Hilti HIT RE 500. Le soste sono su catena (Raumer) sempre in “acciaio marino” e ho aggiunto un terzo punto per ogni sosta, cosa che permette di collegare in doppia tutti i punti tra loro, costituendo una sosta sicura.
Sulla via del ritorno mi sono fermato a Cala Gonone, con l’intenzione di arrampicare un po’ in divertimento. Dopo aver sentito Piero Fancello (di Dorgali), sono venuto a conoscenza che un arrampicatore straniero era caduto 2 settimane prima a Cala Fuili finendo in mare, su una delle mie vie alla Spiaggia Ovest. Ho dunque rinunciato subito ad arrampicare per divertimento e mi sono fiondato alle 7,30 del mattino alla sommità della falesia e ho riattrezzato completamente le mie vie “E’ pericoloso sporgersi” e “L’écume des flots”.
Nessun punto sembrava essersi rotto sulle mie vie... Ma ne ho approfittato per riattrezzare anche “Wolof” e l’uscita di Kho Phi Phi, sulla quale sembra che sia caduto l’arrampicatore, fortunatamente finendo in mare.
Ti allego delle foto dei fix che Bruno Fonnesu ed io abbiamo recuperato, spezzandoli per rinchiodare le vie a resinati. Si tratta di una campionatura di circa 20 su 250 sostituiti. Puoi ben capire come ora abbia male alla schiena!
Sulla foto di insieme dei monconi dei fix solo i due sulla sinistra sono sani, come riferimento. Tutti gli altri sono stati intaccati da questa “ossidazione”. Alcuni sono neri, altri veramente ossidati, ma tutti si sono spezzati con al massimo la metà della forza che è occorsa per spezzare i due sani.
La vite col bullone è stata spezzata da Bruno tentando di svitarla da un punto sulla prima lunghezza di «Plus loin sera la mer», che era stata attrezzata 10 anni fa. Il fix tutto a destra proviene da Kho Phi Phi e si è rotto senza alcuno sforzo. Si trattava del fix appena prima il tetto a metà della via, solo passaggio chiave di 6a di tutto l’itinerario. Se ci fosse caduto un arrampicatore sopra, si sarebbe certamente spezzato. Quelli che ho cambiato sotto, non erano molto meglio!
Voilà, anche se è stato po’ complicato spiegarti...
Cosa ne pensi se facessimo un avvertimento agli arrampicatori che frequentano le falesie sul mare, non solo in Sardegna, ma in tutto il mondo?? Mi capita spesso di osservare le abitudini degli arrampicatori in falesia, sovente sbagliate. Essi sembrano completamente incoscienti di questi problemi, quindi penso che bisognerebbe lanciare un allarme generale su tutti i forum e siti dedicati all’arrampicata sul mare.
Nonostante quel che si è detto sembra che essi non abbiano paura di attaccarsi ad un solo punto, volano senza nessun problema su fix che magari tengono neanche il loro peso.
Personalmente mi confronto anche con un problema di “coscienza” dato che conosco i pericoli e non faccio nulla, a parte le energie che investo a riattrezzare.
Ma resta un problema di carattere generale ed i miei mezzi non mi permettono di riattrezzare tutta la Sardegna, solo parlando di un posto che mi sta molto a cuore. Ho speso 4000 euro, viaggio compreso, in queste settimane e non ho riattrezzato che 25 lunghezze!
Louis Piguet
http://www.montagne-secu.com/cv/?lang=it
(traduzione dal francese di Maurizio Oviglia)