Omegna Street Boulder 2011, l'arrrampicata nel villaggio
Sabato 11 giugno 2011 si è svolta ad Omegna (Vb) sul Lago d’Orta l'Omegna Street Boulder gran contest di boulder sui "magnifici problemi cittadini".
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Una fase dell' Omegna Street Boulder che si è svolto sabato 11 giugno 2011 ad Omegna sul Lago d’Orta (VB).
Lorenzo Scandroglio
L’Omegna Street Boulder di sabato 11 giugno 2011 è stato molto più di un contest di arrampicata urbana. E’ stata una grande festa, come era immaginabile, ma soprattutto è stata la dimostrazione che l’arrampicata è un fenomeno sportivo consolidato senza più confini, tanto che persino nella provincia italiana, quella dei piccoli borghi come Omegna sul Lago d’Orta (VB), si sente pulsare il cuore del verticale in scarpette e magnesite.
I mondiali di Arco (TN) di questo luglio sono solo la punta di un iceberg sotto la quale preme una base sempre più consistente, fatta di appassionati di ogni età, di spontaneismo, di movimento, di feste e – udite udite – di pubblico che applaude. A Omegna più di un abitante si è visto spuntare sul davanzale delle finestre del primo piano qualche baldanzoso climber sorridente, e almeno 2000 persone, fra passanti occasionali a passeggio per il “sabato del villaggio” e curiosi venuti apposta, hanno riempito le vie.
Qua e là ragazzi e ragazze, con un’età media appena sotto i vent’anni ma anche qualche giovanissimo accompagnato dai genitori, hanno ghermito per tutto il pomeriggio colonne, archi di viottoli, cornicioni, davanzali, terrazze, rilievi millimetrici posti sulle mura portanti di abitazioni, negozi, banche, edifici pubblici. Ai loro piedi il popolo dei climber schierato in “gran parata” (passateci il gioco di parole) con le braccia alzate al cielo per assicurare i compagni: agli occhi dei profani poteva sembrare (massì dai, ammettiamolo, un po’ è anche così) una forma di adorazione per il Zarathustra-funambolo di turno.
I numeri di OSB 2011 sono presto fatti: 150 climber iscritti, alcuni veri e propri “beginners” della prima ora, 80 blocchi per scalare, 100 magliette “bruciate” in un batter d’occhio inserite nel “pacco gara” venduto a 10 euro il cui ricavato è andato all’Associazione per la donazione del midollo osseo, 2000 spettatori, 12 gli anni del più giovane scalatore, Torino, Milano, Novara, Pavia, Biella, Verbania le province di provenienza dei climbers.
C’era anche un oriundo ossolano – argentino, Lucas Iribarren, che alla fine sarebbe risultato il vincitore della sfida sul blocco più difficile se non avesse usato un appoggio non consentito. Così l'ha spuntata Stefano Ghisolfi, atleta della Coppa del Mondo boulder (che ha risolto la via al secondo tentativo). Fra le donne, dopo tre tentativi, ha avuto la meglio la torinese Federica Mingolla. Ma lo spirito di questi contest, si sa, non è quello della gara, tanto che per ore tutti hanno arrampicato liberi, senza tempo e senza patemi, con l’unico obiettivo di “risolvere” le difficoltà opposte dai blocchi.
Alla fine la festa è stata lunga e dura, il blocco più duro, con fiumi di birra e musica dal vivo a lasciare di questo evento il ricordo indelebile dei ragazzi che, tra una pogata e l'altra, continuavano a liberare la scimmia 'rampicans' sulle travi distanziatrici delle colonne. L’assessore al Commercio e al Turismo del Comune di Omegna, Enzo Franza, uno dei pochi amministratori che ha subito creduto e sostenuto la manifestazione proposta da Alessandro Sollami & Co. per l’associazione Linea Verticale, guarda già avanti: “Ragazzi, potete cominciare a pensare all’edizione 2012. Noi ci saremo”. Insieme a loro la cordata (anche se qui le corde non si usano) della premiata ditta Cai Omegna – Street Boulder Italia.
Lorenzo Scandroglio
I mondiali di Arco (TN) di questo luglio sono solo la punta di un iceberg sotto la quale preme una base sempre più consistente, fatta di appassionati di ogni età, di spontaneismo, di movimento, di feste e – udite udite – di pubblico che applaude. A Omegna più di un abitante si è visto spuntare sul davanzale delle finestre del primo piano qualche baldanzoso climber sorridente, e almeno 2000 persone, fra passanti occasionali a passeggio per il “sabato del villaggio” e curiosi venuti apposta, hanno riempito le vie.
Qua e là ragazzi e ragazze, con un’età media appena sotto i vent’anni ma anche qualche giovanissimo accompagnato dai genitori, hanno ghermito per tutto il pomeriggio colonne, archi di viottoli, cornicioni, davanzali, terrazze, rilievi millimetrici posti sulle mura portanti di abitazioni, negozi, banche, edifici pubblici. Ai loro piedi il popolo dei climber schierato in “gran parata” (passateci il gioco di parole) con le braccia alzate al cielo per assicurare i compagni: agli occhi dei profani poteva sembrare (massì dai, ammettiamolo, un po’ è anche così) una forma di adorazione per il Zarathustra-funambolo di turno.
I numeri di OSB 2011 sono presto fatti: 150 climber iscritti, alcuni veri e propri “beginners” della prima ora, 80 blocchi per scalare, 100 magliette “bruciate” in un batter d’occhio inserite nel “pacco gara” venduto a 10 euro il cui ricavato è andato all’Associazione per la donazione del midollo osseo, 2000 spettatori, 12 gli anni del più giovane scalatore, Torino, Milano, Novara, Pavia, Biella, Verbania le province di provenienza dei climbers.
C’era anche un oriundo ossolano – argentino, Lucas Iribarren, che alla fine sarebbe risultato il vincitore della sfida sul blocco più difficile se non avesse usato un appoggio non consentito. Così l'ha spuntata Stefano Ghisolfi, atleta della Coppa del Mondo boulder (che ha risolto la via al secondo tentativo). Fra le donne, dopo tre tentativi, ha avuto la meglio la torinese Federica Mingolla. Ma lo spirito di questi contest, si sa, non è quello della gara, tanto che per ore tutti hanno arrampicato liberi, senza tempo e senza patemi, con l’unico obiettivo di “risolvere” le difficoltà opposte dai blocchi.
Alla fine la festa è stata lunga e dura, il blocco più duro, con fiumi di birra e musica dal vivo a lasciare di questo evento il ricordo indelebile dei ragazzi che, tra una pogata e l'altra, continuavano a liberare la scimmia 'rampicans' sulle travi distanziatrici delle colonne. L’assessore al Commercio e al Turismo del Comune di Omegna, Enzo Franza, uno dei pochi amministratori che ha subito creduto e sostenuto la manifestazione proposta da Alessandro Sollami & Co. per l’associazione Linea Verticale, guarda già avanti: “Ragazzi, potete cominciare a pensare all’edizione 2012. Noi ci saremo”. Insieme a loro la cordata (anche se qui le corde non si usano) della premiata ditta Cai Omegna – Street Boulder Italia.
Lorenzo Scandroglio
Note:
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www.lineaverticale.net | |
www.streetboulder.com |
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