Marco Spataro, fotografia e arrampicata in Val di Mello
La prassi è la solita: venti giorni a disposizione, organizzazione da casa più completa possibile. E' fine giugno, sto salendo in compagnia di Patrick Edlinger, alla volta della Val di Mello. Entrambi conosciamo bene la vallata per le foto apparse sulle riviste e per i racconti di alcuni nostri amici, ma la nostra conoscenza sul campo è pressoché nulla. Io sono stato nella valle una volta sola in compagnia di Marco Milani ed ho salito la stupenda linea di Luna Nascente e poi il brutto tempo ci ha fatti scappare. Patrick ha fatto una solo puntata in valle più di quindici anni fa e poi la pioggia non gli ha permesso di scalare.
Abbiamo a disposizione 4 giorni per cercare di portare a casa gli scatti migliori nel breve tempo possibile, il team è nuovo, solo io e Patrick siamo già affiatati per le foto fatte in Verdon. Emanuele Gerli (direttore commerciale Cassin) coordina i lavori, mentre gli arrampicatori con in mano la guida d'arrampicata della valle sognano già queste spettacolari pareti di granito.
Gli arrampicatori sono scatenati ed hanno voglia di sgranchirsi un po'. Per evidenti problemi di complessità (attrezzature varie, cambio vestiario e tempo incerto), scegliamo come primo spot il Sasso Remenno. Qui ai piedi di questo monolite portiamo tutto l'abbigliamento che dobbiamo fotografare: sembra natale, si aprono i pacchi... dopo un po' ci sono capi cassin sparpagliati ovunque! Ognuno trova la combinazione di colori più adatta per le foto, a parte il sottoscritto che sfodera un bisunto pantalone della concorrenza. Come sappiamo le ditte sono molto taccagne sull'elargire materiale ai fotografi!
La fortissima Giovanna Pozzoli si scatena su una prua estetica e poi a seguire lo spagnolo Bruno Maces, seguono poi Laura Besseghini con i suoi inconfondibili occhi azzurri, ed i giovani Simone Riva e Claudio Arigoni.
Io inizio subito a risalire le fisse e cerco la posizione migliore per cogliere l'attimo fuggente; e mi trovo mio malgrado a dover scattare con la luce di mezzo giorno e con un caldo afoso! Per fortuna tutti si impegnano e sfruttiamo la giornata al massimo anche perché le previsioni sono molto incerte. In serata ci spostiamo più a monte all'inizio della val di Mello per fare alcuni scatti di boulder.
Il giorno successivo lo sfruttiamo per fare foto nelle splendide fessure del masso erratico, ancora una volta è Giovanna che apre le danze e dopo una breve lezione di Patrick, su come posizionare i friends, si lancia su un bellissimo tiro interamente da proteggere. Anche per Patrick e Bruno scelgo due belle linee di fessure, dove possono scatenarsi con movimenti molto estici per le foto dove piazzano la serie nuova fiammante di friend.
La sera tutti a fare boulder eccetto il sottoscritto che deve sfruttare ogni attimo a disposizione per scattare immagini varie. La cosa difficile per il fotografo è quella di essere sempre presente dentro l'azione ma allo stesso tempo deve rendersi invisibile per non rovinare la naturalezza degli arrampicatori. Qui ognuno trova il suo boulder preferito con la linea che più gli si addice e gli arrampicatori si alternano senza sosta su nuovi passaggi. Il più instancabile è Patrick che nonostante il caldo umido fa' un tentativo dietro l'altro: "encore une derniere fois... merde ça glisse" andando avanti per quasi un'ora mentre il nostro appetito deve attendere.
L'indomani scegliamo la placca di Mixomiceto per fare due foto alle ragazze sull'estetico muro di granito vicino alla cascata. La giornata è molto calda e le energie iniziano a mancare, dopo alcuni scatti decido di approfittare per fare alcune foto lungo il torrente. Qui l'ambiente è davvero surreale: prati verdi, pozze azzurre e montagne innevate sullo sfondo. Per completare il quadro un gruppo di arrampicatori disperso con i materassini da boulder in spalla che guada il gelido torrente in cerca del granito tanto sognato!
Dopo un po' di riposo ed una rinfrescante fetta di anguria offerta da Emanuele, che pensa a tutto, siamo di nuovo pronti per l'ultima puntata nei massi della val di Mello. Ci raggiunge il local Simone Pedeferri che ci svela i segreti per concatenare i vari passaggi sui suoi massi preferiti. Alla sera festeggiamo il compleanno di Patrick e dopo qualche bicchiere di troppo le lingue si sciolgono ed i racconti si susseguono mescolati al vociferare della truppa! Io contento del lavoro sogno di salire l'indomani alla volta del Qualido dove Simone stà finendo un suo progetto. La serata si protrae in tutta naturalezza e solo a notte fonda, dopo svariati bicchieri di dolce nettare, riesco a posare finalmente lo scheletro in bolla!
Al mattino mi sveglio alle 6 per vedere il tempo, è tutto coperto, niente Qualido... ritorneremo in questa splendida valle ricca di rocce che ci ha stregati!
di Marco Spataro