Laura Rogora, Matteo Gambaro, Marcello Bombardi, Matteo Menardi, Silvio Reffo… l’inarrestabile arrampicata degli italiani in falesia
Negli ultimi giorni c’è stato un flusso quasi continuo di grandi realizzazioni nelle falesie italiane, segno non solo di condizioni molto favorevoli, ma soprattutto dell’inarrestabile aumento di livello in questi ultimi anni. Questo fa piacere, è un fatto più che positivo che premia anni di duri allenamenti, ma da parte nostra è accompagnato anche dalla consapevolezza che, in questa era di facebook, click, like e via dicendo, è diventato ormai quasi impossibile seguire tutti. Cerchiamo quindi di fare un breve riassunto delle ultime salite di rilievo, scusandoci in anticipo per eventuali omissioni.
Iniziamo dalla più giovane, la 15enne Laura Rogora che dopo il suo bellissimo viaggio in Spagna dove ha salito l’8c+ di Joe Blau ad Oliana, è ritornata nella falesia di Collepardo. Ritornata, perché qui a novembre la romana aveva liberato il prolungamento di Tomorrowland, gradandolo con uno strepitoso 8c+. Adesso invece ha salito per prima La Gasparata, per la quale suggerisce addirittura un pizzico di più, ovvero 8c+/9a. Inutile dire che, se venisse confermata, sarebbe una delle prime femminili più difficili mai effettuate. Forse persino la più difficile. Vengono in mente gli 8c+ di Ma belle ma muse a Romeyer in Francia (Anak Verhoeven, 2016) Rolihlahla in Sud Africa (Sasha DiGiulian, 2013), Pull Over e The Wall nel Verdon in Francia (Charlotte Durif, 2009) e Claudio Caffè ad Arco (Angela Eiter, 2007), ma questa è la prima volta che l’asticella viene alzata verso l' 8c+/9a.
Rimanendo in tema di prime libere: sia Marcello Bombardi sia Matteo Gambaro hanno chiuso due progetti vicino a casa loro. Bombardi ha liberato Cose preziose, un tiro tecnico e leggermente strapiombante nella piccola ma intensa falesia Il libro a Borgone in Val di Susa, per il quale ha suggerito il grado di 8c+. La stessa difficoltà indicata anche da Gambaro per la sua Anchorage. La via percorre in obliquo verso destra la volta del grande tetto della falesia Terminal in quel di Val Pennavaire, conosciuta meglio tra i climber come Albenga, e fa parte del progetto del 42enne di creare in ogni falesia storica della zona un tiro di alta difficoltà.
Per quanto riguarda invece delle veloci e belle ripetizioni, segnaliamo la prima ripetizione da parte di Silvio Reffo di Thunder Ribes, il 9a liberato nella falesia di Massone, Arco, da Stefano Ghisolfi a metà dicembre 2016. Dal canto suo anche il giovane cortinese Matteo Menardi ha dimostrato una forma smagliante. L’avevamo lasciato nel 2015 dopo la rotpunkt del suo primo 9a a Gemona. Bene, verso la fine del 2016 ha confermato questo livello ripetendo altri due 9a, Welcome to the club nella falesia di Campo (effettuando la prima ripetizione dopo la libera di Luca Zardini nel 2009) e la super strapiombante Halupca 1979 nel grottone di Ospo in Slovenia. Con tre 9a nelle braccia quindi non sorprende che a Fonzaso, la falesia invernale per eccellenza del bellunese, abbia fatto praticamente tabula rasa: Child in Time 8c+, Il Gladiatore 8c+, Drumtime 8c+, Diabloluna 8c, El sior favonio 8c… Pazzesco.
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