Jakob Schubert un alieno ad Arco
Jakob Schubert sulla roccia si conferma sempre più un alieno. In cinque giorni di arrampicata ad Arco il 29enne climber austriaco ha ripetuto: Thunder Ribes 9a (secondo lui 8c+/9a) a Massone, Zauberfee 8c+ all’Eremo di San Paolo, l’8c di 5 Uve a-vista a Narango seguito, nella stessa giornata, da Natural Present 8c/8c+ e Mr. Teroldego 8c. Inoltre è arrivata anche la terza salita di Beginning 9a/9a+ (dopo Stefano Ghisolfi e Adam Ondra) all’Eremo. Quindi sempre nella stessa giornata si è aggiunta la via Terra Piatta 8b+ a-vista a Pizarra ed una ripetizione di Zero Tolleranza (8b+/8c), per poi chiudere in bellezza con la bellissima Omen Nomen 9a a Padaro. Un bottino impressionate con soltanto un giorno di riposo in mezzo.
Poche settimane fa Schubert si era aggiudicato la terza salita del 9a Fugu nella falesia Schleierwasserfall, dove dopo il lockdown aveva ripetuto la famosa Weiße Rose 9a di Alexander Huber. È passata quasi inosservata, invece, quella che riteniamo una delle sue performance migliori: la salita flash di Lichtjahre nella stessa falesia. Si tratta della super via, liberata da Hannes Rieser nel 1992, che dopo una rottura di una presa era diventa un mezzo grado più difficile. A liberarla dopo la rottura era stato Markus Bendler che aveva suggerito il grado di 8c+, mentre di recente Alex Megos l’aveva ripetuta al terzo tentativo. Schubert si è fatto "guidare" da Michael Piccolruaz per completare "una delle mie salite flash più difficili." su una via con una scalata decisamente "old school".
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Jakob Schubert Bio-logiko 9a, Narango