Coppa del mondo Boulder 2009: l'ultima battaglia

Il 12 e 13 giugno ad Eindhoven (NED) si disputerà la 5a e ultima prova della World Cup Boulder 2009. I pronostici prevedono un duello fra Rustam Gelmanov e Kilian Fischhuber per la vittoria maschile mentre tra le donne la favorita è Noguchi Akiyo davanti ad Anna Stöhr. per gli italiani Gabrieli Moroni punta al 4° posto.
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La russa Aleksandra Balakireva vince la tappa di Vienna.
www.boulder-worldcup.com
Gelmanov vs Fischhuber, una battaglia all'ultimo boulder. Passateci il titolo pugilistico ma è proprio quello che questo fine settimana dovrebbe succedere ad Eindhoven. Sì, perché tutto fa credere che dopo 4 turni, l'ultimo atto della World Cup Boulder si concluderà proprio con una battaglia. O sul filo di lana, se preferite la metafora ciclistica. L'unico dubbio che tutto ciò avvenga è che la brutta botta alla schiena presa dal russo nell'ultima trasferta di Coppa a Vail, in USA, sia più grave di quello che è sembrato dai controlli del dopo gara... Ma Gelmanov in Olanda risulta regolarmente iscritto, e quindi speriamo davvero che l'annunciata singolar tenzone ci sia!

Perché i 4 punticini di vantaggio che il russo Rustam Gelmanov ha sull'austriaco Kilian Fischhuber sono un niente, e ci vorrà proprio la gara perfetta per portare a casa il Trofeo. Sarebbe la prima volta per il 21enne Gelmanov. La terza consecutiva per Fischhuber, senza dimenticare il 2° posto del 2006. E c'è da scommettere che, se lo conosciamo, il 25enne campionissimo austriaco lotterà fino alla fine per non farsi sfuggire questo sigillo che confermerebbe ancora una volta la sua assoluta egemonia nella specialità dei blocchi.

Del resto i “conti” tra i due ora sono di sostanziale parità, con il russo vincitore nella terza prova a Vienna, 3° a Kazo nella gara di esordio in Giappone, 11° ad Hall e 6° nonostante la caduta che l'ha costretto ad abbandonare la gara nella finale di Vail. Mentre l'austriaco, dopo l'incredibile scivolone al 23° posto dell'esordio di stagione, ha inanellato tutti podi centrando i 100 punti della vittoria ad Hall e il bronzo (cioè 65 punti) sia a Vienna sia a Vail. Conterà di più la grande esperienza di Kilian o la “fame” di vittoria di Rustam? E poi il russo ha davvero recuperato dopo l'infortunio? Impossibile dirlo: chi sa di boulder sa anche che ogni gara è un problema a parte, e che i pronostici sono davvero impossibili.

Quel che è certo è che per la vittoria della Coppa maschile s'annuncia una gara vera e imprevedibile fino all'ultima zona. Come del resto anche per la terza piazza che vede in pole position il 22enne tedesco Jonas Baumann, non solo perché ha un vantaggio di 28 punti sul francese Guillaume Glairon Mondet, ma anche e soprattutto perché ha vinto alla grande (e un po' a sorpresa) l'ultima prova di Vail davanti ad un Daniel Woods che, evidentemente, quando gioca in casa sa esprimere tutto il suo grandissimo potenziale.

Va detto che un po' più indietro (al 5° posto) è ancora in corsa anche Gabriele Moroni. Dopo il 14° posto dell'inizio, il novarese e testa di serie della nazionale italiana, ha centrato un bel 2° posto ad Hall per poi scivolare al 21° di Vienna e al 9° di Vail. Certo con 39 punti di ritardo da Baumann è più facile pensare che Gabriele punti tutto per guadagnare quel gradino che lo confermerebbe come già nel 2008 al 4 gradino della Coppa. Ma siamo sicuri che tenterà anche di più! E sarebbe bello che quella vittoria di tappa, che ancora gli manca, arrivasse proprio ora... i numeri per farlo li ha tutti. Come potrebbe centrare una grandissima rimonta l'altro azzurro, Lucas Preti, attualmente 10° ad una manciata di punti dal 7° posto.

Ritornando alla corsa per la vittoria, tanto la vittoria maschile è sospesa quanto l'ultima partita femminile sembra già decisa. I 60 punti di vantaggio che la giapponese Noguchi Akiyo ha sull'austriaca Anna Stöhr, dovrebbero consentirle di arrivare quasi in carrozza alla sua prima Coppa mondiale, e insieme anche al primo Trofeo mondiale per il paese del Sol levante. Se così sarà, si compirà una sorta di rivincita: l'austriaca infatti dovrà cedere la Coppa vinta nel 2008 proprio all'atleta che l'anno scorso le era immediatamente dietro.

D'altra parte anche quest'anno il loro è stato un vero e proprio duello, con Noguchi che ha vinto le prime due gare e poi ha inanellato un 2° e un 3° posto, mentre la Stöhr dopo il 1° posto ad Hall e il 3° a Vienna e Kazo ha complicato le cose finendo “solo” 4a a Vail. Per lei forse non resta che fare la gara della vita e poi sperare in (enormi e improbabili) passi falsi della giapponese. Si vedrà. Come staremo a vedere come andrà a finire per la terza piazza che vede ben più di una pretendente in lizza; con la sorprendente coreana Jain Kim in testa seguita dalla slovena Natalija Gros, la russa Yulia Abramchuk, la belga Chloé Graftiaux e la francese Maud Ansade tutte comprese nello spazio di 17 punti. Una cosa è certa anche tra loro sarà battaglia, naturalmente fino all'ultimo boulder!


Il punto di vista di Kilian Fischhuber
Vail 05-06/06/2009
Si ritorna negli Stati Uniti! Per il secondo anno consecutivo i Teva Outdoor Games e la World Cup Boulder hanno regalato un sacco di spettatori, spettacolo, molta attenzione dai media ed un grande risultato dalla squadra di casa. Qui le pareti sono più alte, le prese più strane ed alcuni lanci non sono solo spettacolari ma anche di gran forza e, rispecchiando lo stile delle gare americane, a volte anche rischiosi!

Già nella Semifinale l'enorme forza degli atleti USA era evidente. 3 uomini e 2 donne sono andati alla grande staccando senza difficoltà il ticket per la finale. Tanto che dopo la semifinale al comando della classifica provvisoria maschile c'erano ben tre americani, mentre Anna Stöhr comandava tra le donne. L'atmosfera in finale è stata straordinaria. Se in Europa si pensa che gli americani siano un po' esagerati, bisogna anche riconoscere però che sanno davvero creare un'atmosfera unica! Fanno il tifo e applaudono per ogni arrampicatore, per ogni suo movimento. Poi se quello che sale è un americano, allora c'è un crescendo ulteriore. Alex Puccio ha battuto tutte le donne riuscendo a risolvere il 4° ed ultimo problema. La sua connazionale Alex Johnson si è piazzata seconda con tre boulder, mentre la giapponese Akiyo Noguchi ha messo una seria ipoteca alla vittoria finale della Coppa guadagnando il terzo posto con 2 boulder.

Tra gli uomini c'è stato un piccolo sensazionale avvenimento. Il tedesco Jonas Baumann ha arrampicato senza errori, salendo flash tutti e quattro i boulder e vincendo regalmente davanti a Daniel Woods (che ha centrato il suo miglior risultato) e a Kilian Fischhuber. Purtroppo sulla gara è scesa l'ombra della caduta del russo Gelmanov. Sull'ultimo boulder alto circa 4m, Gelmanov è caduto sulla schiena ed è stato portato via su una barella, con la testa e il corpo bloccati. Fino alla fine della gare non era chiaro quanto si era fatto male. per fortuna i check successivi fortunatamente hanno evidenziato solo una sovra estensione dei dischi, che non dovrebbero causare rotture o danni futuri. Così la gara per il titolo maschile è ancora aperta, mentre tra le donne tutto indica ad una vittorie della giapponese Noguchi.

Vienna 29-30/05/2009
Nel weekend di Pentecoste la prima Coppa del Mondo Boulder a Vienna ha attratto nella capitale d'Austria moltissimi atleti. Quasi 150 i registrati alla partenza: un record. Purtroppo però all'inizio il tempo non ha giocato dalla parte degli atleti e la qualificazione ha dovuto essere spostata in una palestra indoor. Molti atleti non erano d'accordo con questa decisione, ma questo ha comunque salvato il primo round dalla cancellazione o da una lunghissima attesa. A causa dei pochi posti per il pubblico e il non abituale ambiente di una sala d'arrampicata (con la corda e sala boulder), si potrebbe dire che la prima fase di gara non è stata sicuramente un fiore d'occhiello per questo sport. Ma bisogna anche precisare che la qualificazione serve soprattutto per fare selezione e non deve essere necessariamente spettacolare quanto la semi e la finale. Inoltre è stata una soluzione di emergenza di cui bisogna apprezzare il lato positivo, a meno che non diventi un'abitudine.

Il tempo comunque è migliorato poco prima della semifinale e lentamente è arrivato il pubblico nel 22esima zona della vecchia città. Il team di tracciatori guidati da Jamie Cassidy e Reinhard Fichtinger hanno tracciato boulder difficili. Tanto che sia in gara maschile sia in quella femminile per passare il turno bisognava chiudere almeno 3 blocchi in pochissimi tentativi.

Per la finale le temperature sono scese a livello "perfetto", il pubblico era "caldo" e gli atleti pronti per lo showdown. Gli uomini hanno iniziato il round decisivo con un boulder facile, che quasi tutti hanno risolto flash. Il secondo boulder invece era duro e si è anche rivelato quello decisivo. Mentre Shalagin, Fischhuber, Barrans e Glairont Guilliome sono rimasti senza speranze, Mc Coll e Gelmanov sono saliti sovranamente al top. Al terzo, tecnico boulder, Mc Coll è caduto ad un soffio dal top e così si è giocato tutte le sea chance per la vittoria. Il quarto boulder era composto di movimenti potenti, inizialmente sembrava un test assoluto, ma grazie alla temperature tutti sono arrivati al top.

A Vienna dunque ha vinto Gelmanov (sua 2a vittoria dopo quella di Moskau nel 2008) con quattro boudler chiusi davanti a McColl (suo miglior risultato) con 3 Boulder e Fischhuber, anche lui con 3 boulder. Dalle donne era più eccitante che mai, e alla fine il numero di tentativi è stato decisivo. La vittoria è rimasta aperta fino all'ultima atleta e all'ultimo tentativo. In questo caso è stata Anna Stöhr, che non è riuscita a chiudere l'ultimo boulder: le mancava soltanto l'ultimo movimento al top. Alla fine l'austriaca si è piazzata terza alle spalle della giapponese Noguchi. Ma la vera sorpresa della serata è sicuramente stata la russa Aleksandra Balakireva che, dopo essersi qualificata per la prima volta in una finale, e persino riuscita a vincerla!



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