Arrampicata in Sardegna: news 4 / agosto 2013 di Maurizio Oviglia

Quarto appuntamento dell'aggiornamento di Maurizio Oviglia con le novità dalla Sardegna. In questo numero: Cala Gonone, Badde Pentumas nel Supramonte di Oliena, Punta Manna nel comune di Ollolai, Domusnovas.
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Luca Giupponi libera SS125, 8b+
Davide Giupponi
La news di questo mese si concentra sulla zona di Cala Gonone, da sempre considerata la più famosa e frequentata dell’isola, almeno da parte dei turisti arrampicatori. Le vie della Cala sono ormai sparse in tantissime falesie dove lo stile (e purtroppo l’attrezzatura in loco) risulta molto eterogeneo. Arrampicata dunque per tutti i gusti a poca distanza dal mare ma non dimenticate di informarvi bene sullo stato di chiodatura del settore dove avete intenzione di andare, perché accanto ad una falesia perfettamente attrezzata potreste trovarne un’altra con le protezioni un po’ così e così… Le ultime novità del sito più frequentato dell’isola sono state, come quasi sempre, opera di attrezzatori innamorati del posto e che qui passano regolarmente le loro vacanze. Non è un eccezione il caso della guida alpina Mario Ogliengo, già co-attrezzatore di una delle vie lunghe più frequentate, la via Mediterraneo alla Punta Giradili. Mario ormai divide il suo tempo tra Chamonix e Cala Gonone così, dopo i primi soggiorni di “assaggio” è passato alle vie di fatto con trapano e spit. Come già altri attrezzatori, ha individuato nella zona di Margheddie uno dei luoghi con più possibilità.

Tra l’autunno e la primavera passata ha aggiunto dunque un considerevole numero di itinerari nuovi (esattamente 11, dal 6b al 7a+) nel settore del Chorro, un grottone che era già stato oggetto di restyling da parte di Roberto Vigiani. In compagnia della sua compagna Maria, dello svizzero Louis Piguet e di Mauro Rossi, ha dunque espanso considerevolmente questa falesia poco frequentata soprattutto a causa delle sue poche vie (e di alta difficoltà). E per i gradi più abbordabili, Mario ha creato appositamente un settore a sinistra del Grottone, lungo il sentiero, battezzato Torre di Mezzo. Qui troverete 10 vie tra il 5b ed il 7a+, su roccia un po’ aggressiva ma sempre bellissima. Ricordiamo che la strada di accesso è percorribile in auto ma per chi non ne ha strettamente necessità sarebbe meglio (per evitare intasamenti che potrebbero innervosire il pastore) lasciarla al tornante asfaltato. In questo caso calcolare una ventina di minuti in più di piacevole camminata.

Altre news riguardanti Gonone arrivano dal trentino Luca Giupponi, da sempre uno dei più forti arrampicatori della penisola. Luca ha attrezzato e liberato una variante diretta (nella grotta) alla via I due Cosmonauti ad Arcadio, che ha gradato 7c+. Ricordiamo che Luca è anche l’autore di una via estrema, sulla destra del settore Noce Secca. La via si chiama SS125 e si sviluppa su uno strapiombo infinito con difficoltà di 8b+, a detta di Luca una delle vie difficili più belle che abbia salito.

Riferiamo infine che Mariano Zurru, aiutato da vari compagni, ha aperto un nuovo sentiero che dall’Agriturismo Codula Fuili scende direttamente al settore Zedda Piras e Thailandia, nella Codula Fuili. I minuti di cammino sono sempre 30, ma ciò vi eviterà di lasciare l’auto al parcheggio di Cala Fuili, in alcune stagioni fortemente a rischio furti. L'accesso al sentiero è situato nella proprietà privata dell'agriturismo, pertanto quando si arriva è importante avvisare Franco, il proprietario, che è sempre molto disponibile.

Ritornando a Luca Giupponi, da qualche anno attivo anche nelle aperture di multipitches di alta difficoltà, riferiamo di una nuova via da lui aperta in compagnia di sua moglie Ulla Walder ed Enrico Bettega. La via si trova nel Badde Pentumas, Supramonte di Oliena (Valle di Lanaitto) sulla parete di destra della gola, a circa 25 minuti di cammino dall’auto. Il nuovo itinerario, aperto nel giugno del 2013, si sviluppa per 110 metri con difficoltà sino al 7b. Particolarmente entusiasmante il primo tiro, una canna di 45 metri! Il nome della via non poteva essere che... “Brenta”... forse i trentini sentivano anche in Sardegna nostalgia delle loro Dolomiti?

Riguardo invece alle vie tradizionali segnaliamo ancora una volta l’opera di continua ed incessante ricerca delle pareti più recondite dell’isola portata avanti dal sassarese Marco Marrosu. Dopo aver aperto un centinaio di nuove vie (sempre rigorosamente tradizionali) principalmente in Gallura, da qualche tempo Marco ha iniziato a guardare alle “zone bianche” dell’interno mai prese in considerazione dagli arrampicatori. Questa volta è stato il turno della Punta Manna nel comune di Ollolai, dove Marco ha tracciato, in compagnia di Riccardo Argiolas e Giacomo Satta, la via “Su brincu de iolao”, 210 m (più 100 facili per arrivare in vetta) di placche con passaggi sino al VI+. All’attacco e lungo il percorso sono stati lasciati diversi cordini.

Passando al settore sud dell’isola, segnaliamo la prima ripetizione ad opera del giovane sardo Matteo Marini di Oltretomba, 8c, una via liberata da Adam Ondra, tre o quattro anni fa. Questo itinerario si trova nel settore Bronx, all’uscita della Grotta di San Giovanni, a Domusnovas. Una delle poche falesie arrampicabili in piena estate anche quando ci sono 40 gradi, trovandosi dentro... una grotta!

Maurizio Oviglia

Per questo numero si ringrazia Mario Ogliengo, Marco Marrosu e Luca Giupponi.

News Sardegna di Maurizio Oviglia



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