Arrampicata in Sardegna news #12: Gutturu Cardaxius e Ulassai

Sta arrivando l’estate e dunque mi attengo alla stagionalità proponendo due settori "freschi" frequentati dai vacanzieri che non si vogliano rassegnare solo alla spiaggia. Il primo è il settore estivo per eccellenza, ovvero Ulassai (a soli 2 km da Jerzu) che sta diventando il centro di riferimento per l’arrampicata sportiva sarda in questa stagione. In particolare il Canyon ha visto ultimamente moltissime novità, soprattutto grazie a Gianluca Piras, che ha attrezzato non solo vie difficili ma anche vie abbordabili di quinto grado, fino ad oggi un po’ il Tallone d’Achille dell’arrampicata dei Tacchi. Ricordiamo che il Canyon, nel dialetto locale conosciuto col nome di Sa Tàppara, si trova appena sopra il paese (ad una quota di 900 m) ed è costituito da una serie di meandri, grotte e fenditure, che a prima vista non sono affatto evidenti. La particolarità, rispetto alle altre falesie di Jerzu ed Ulassai, è di essere assai meno "di dita" e quindi di uno stile meno ostico e sicuramente più apprezzato dalla gran parte dei climbers. Grazie alle numerose concrezioni, spesso vere e proprie pietre che sembrano incollate, le vie sono un po’ meno tecniche e le on sight sono quindi meno difficili rispetto alle falesie vicine, anche se purtroppo (anche qui!) spesso facilitate da un gran numero di bollini e segni bianchi.

Ma vorrei darvi un aggiornamento sulle vie dure del Canyon ed un doveroso omaggio ad una bravissima arrampicatrice sarda che ora vive al nord che però spesso si fa prendere dalla nostalgia e ritorna a far visita alle falesie della sua terra. Ebbene Grazia Fenu è tornata protagonista sulle rocce di Ulassai con due prestigiose prime libere di due stupende e difficili linee. La prima è "Blu!" che era stata chiodata da Matteo Cappa e dal belga Klaas Willems ed ha visto la prima libera proprio da parte di Grazia, che l’ha gradata 8a+. La seconda è una via chiodata da Hervè Barmasse: si chiama "La rèina" ed è stata liberata sempre da Grazia e gradata 8a. Da segnalare anche la prima libera di "Aganammala" da parte di Cristian Brenna, valutata 7c+/8a, e di Trilobite (8a), chiodata ancora una volta da Matteo Cappa e liberata da Ruben Beckers. Permangono alcuni progetti non risolti, non tutti "aperti". Quelli "lucchettati" hanno un nastrino al primo spit, poi agite secondo coscienza, io ve l’ho detto… ;-) Ricordiamo che al Canyon, a seconda del settore prescelto, si può accedere dal Lavatoio o più comodamente dal Campo Sportivo.

Un’altra zona di gran fermento è sicuramente il Gutturu Cardaxius. A pochi passi dalla splendida spiaggia di Cala Domestica, questo canyon ha un potenziale enorme e di esso abbiamo già ampiamente riferito su planetmountain negli ultimi anni. L’ultimo settore nato è opera di Mariano Zurru e Giorgio Puxeddu ed ha un nome quasi fumettistico, "Marangigio" Si trova proprio sulla strada, appena prima del settore Banana Republic ed è quindi molto comodo ed apprezzato da chi si muove sul grado 5 e 6. L’attrezzatura è ottima, i due chiodatori hanno fatto come al solito un gran lavoro di pulizia, ma l’arrampicata non è mai scontata presentando, come altri settori del Gutturu, molti laterali.

Pur trovandosi a due passi dal mare il Gutturu Cardaxius è una zona frequentata spesso d’estate grazie ad una piacevole corrente d’aria che soffia nelle ore centrali della giornata e alla possibilità di abbinarla alla spiaggia. Marangigio è in ombra la mattina presto o il tardo pomeriggio.

Maurizio Oviglia (CAAI)
Si ringrazia Giorgio Puxeddu e Grazia Fenu.


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