Arrampicare nel Briançonnais, Francia

Il Briançonnais cela alcune perle tra cui la catena dei Cerces, sul quale si sviluppano alcuni itinerari fantastici...
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Arrampicare nel Cerces, Francia: Vaille que Vaille, Roche Noire, II° Tour
Alessandro Superti

sannato e frequentato dagli arrampicatori di mezzo mondo per il suo fantastico calcare, il Briançonnais cela alcune perle meno note rispetto alle più gettonate Tenailles e Tête d’Aval. Si tratta della catena dei Cerces, un massiccio tortuoso e appartato, sul quale Jean Michel Cambon e soci hanno creato alcuni itinerari fantastici, alla ricerca del puro piacere del gesto.

1. Ayla 7b+
2. Beaux Quartiers 6b
3. Des Quarantes 5b
4. Le Bal des Boucas 6b
5. Le Feu Sacrè 7a o 6b+/A1
6. Le Penchant Fatal 6a+/A1
7. Vaille que Vaille 6a


All’insegna della sicurezza che non uccida l’avventura, della linea perfetta che non dimentichi la conformazione naturale, nel corso degli anni sono nati una miriade di itinerari molto omogenei ed entusiasmanti, su una roccia talmente perfetta da far sfigurare il paragone con mille altri luoghi.

Il tutto inserito in una splendida cornice scenografica di montagna, dominato da tre cromie contrastanti: il verde acceso dei prati, il grigio delle torri e l’azzurro di un cielo spesso molto generoso. Senza dimenticare i ghiacciai degli Ecrins che sono dall’altra parte della valle. La strada è sufficientemente lontana per essere dimenticata e la frequentazione talmente scarsa che dopo un po’ ci si sente isolati dal mondo.

La scelta delle vie di arrampicata era molto ampia: è caduta su una significativa rappresentanza di vie per tutti i gusti.

Accesso
Dal nord Italia si raggiunge Torino e la Val di Susa (indicazioni Frejus) con autostrada fino a Oulx. Dopo l'ultimo casello si prende il bivio per il Monginevro/Sestriere; a Cesana Torinese si imbocca a destra la strada che con pochi tornanti porta a Claviere e al passo del Monginevro (1854 m); la discesa sul versante francese è più tormentosa.
A Briançon si giunge ad una rotonda, dove si svolta a destra, in direzione Col du Lautaret - Grenoble (RN91); dopo pochi chilometri si attraversa il paese di Chantemerle (deviazione per il Col du Granon e Col de Buffère); successivamente quello di Monetier les Bains (ultimo centro importante della Val de la Guisane).

l paesino di Le Lauzet, costituito da poche case, è su una stradina parallela alla RN91 e si raggiunge svoltando a sinistra poco prima di Pont de l'Alpe, dove parte il sentiero per la Aiguillette du Lauzet.
In rapida successione si trovano i parcheggi per La Lauziere e l'Eperon de la Route, la Tête Colombe e la Tour Termier.
Da Torino circa 130 Km.

Periodo ideale
Normalmente si può iniziare ad arrampicare già da aprile e proseguire fino all'inizio di novembre; poiché le calate sono lungo gli itinerari di salita sarebbe possibile anche una frequentazione invernale, nei periodi di tempo mite. Tuttavia le nevicate in zona sono solitamente abbondanti e i pendii sottostanti le pareti abbastanza ripidi, per cui è indispensabile valutare bene le condizioni di stabilità del manto nevoso. Tutte le pareti sono esposte a sud-ovest, per cui è consigliabile iniziare le vie a metà mattinata.

Punti d’appoggio
La struttura ricettiva francese offre, oltre ai classici alberghi, la simpatica formula delle "Gites d'Etape", appositamente pensate per i viaggiatori itineranti (cicloturisti, escursionisti etc).
In queste abitazioni, gestite da privati, viene data la possibilità di pernottare con uso cucina a prezzi modici (mediamente 60-70 Fr.); oppure si può fruire del servizio di mezza pensione (cifre oscillanti tra 200 e 250 Fr.). In alcuni casi il pernottamento è in cameroni, in altri si possono trovare stanzette da 2-4 posti.

Nella Val de la Guisane ci sono varie Gites, con livelli qualitativi differenti. Consigliabile "La ferme des Boussardes" che unisce alla cordialità dei gestori una cucina ricca e naturale (in loco produzione di formaggi di capra e prodotti biologici), collocata vicino al paese di Le Lauzet. Conviene prenotare in anticipo, perchè i posti a disposizione sono limitati. Certamente più spartana, e non inclusa nell'elenco sottostante, è da segnalare una Gite a Le Casset (nei pressi di Monetier) con cameroni e uso cucina, di fronte alla fontana della piazza centrale.

Sulla strada tra Monetier e Le Casset viene utilizzata d'estate una vasta area pianeggiante per campeggiare; è anche possibile montare la tenda con discrezione in altri luoghi, possibilmente la sera, smontandola la mattina successiva. Qualche buon ristorante è presente a Monetier, dove si trovano anche alcuni negozi di alimentari.

Altre possibilita nei Cerces
Rocher de la Mandette (2400 m): piccola falesia raggiungibile in 10’ scendendo dalla strada per il Col du Galibier. Annovera alcun vie, lunghe fino a 100 metri, di difficoltà compresa tra il 5c e il 6b.
Roche Robert (2399 m): famosa placconata percorsa da una decina di itinerari che raggiungono 200 metri di sviluppo, su roccia fantastica. Livello medio 6b. Si raggiunge da Pont de l’Alpe in circa 1 h.
Roche Colombe (2844 m): avvicinamento in parte comune con quello della Roche Robert (1h 30’ da Ponte de l’Alpe). Qualche vecchia via e un recente itinerario di 6°
La Bruyere (2619): nelle immediate vicinanze della Roche Colombe sorge questa parete contrassegnata da una cresta dentellata, percorsa già nel ’47.

Per le falesie di fondovalle si rimanda alla già citata guida "Grimper dans le Haut Val Durance" (Volume I) di Y. e J.J. Roland della FFME.

Roccia, chiodatura e tipo di arrampicata
Splendido calcare molto ruvido e solido, in cui prevale l’arrampicata tecnica e di movimento. Le vie sfruttano generalmente le zone più compatte e si sviluppano su placche verticali o leggermente appoggiate. Di conseguenza la progressione è sempre esterna, raramente di forza. La chiodatura sistematica a fix, con soste attrezzate per le calate ove necessario, è impeccabile.
Unica eccezione, tra le vie proposte, è rappresentata da “Le Penchant fatal” all’Ecaille, dove l’attrezzatura è mista a chiodi e spit, per la verità un po’ obsoleta.

Gites d' Etape e altri alloggi:
"La ferme des Boussardes" nei pressi di Le Lauzet, tel. 0033 492 244213
"Le Flourou" a Monetier les Bains, tel. 0033 492 244113
"L'Aiguillette de Lauzet" a Le Lauzet, tel. 0033 492 245555 (alberghetto)
"La Fourchette" a Chantemerle, tel. 0033 492 200666 (alberghetto)

Meteo
Ottimo ed attendibile il servizio meteorologico della Francia, raggiungibile telefonicamente anche dall'Italia col numero 0033 836 680205; il bollettino meteo del Briançonnais è solo in lingua francese e per accedervi bisogna digitare (*) e (2).
Su Internet è disponibile un servizio locale rivolgendosi al MeteoFrance www.meteo.fr; solo indicativamente può essere usato anche il sevizio meteorologico della regione Piemonte www.regione.piemonte.it
meteo tel. 011 3185555.

Bibliografia
La bibliografia della zona non è ricchissima; indispensabile per orientarsi è la guida "Oisans nouveau - Oisans sauvage" di Jean Michel Cambon (2000) molto precisa e facilmente leggibile, frutto dell'instancabile lavoro di questo geniale apritore e dei suoi compagni. E’ la riedizione aggiornata della mitica "Oisans moderne - Oisans sauvage" del 1995. Costo 150F., reperibile a Briançon.

Nel 2000 è uscita anche “Le plus belles escalades calcaires des Haut Alpes” di J.P. Bazet, P. Giraud e J.J. Rolland (110 F.) che non ha pregi particolari, essendo una copia della più ampia e originale opera di Cambon.

La vecchia pubblicazione "Guglie e monoliti" di Gian Carlo Grassi, che è una scelta di itinerari in tutto l'arco alpino, include alcune proposte sull’Aiguillette du Lauzet e sulla Ecaille de Tête Colombe.

"Grimper dans le Haut Val Durance" (Volume I) di Y. e J.J. Roland della FFME invece è una guida dedicata alle falesie del fondovalle. A titolo di curiosità possono essere consultati alcuni numeri di ALP: il numero 40 dell'agosto 1988 (pp.104-116) comprende un articolo di Ugo Manera, retrospettiva storica sull'arrampicata nel Briançonnais; il numero 101 del settembre 1993 (pp. 58-72) un articolo di Marco Ferrari che propone alcuni itinerari scelti; il numero 133 del maggio 1996 (pp. 78-92) infine include un articolo sull'escursionismo nei Cerces.

Cartografia
Collana IGN (Institut Geographique National) denominata TOP 25 (scala 1: 25.000) numeri 3535-OT, 3536-OT e 3436-ET.




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