Amurita, nuova big wall in Venezuela per John e Anne Arran
John Arran e Anne Arran hanno realizzato la bella prima ascensione di Amurita (600m, E7 6b) sulla remota parete dell'Amuri Tepui in Venezuela.
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Amuríta E7 6b, 600m, John e Anne Arran, settembre 2008, Amurí wall, Venezuela.
Arran collection
La coppia inglese composta da John e Anne Arran è appena tornata da una spedizione nella profonda giungla del Venzuela, dove hanno realizzato la prima salita di Amuríta E7 6b, una via che corre a sinistra di una cascata innominata, alta 600m, che scende dalla remota parete Amurí.
L'avventura era in primo piano per gli Arran che hanno raggiunto la parete inviolata dopo un volo con un piccolo Cessna e un trekking di 4 giorni nella giungla, aiutati dagli indios Tepui. Una volta raggiunta la base della parete, i due sono rimasti in perfetto isolamento e hanno trascorso in totale sette giorni in parete.
Utilizzando tutta la loro esperienza maturata sulle più grandi big wall del mondo, i due climbers inglesi hanno salito tutti i 10 tiri a-vista tranne "un fallimento frustrante sull'ultimo tiro" che ha obbligato John a scendere alla sosta per cercare un'altra via d'uscita. I due hanno utillizato 2 campi in parete con i portaledge e hanno piazzato soltanto 3 spit (da 6mm e piantati a mano) e due chiodi (poi tolti) per migliorare 3 soste che non erano perfette. John spiega così la sua scelta: "non mi piace utilzzare protezioni fisse in pareti come quelle del Venezuela perché per me la sfida è salire in stile trad. Infatti, non avrei utilizzato protezioni fisse lungo i tiri. Ma alcune soste offrivano scarsa protezione e abbiamo scelto di rinforzarle per essere più sicuri. La scelta era anche semplificata dal fatto che volevamo scendere in doppia lungo la via e quindi non saremmo riusciti comunque a lasciare la via completamente pulita."
Gli Arran non sono nuovi a queste salite sulle grandi pareti remote, e le loro avventure nelle giungle del Venzuela gli hanno già fruttato vie come "No Way, José" (E7 6c, Cerro Autana, 2002), "Pizza, Chocolate y Cerveza" (E6 6b, Acopántepui, 2003) e la creazione nel 2005 di "Rainbow Jambaia" E7 6b sull'immensa e famosa Angel Falls. Paragonata a tutte queste vie però, Amuríta secondo John è "molto più remota e molto più isolata soprattutto se affrontata da un team di sole due persone. Siamo abituati a dipendere l'uno dall'altro, avendo salito big wall in molti posti remoti, ma poiché eravamo letteralmente a giorni di viaggio dalle persone più vicine e senza telefono satellitare, dovevamo essere molto sicuri di tutto ciò che facevamo."
Quando gli abbiamo chiesto cosa li attira a tornare anno dopo anno in Venezuela, John ci ha fornito questa convincente risposta: "Se tu avessi arrampicato lì capiresti quest'attrazione. Il paesaggio è incredibile, come la gente, il potenziale per l'arrampicata è senza limite, tutto è difficile ma con sufficiente possibilità di proteggersi per salire in stile trad (almeno così è stato finora!), e ogni volta ci aspetta una nuova avventura!" A proposito di avventura - alcuni tiri sono stati gradati anche con la lettera J, dove J descrive la vegetazione strapiombante... della giungla!
Amurita E7 6b
Amurí wall, Venezuela
John & Anne Arran, 09/2008
E4 6a, E5 6a (&J4), E5 6a, E6 6a, E5 6b, E6 6b, E7 6b, E5 5c, E5 6a, E4 6a (J3)
L'avventura era in primo piano per gli Arran che hanno raggiunto la parete inviolata dopo un volo con un piccolo Cessna e un trekking di 4 giorni nella giungla, aiutati dagli indios Tepui. Una volta raggiunta la base della parete, i due sono rimasti in perfetto isolamento e hanno trascorso in totale sette giorni in parete.
Utilizzando tutta la loro esperienza maturata sulle più grandi big wall del mondo, i due climbers inglesi hanno salito tutti i 10 tiri a-vista tranne "un fallimento frustrante sull'ultimo tiro" che ha obbligato John a scendere alla sosta per cercare un'altra via d'uscita. I due hanno utillizato 2 campi in parete con i portaledge e hanno piazzato soltanto 3 spit (da 6mm e piantati a mano) e due chiodi (poi tolti) per migliorare 3 soste che non erano perfette. John spiega così la sua scelta: "non mi piace utilzzare protezioni fisse in pareti come quelle del Venezuela perché per me la sfida è salire in stile trad. Infatti, non avrei utilizzato protezioni fisse lungo i tiri. Ma alcune soste offrivano scarsa protezione e abbiamo scelto di rinforzarle per essere più sicuri. La scelta era anche semplificata dal fatto che volevamo scendere in doppia lungo la via e quindi non saremmo riusciti comunque a lasciare la via completamente pulita."
Gli Arran non sono nuovi a queste salite sulle grandi pareti remote, e le loro avventure nelle giungle del Venzuela gli hanno già fruttato vie come "No Way, José" (E7 6c, Cerro Autana, 2002), "Pizza, Chocolate y Cerveza" (E6 6b, Acopántepui, 2003) e la creazione nel 2005 di "Rainbow Jambaia" E7 6b sull'immensa e famosa Angel Falls. Paragonata a tutte queste vie però, Amuríta secondo John è "molto più remota e molto più isolata soprattutto se affrontata da un team di sole due persone. Siamo abituati a dipendere l'uno dall'altro, avendo salito big wall in molti posti remoti, ma poiché eravamo letteralmente a giorni di viaggio dalle persone più vicine e senza telefono satellitare, dovevamo essere molto sicuri di tutto ciò che facevamo."
Quando gli abbiamo chiesto cosa li attira a tornare anno dopo anno in Venezuela, John ci ha fornito questa convincente risposta: "Se tu avessi arrampicato lì capiresti quest'attrazione. Il paesaggio è incredibile, come la gente, il potenziale per l'arrampicata è senza limite, tutto è difficile ma con sufficiente possibilità di proteggersi per salire in stile trad (almeno così è stato finora!), e ogni volta ci aspetta una nuova avventura!" A proposito di avventura - alcuni tiri sono stati gradati anche con la lettera J, dove J descrive la vegetazione strapiombante... della giungla!
Amurita E7 6b
Amurí wall, Venezuela
John & Anne Arran, 09/2008
E4 6a, E5 6a (&J4), E5 6a, E6 6a, E5 6b, E6 6b, E7 6b, E5 5c, E5 6a, E4 6a (J3)
Note:
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