Alfredo Webber, 9a a 48 anni con Thunder Ribes a Massone
"Matteo tu non puoi capire. Salire un 9a alla mia età, oltre che essere un sogno, è un qualcosa che è difficile anche solo da pensare. Sono cresciuto in un periodo in cui il 9a era un grado mistico. Ricordo come se fosse ieri la prima volta che ho visto la foto di Wolfgang Güllich su Action Directe. Quei movimenti e quelle prese, ai tempi, erano un qualcosa di sovrumano." È questo quello che mi dice Alfredo Webber appena arrivo al settore Pueblo di Massone, dopo un forte abbraccio con il quale mi complimento per il suo primo 9a.
Ci sono persone che, nonostante l’età, rimangono dei giovanotti; per la serie "l’età è solo un numero". Alfredo è sicuramente uno di loro. L’allenamento costante, la dedizione e il sacrificio sono la base per provare a sintetizzare la formula che sta dietro a una prestazione simile. Perché Alfredo, come qualsiasi arrampicatore non professionista, lavora otto ore al giorno, in cava. Le vibrazioni, la fatica e i rumori non sono una scusa sufficiente per tenerlo lontano dal perseguire i propri sogni verticali. A metà degli anni ’90 una pausa di cinque anni è stata causa concatenante di un ritorno famelico all’arrampicata, visto che non è mai facile abbandonare determinate emozioni che uno sport è in grado di dare. Ma il prezzo da pagare è grande.
"Bisogna essere costanti, scalare su pendenze come questa il più possibile per far abituare il tuo corpo a questo viaggio fatto di pura resistenza in strapiombo. Cerco di non sgarrare mai dal regime alimentare che mi sono imposto, ma solo per una questione atletica. In pratica si intraprende un vero e proprio viaggio dentro se stessi. Per me è fondamentale. La mia personale evoluzione di arrampicatore la vivo quotidianamente come una continua scoperta fatta di novità e amicizia. Il mio approccio a questo cammino lo devo sicuramente grazie all’influenza di Roberto Bassi. Roberto era un ragazzo genuino a cui bastava veramente il minimo indispensabile per essere felice. Il suo talento e i suoi occhi vispi sono stati per me un’immensa fonte d’ispirazione. L’arrampicata per lui era un gioco e voglio che per me sia lo stesso. Come qualsiasi arrampicatore ho anche l’ambizione di migliorarmi ancora un pochino."
Detto questo, come non si può non augurarglielo?
di Matteo Pavana
Alfredo Webber - Thunder Ribes a Massone
Nel settembre 2016 Alfredo Webber ha salito il suo primo 8c/+, Reini’s Vibes a Massone. Per chiudere i conti con Thunder Ribes ha messo circa una cinquantina di tentativi.
SCHEDA: la falesia Massone
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